1L Un Sud ricco prima dell’Unità

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I libri dicono che il Regno delle Due Sicilie era arretrato e povero, ma non era così.

Il Sud più ricco del Nord prima del 1860

Ecco quali erano i primati del Regno, tratti da “Le industrie del Regno di Napoli” di Gennaro De Crescenzo.

I primati del Regno delle Due Sicilie.

1735. Prima Cattedra di Astronomia in Italia
1737. Costruzione S.Carlo di Napoli, il più antico teatro d’Opera al mondo ancora operante
1754. Prima Cattedra di Economia al mondo
1762. Accademia di Architettura, tra le prime in Europa
1763. Primo Cimitero Italiano per poveri (Cimitero delle 366 fosse)
1781. Primo Codice Marittimo del mondo
1782. Primo intervento in Italia di Profilassi Antitubercolare
1783. Primo Cimitero in Europa per tutte le classi sociali (Palermo)
1789. Prima assegnazione di “Case Popolari” in Italia (San Leucio a Caserta)
1789. Prima assistenza sanitaria gratuita (San Leucio)
1792. Primo Atlante Marittimo nel mondo (Atlante Due Sicilie)
1801. Primo Museo Mineralogico del mondo
1807. Primo Orto Botanico in Italia a Napoli
1812. Prima Scuola di Ballo in Italia, gestita dal San Carlo
1813. Primo Ospedale Psichiatrico in Italia (Real Morotrofio di Aversa)
1818. Prima nave a vapore nel mediterraneo “Ferdinando I”
1819. Primo Osservatorio Astronomico in Italia a Capodimonte
1832. Primo Ponte sospeso, in ferro, in Europa sul fiume Garigliano
1833. Prima Nave da crociera in Europa “Francesco I”
1835. Primo Istituto Italiano per sordomuti
1836. Prima Compagnia di Navigazione a vapore nel mediterraneo
1839. Prima Ferrovia Italiana, tratto Napoli-Portici
1839. Prima illuminazione a gas in una città città italiana, terza dopo Parigi e Londra
1840. Prima fabbrica metalmeccanica d’ Italia per numero di operai (Pietrarsa)
1841. Primo Centro Sismologico in Italia, sul Vesuvio
1841. Primo sistema a fari lenticolari a luce costante in Italia
1843. Prima Nave da guerra a vapore d’ Italia “Ercole”
1843. Primo Periodico Psichiatrico italiano, pubblicato al Reale Morotrofio di Aversa
1845. Primo Osservatorio meteorologico d’Italia
1845. Prima Locomotiva a vapore costruita in Italia a Pietrarsa
1852. Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (Napoli)
1852. Primo Telegrafo Elettrico in Italia
1852. Primo esperimento di illuminazione elettrica in Italia, a Capodimonte
1853. Primo Piroscafo nel Mediterraneo per l’America (il “Sicilia”)
1853. Prima applicazione dei pricìpi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1856. Expò di Parigi, terzo paese al mondo per sviluppo industriale
1856. Primo Premio Internazionale per la produzione di Pasta
1856. Primo Premio Internazionale per la lavorazione di coralli
1856. Primo sismografo elettrico al mondo, costruito da Luigi Palmieri
1860. Prima Flotta Mercantile e Militare d’Italia
1860. Prima Nave ad elica in Italia “Monarca”
1860. La più grande industria navale d’Italia per numero di operai (Castellammare di Stabia)
1860. Primo tra gli stati italiani per numero di orfanotrofi, ospizi, collegi, conservatori e strutture di assistenza e formazione
1860. La più bassa mortalità infantile d’Italia
1860. La più alta percetuale di medici per numero di abitanti in Italia
1860. Primo piano regolatore in Italia, per la città di Napoli
1860. Prima città d’Italia per numero di Teatri (Napoli)
1860. Prima città d’Italia per numero di Tipografie (Napoli)
1860. Prima città d’Italia per di Pubblicazioni di Giornali e Riviste (Napoli)
1860. Primo Corpo dei Pompieri d’Italia
1860. Prima città d’Italia per numero di Conservatori Musicali (Napoli)
1860. Primo Stato Italiano per quantità di Lire-oro conservata nei banchi Nazionali (443 milioni, su un totale 668 milioni messi insieme da tutti gli stati italiani, compreso il Regno delle Due Sicilie)
1860. La più alta quotazione di rendita dei Titoli di Stato
1860. Il minore carico Tributario Erariale in Euro

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La prima pulizia etnica della modernità occidentale – accuratamente occultata nel fondo della coscienza nazionale – è tutta italiana e post-napoleonica o, meglio: liberale.

Consumata all’indomani dell’Unità d’Italia, la repressione delle popolazioni meridionali eufemisticamente dettata dalla Legge Pica promulgata dal governo Minghetti del 15 agosto 1863 “per la repressione del brigantaggio nel Mezzogiorno”, scatena violenze e tragedie pari a quelle su cui oggi si esercitano pietosi i bravi borghesi, davanti ai loro televisori. 1035 esecuzioni in due mesi, 6564 detenzioni.

La Questione Meridionale è tutto un capitolo di rapina.

Gli “italiani”, gli “europei” di allora, che rubano l’oro a Dio e il pane ai poveri.

Ecco parte del bottino: i pastifici di Gragnano, le acciaierie di Pietrazza, le antiche ferriere di Mongiana sullo Ionio. Quella Calabria che, come spiega Ulderico Nisticò, “era ufficialmente indicata ancora nel 1870, ancora per poco dunque, come un’area ad alta densità industriale”. La città di Sarno, poi, oggi ricordata per l’inferno di fango e morte, era un gioiello agricolo. Terra di Lavoro, ancora, oppure San Leucio nel casertano – la filanda dove si lavorava la seta, una cittadella socialista voluta dal Borbone con le casette a schiera per gli operai – o gli straordinari Ponti alla Valle, l’acquedotto carolino che sovrasta la strada dove ci sono ancora le tracce dei soldati arrivati da ogni parte della Penisola per concludere la più incomprensibile delle guerre.

Una somma di ruberia e saccheggio che va a sommarsi al ferro e al fuoco.

All’origine della minorità sociale ed economica del Sud c’è un genocidio la cui portata è mitigata solo dalla fuga e dall’emigrazione forzata: “O briganti, o emigranti”.

Da “il Quotidiano”

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Appello del popolo napoletano al Re Francesco II

prima parte

seconda parte

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1L Un Sud ricco prima dell’Unitàultima modifica: 2021-12-09T11:09:18+01:00da masaniello455