Solo contro tutti

Il Museo del Grande Torino cambia sede e nome: da Superga si sposta a Grugliasco, nella settecentesca Villa Claretta, in via La Salle 87, a due passi dal municipio, e d´ora in poi si chiamerà "Museo del Grande Torino e della leggenda granata".                       Ciò che si sapeva da quasi un anno sta per diventare realtà.       Lo scorso 4 maggio, dopo la consueta celebrazione del Grande Torino a Superga, venne presentata la nuova sede dell´esposizione; ieri è stata la giornata della firma della convenzione con il sindaco Marcello Mazzù, con tanto di consegna delle chiavi.                     Negli ultimi giorni è arrivata l´agibilità e così l´opera del direttore dei lavori, l´architetto Norma Alessio, è giunta al traguardo.             Ed è di ieri la notizia che la giunta comunale ha approbvato lo stauto della Fondazione per la ricostruzione del Filadelfia dove dovrebbe trovare sede definitiva il museo del Grande Toro.
Tempi e spazi.                   Le tempistiche, anzitutto: probabile che l´apertura di Villa Claretta avvenga a febbraio, ma per l´inaugurazione ufficiale probabilmente si aspetterà la primavera. «Sarebbe bello, per poter sfruttare anche il parco attorno a Villa Claretta».                La nuova location grugliaschese offre aspetti positivi e negativi, rispetto alla sede storica: «Lassù, dove perì il Grande Torino, era casa sua.
Però avevamo soltanto 150 metri quadri; qui invece sono 600 sui due piani per l´esposizione, più altri spazi per un totale di mille».
Pezzi unici.                      Di certo a Villa Claretta ci sarà molto più materiale di quanto ce ne fosse a Superga: «Triplicheremo i pezzi, diciamo da 500 a 1.500 frammenti di storia del calcio ma anche di storia italiana».                                    E si spalmerà anche il periodo di interesse, che coinvolgerà tutto il centenario granata.

Orari di apertura.               Il museo sarà aperto il sabato e la domenica.         «Gli orari dipenderanno dalle partite interne del Toro, anche perché qui siamo tutti volontari», precisa Beccaria. A gestire il museo è l´Associazione Memoria Storica Granata, nata nel ´95, di cui Beccaria è presidente; il museo di Superga è nato il 4 maggio 2002 e il direttore è Franco Ossola.          Le presenze.                    A Superga erano 5 mila l´anno, con ampia rappresentanza di tutte le squadre d´Italia e d´Europa.           A Villa Claretta il biglietto d´ingresso costerà 5 euro, che finiranno al comune di Grugliasco: «L´Associazione non ha fine di lucro, non ci vogliamo guadagnare un euro».                L´amarezza. Ieri è stata una giornata di festa, sorrisi e pacche sulle spalle.                 Ma resta l´amarezza per quella cacciata da Superga ad opera della Sovrintendenza e della comunità dei Servi di Maria, e per l´impossibilità di trovare subito una sede adeguata a Torino, a casa sua. Nella ricerca di una soluzione il Comune di Torino non ha peraltro brillato.