L'atrabilioso

Interessante questa cosa del cloud seeding, non l'avevo mai sentita, lo confesso. Ma ci stanno provando davvero? A guardare il cielo, sembra che per ora l'inseminazione delle nuvole non abbia sortito grandi frutti.

Sembra che a Dubai già lo facciano ed avevano adottato questa tecnica anche a Pechino per le Olimpiadi del 2008. In realtà l’induzione artificiale della pioggia non è neppure una scoperta nuova, i primi esperimenti li avevano condotti decenni fa; ma pare che adesso siano riusciti ad affinare le tecniche e ad ottenere risultati apprezzabili. Il problema però, resta sempre la valutazione effettiva dei pro e dei contro perché il cloud seeding prevede d’introdurre artificialmente nell’atmosfera o il CO2 allo stato solido o le particelle di ioduro d’argento che, legandosi facilmente alle molecole dell’acqua presenti nelle nuvole, condensano il vapore provocando la pioggia; ma a parte il costo esorbitante dell’operazione, c’è la perplessità dovuta all’utilizzo di sostanze chimiche di cui non si può ancora conoscere l’impatto sugli ecosistemi e sulla salute umana. Se si riuscisse a comprovarne l’efficacia al 100%, chissà, magari davanti alla siccità e ai livelli di caldo allarmante, tra poco tempo potrebbero decidere anche da noi che gli effetti collaterali del cloud seeding sono l’ipotesi meno inquietante.

Tu mi inquieti, Psike (no, vabbè, esagero): però insomma, come fai a sapere TUTTO?

Sono solo curiosa.

È un grande pregio.