Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
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« VecchioIo & Lui »

L'anno del gatto

Post n°120 pubblicato il 02 Gennaio 2011 da je_est_un_autre

Non sono molti i gatti che soffrono di vertigini. Il mio sì. O forse non proprio di vertigini, ma di un profondo terrore nei confronti delle scale.
Fatto sta che per mesi in casa mia, all'ultimo piano, non s'è fatto vedere. Tempo fa l'ho incrociato appunto sulle scale, tutto rabbuiato, che guardava verso l'alto come se volesse salire ma non riuscisse a decidersi.
Gli ho parlato chiaro:
"Senti un po', ora basta con queste sciocchezze, ma chi sei, lo Sfigatto? Adesso saliamo su, la mia casa aspetta te!", quindi ho fatto per prenderlo in braccio e salire. Lui si è irrigidito come un tronchetto della preoccupazione e mi ha piantato un artiglio acuminato su un fianco, e ancora si vede il segno.
Per questa ragione mi sono stupito assai quando all'alba del 31 dicembre l'ho sentito miagolare fuori dalla porta.
"Tu?" gli ho detto. Lui è entrato baldanzoso con un'aria come a dire: e chi pensavi che fosse? 
Si è fatto un giro per le stanze che lo videro cucciolo e scagazzante e quindi s'è addormentato sul mio letto, russando con soddisfazione.
Al risveglio ha aperto gli occhi e io ero lì.
"Ben svegliato, gatto prodigo! Sai, mentre dormivi ti ho guardato e ho capito che il tuo ritorno a casa proprio l'ultimo giorno dell'anno deve essere per forza un segno del destino, un miracolo.
O magico Arturo, o gatto vaticinante, dimmi che cosa m'aspetta per l'anno che va ad iniziare! E bada, accetto solo profezie positive"
Lui non ha cambiato espressione (e come potrebbe? è un gatto: totalino espressioni possibili: una), ha sollevato una zampa ed ha cominciato a leccarsi.
"Non lasciarmi a bocca asciutta, o gatto profetico. Dammi un segno, una risposta".
Lui ha ripreso a leccarsi le parti basse.
L'ho afferrato per le zampe anteriori e l'ho implorato:
"Arturo. Non puoi essere sempre così ermetico, così chiuso. Devi parlarmi, spiegarmi!"
E solo lì mi ha fatto il regalo di un "MEEEOOOWW!" foriero di luminosi presagi.

C'è chi interroga le stelle, chi i fondi di caffè, io parlo col gatto.
E comunque ha parlato, e io ho visto la luce. 
Dev'essere che l'ha capito anche lui, che peggio di così non potrebbe andare.

 
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