Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
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Delirium Tremens (Una visione)

Post n°57 pubblicato il 25 Settembre 2009 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Siamo in un teatro, sta per cominciare uno spettacolo.
Nella sala c'è un uomo, un unico spettatore. Si siede al proprio posto. Buio.

Il sipario si apre. Sulla scena, uno schermo cinematografico.
Inizia un film, l'immagine trema appena.
Appare il titolo, scritto in caratteri eleganti: "Idillio".
C'è una donna, vestita come un'elegante dama dell'800, che tiene in braccio il suo bambino. Non sentiamo le parole dei personaggi: in sottofondo poche note di pianoforte. Ma la vediamo che lo cura, lo coccola e gli parla.
Poi in un'altra immagine vediamo La Madre e il figlio che corrono insieme in un prato, sono felici, mano nella mano, e corrono. Si fermano, si siedono nell'erba e Lei gli parla. Lui l'ascolta incantato.
L'immagine cambia, e siamo nella casa della Madre: il bambino è già cresciuto, e se ne sta seduto ad una scrivania. Lei cammina avanti e indietro e legge per lui da un libro. Dopo, tocca a lui leggere. Lei lo ascolta pensosa. Sembra compiaciuta.
Stacco. Primo piano della Madre, che sorride al figlio. C'è un crescendo musicale, quindi l'immagine sembra velarsi appena. D'improvviso, senza nessuna ragione apparente, la Madre comincia a batterlo. Sempre più furiosamente, con sempre maggiore intensità. Lo calpesta senza tregua.
Il bambino è a terra.
L'uomo in sala è indignato, vorrebbe andarsene.
La Madre, per la prima volta dall'inizio del film, volge lo sguardo in macchina.
Uno sguardo raggelante, che inchioda l'uomo alla sua poltrona.
Stacco. Sullo schermo la Madre cammina veloce lungo la strada di una città. L'uomo in sala riconosce la sua stessa città. Poi vede la Madre arrivare davanti allo stesso teatro dove viene proiettato il film, quindi entrare. Lei è nel foyer del teatro, si toglie il cappello e la mantellina e li posa con un gesto naturale ad un attaccapanni nell'angolo. Sullo schermo la si vede entrare in sala, con calma; quindi percorrere il corridoio laterale, sfiorando le poltrone. Il teatro, quella stessa sala, sullo schermo sembra vuoto. Giunge al corridoio centrale, siede ad una poltrona.
Nell'immagine sullo schermo, la Madre è in primo piano, ma lascia intravvedere dietro di sè un unico spettatore.
E' con sgomento che l'uomo riconosce se stesso sullo schermo.
Compare la parola "Fine". Buio.


Le luci si riaccendono, l'uomo si guarda attorno col cuore in gola: è solo.
Il sipario è ancora aperto, ma lo schermo è sparito.
La scena, è completamente nuda.

 
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