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Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi del 08/04/2018

 

I Dialoghi Impossibili: Io & Arturo (XXIII)

Post n°322 pubblicato il 08 Aprile 2018 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

IO: Dunque? Che ne pensi?

ARTURO: Di che?

IO: Come, di che? Di Spike. Del cane Spike. Ti piace?

ARTURO: C'è un cane da qualche parte?

IO: Non fare lo scemo. Ti piace o no?

ARTURO: Senti. Ti sembra che possa piacermi? Rifletti: esiste una possibilità su un miliardo che possa piacermi un cane? Ragiona, su.

IO: La nostra famiglia si allarga, potresti essere felice.

ARTURO: Come no. Il sogno della mia vita: imparentarmi con un cane.

IO: Lui è felicissimo, quando può stare qui da noi. La mattina corre nel parco che è una bellezza.

ARTURO: L'ho visto. Lui e la sua orribile lingua di fuori.

IO: E dovresti vederlo su da me, come gioca coi tappeti, i cuscini, le ciabatte, come salta sul divano. Si vede proprio, che sta bene.

ARTURO: Non ho mai visto nessuno così felice di farsi radere al suolo la casa.

IO: Certo fa un bel po' di casino. Quando beve, ad esempio: acqua dappertutto.

ARTURO: Bere. Una faccenda maledettamente complicata, se si è cani.

IO: Comunque. Volevo dirti che sei sempre il caro vecchio Arthur. Non pensare che ti sto trascurando.

ARTURO: Non mi trascuri. Ma se proprio vuoi fare qualche cosa per me, cambiami la dieta almeno per qualche giorno. Mangiare solo bocconcini gastrointestinal tutti i giorni da un anno non è esattamente una cosa che ti colora la vita. Cosa dai a Coso?

IO: A Spike? Crocchette. Ma le ultime non  gli piacevano e ho dovuto mescolarle con un po' di ragù.

(pausa)

ARTURO: E io chi sono? Il figlio della serva?

IO: Ok. Capito. Vado.

ARTURO: "Il caro vecchio Arthur". Santapace.

 

 

 
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