4S L’arte a Roma: la scultura

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A Roma la scultura fu poco in onore, il che si deve sempre allo spirito pratico del popolo romano; solo l’influsso greco importò in Italia forme di scultura dapprima ignote, e allora furono chiamati scultori greci ed ellenistici per adornare di statue i templi, gli edifici pubblici e privati, i giardini delle ville.

Ci sono conservati alcuni busti in bronzo o in marmo, nei quali la finezza ellenistica si accorda e si armonizza con la forza italica: tale il Busto di Pompeo a Copenaghen, di Cicerone in Vaticano, il Bronzo di Bruto nel Palazzo dei Conservatori a Roma.

Sotto Augusto si va sviluppando la scultura decorativa che troviamo negli edifici, dove la linea è adorna da rilievi in argilla dipinta e in marmo alla maniera e secondo il gusto ellenístico; tali rilievi di carattere naturalistico decorano edifici, monumenti, cippi marmorei, urne cinerarie, sarcofaghi.

Per la scultura ornamentale doveva essere interessante l’Ara Pacis Augustae. Era un recinto in marmo di Carrara, a pianta quadrilatera con due porte che conducevano all’altare; le pareti interne erano decorate con festoni vegetali, tralci; all’esterno in basso motivi ornamentali a fiori ed animali, in alto i rilievi rappresentavano la cerimonia per cui era stato innalzato il monumento.

Le statue femminili ripetono modelli classici per il panneggio, ma l’espressione dignitosa idealizza donne della casa imperiale: ricordiamo la Giunone Ludovisi e la Romana seduta al Museo di Napoli. Altre sculture e busti-ritratto, come Nerone il giovane, il Busto di Livia, di Vespasiano, la Statua di Augusto sono sparsi in vari musei, mentre al Louvre sono la bella Statua di Tiberio e il Ritratto di Ottavia.

La scultura ornamentale si sviluppa nei due rilievi interni dell’Arco di Tito, che rappresentano: il Trionfo dell’lmperatore dopo la presa di Gerusalemme; bellissima la decorazione della Colonna di Traiano, i cui bassorilievi solennemente si svolgono a spirale attorno al fusto di essa per più di 250 m., celebranti la guerra contro i Daci. La gloria di Traiano è potentemente esaltata anche nei bassorilievi dell’Arco di Benevento; sono da ricordare i bassorilievi della base della Colonna di Antonino Pio in Vaticano per un’arcaica eleganza di gusto ellenistico. Anche la Colonna di Marco Aurelio è decorata con bassorílievi che sono però privi di poesia e di pittoricità per cui l’effetto è alquanto freddo.

arco traiano

Arco di Traiano a Benevento

L’arte del ritratto continua sotto gli Antonini con busti e sculture insigni; si hanno pertanto il Busto marmoreo di Antonino Pio, il Busto di Adriano e l’Apoteosi del’imperatrice Sabina, moglie di Adriano. Interessante la Statua equestre di Marc’Aurelio, la più bella di tal genere in bronzo, che ci sia pervenuta dal mondo antico; essa sorge ora nella Piazza del Campidoglio, trasportata ivi dal Palazzo del Laterano da Michelangelo; anticamente dorata è un vero capolavoro e per la perfezione del cavallo e per la dignità serena del cavaliere.

Vanno segnalati anche ì bassorilievi che ornano l’Arco di Settimio Severo e l’Arco di Costantino, in essi è notevole un graduale allontanamento dal gusto greco-romano per l’influsso barbarico.

L’ultimo ritratto di valore artistico è il Busto di Caracalla, né va dimenticata la Testa di Costantino al Museo dei Conservatori in Roma. Un gruppo assai noto è il marmo che rappresenta il Tevere, ora al Louvre di Parigi.

Mentre la scultura va decadendo, acquista importanza il Sarcofago; infatti, cessata la consuetudine di cremare i cadaveri, questi erano sepolti, come già presso gli Etruschi, in sarcofaghi ornati a rilievi. Il sarcofago è a forma di arca in pietra o marmo con le facce decorate a rilievi naturalistici, spesso tra i festoni appaiono scene mitiche. Nel II secolo cominciano le rappresentazioni figurate, che si succedono come sulla colonna traianea e aureliana: sono scene mitiche, figurazioni di leggende e di fatti della vita comune del defunto, di avvenimenti storici. Vari per la decorazione sono in Roma i sarcofagi al Museo Capitolino e Vaticano; in quest’ultimo è conservato il Sarcofago di Sant’Elena in perfido rosso egiziano; al Museo delle Terme bello il sarcofago che rappresenta una scena bacchica di grande effetto.


…e ancora…

Scultura e pittura a Roma

4S L’arte a Roma: la sculturaultima modifica: 2023-02-13T11:09:13+01:00da masaniello455