Creato da: miraggiogranata il 21/08/2006
Il Toro....uno stile di vita.

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Cosa c'è e cosa manca.

Post n°138 pubblicato il 30 Agosto 2007 da miraggiogranata
Foto di miraggiogranata

Dopo due partite "vere" comincio a farmi un'idea circa questo nuovo
Toro.            Una gara difficile di campionato ed una meno di Coppa Italia,
dicono che molto c'è e qualcosa ancora manca.
Per tastare il polso alla squadra e poter esprimere un primo giudizio son  
capitate giuste giuste due gare diverse ed opposte. 
La prima a Roma con la Lazio ha sottoposto il Toro all'esame trasferta 
contro una squadra ritenuta da tutti notevolmente più forte.
La seconda ha proposta una gara con un avversario della serie inferiore
nell'ambito di una manifestazione che si dice di minore importanza.
Proprio queste diversità hanno fornito un test importante e altamente af
fidabile, una gara, la prima, possibilmente da non perdere, e la seconda
in casa, da vincere per forza per superare il turno.
Il Toro ne è uscito in maniera lusinghiera da entrambe, con modalità di
verse ma con situazioni comuni.
Fuori casa con la Lazio ha giocato tranquillo, senza nessun senso di in
feriorità, gestendo la partita da squadra solida e compatta.
Con il Rimini, in casa, ha dimostrata una superiorità di gioco che gli ha per
messo, per settanta minuti, di dominare l'avversario senza patire affanni.
E queste sono le cose che ci sono, e che l'anno scorso di questi tempi 
avremmo solo potute sognare, purtroppo però alcune situazioni comuni 
in entrambe le gare hanno dimostrato che ancora qualcosa manca.
Venti minuti di disattenzione, di deconcentrazione, di mollaggine, di poco
coraggio e di sfiducia nei propri mezzi, hanno tramutato in pareggio una 
possibile vittoria, e ieri sera stavano per compromettere una qualificazio
ne ormai conseguita già nel corso del primo tempo.
A parer mio è soltanto una questione di mentalità, il Toro deve prendere
atto di essere una buona squadra, deve capire che il vantaggio non è frut
to del caso, che non si deve spaventare se segna un gol, come se fosse 
un miracolo, che dopo il primo non deve avere il terrore di essere rimon
tato, ma capire che quello è il momento migliore per fare il secondo, e do
po quello cercare il terzo che darebbe la tranquillità.
Capisco che dopo decenni di gestioni societarie fallimentari, non si pos
sa subito conseguire la personalità e la fiducia nei propri mezzi, ma se il
dio del calcio lo vorrà, il Toro, questo Toro può ritornare a rinverdire i fa
sti di un tempo, i presupposti ci sono tutti, basta cominciare a crederci.

                        

 
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