Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Febbraio 2018

 

Spaesamento

Post n°317 pubblicato il 24 Febbraio 2018 da je_est_un_autre

Se penso a quante volte mi succedeva di appassionarmi e parlare e anche scrivere di politica - anche qui sopra, ma era anni fa, lì c'era il collante dell'antiberlusconismo a tenerci insieme e a soffiare sul fuoco, avevi voglia a negarlo ma era già il fantoccio di una passione autentica, ora lo sappiamo (la domanda che sorge e ce l'ho lì da un po' è: siamo davvero alla fine della democrazia rappresentativa? la sensazione che la democrazia sia ormai solo formale, che la pluralità politica sia solo apparente è diffusa e ci coinvolge tutti) - ma ora? Ora no, solo uno svuotamento, e il senso di una nausea crescente non appena sento le dichiarazioni di questo o di quello.
Più di altri tempi grandissima è la confusione e la mia stessa incertezza, grande sarebbe la voglia di mandare tutti a quel paese eppure grande è la paura che invece sia proprio l'elezione che sarà meglio non disertare, perchè certe derive fascisteggianti che sta prendendo qualcuno, troppi, dentro questa nazione, cose inaudite anche solo pochi anni fa, dovrebbe mobilitarci tutti quanti. Anche se non  so bene come.
Mai con così poca voglia, mai con così tanta incertezza, mai con questa sensazione che sarà fondamentale andare.

 
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Se la Storia cammina sul tavolo

Post n°316 pubblicato il 10 Febbraio 2018 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Quando, al terzo giorno di prove, mi hanno detto: "dovresti fare anche la parte del cane", ho immediatamente temuto certe sarcastiche osservazioni che a volte uniscono poco piacevolmente i cani e gli attori. Per fortuna non è successo niente, in fondo mi si vedeva di più mentre facevo il 1912, nel senso dell'anno, proprio.
Che son poi questi i personaggi che può succedere di interpretare, se si partecipa ad una performance di arte concettuale - così pare si chiami - che al tempo stesso unisce teatro, danza e arte visiva senza essere precisamente nessuna di queste cose.
Gli spettatori, seduti come tanti commensali attorno al lunghissimo tavolone - apparecchiato come per un banchetto - su cui recitavamo, devono essersi chiesti: ma che roba strana è mai questa? Almeno questo mi sembrava di vedere da lassù, e particolarmente perplessa pareva la faccia del Primo Cittadino (nientepopodimenochè) davanti al quale ho addirittura rotto un piatto con un pestone, come il copione prevedeva. Il sindaco è poi stato invitato a salire sul tavolo insieme ad altri notabili, tutti in lenta processione dietro ad una riproduzione dello Scolabottiglie di Duchamp, ben infarcito di rotoli di carta igienica (lo Scolabottiglie, non il sindaco).
Che poi è vero che è difficile da capire, l'arte concettuale, ma certi artisti concettuali non si fanno mancare l'ironia.
E un'arte che fa alzare dalla poltrona un sindaco per farlo camminare dietro dei rotoli di carta igienica secondo me è un'arte sana. Anche se non la si capisce.

 
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