Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Dicembre 2018

 

Gatto e camino

Post n°351 pubblicato il 31 Dicembre 2018 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Bene, ci siamo. Il cotechino è pronto, le lenticchie stanno cuocendo, i vini sono al fresco quelli che devono stare al fresco e pronti a respirare quelli più robusti.
Io procedo al taglio di un copione per essere almeno un pocolino pronto quando riprenderanno le lezioni. Tra un attimo smetto e mi preparo.
Mi piacciono, le cene con  meno di dieci invitati. Non ci si dà troppo su con la voce, non ci si spintona nelle conversazioni.
Arturo (come si vede da foto) è al riparo dai botti, Spike pure.
Proviamo a chiuderlo lieti, quest'anno. Senza troppa confusione. Che oggi mi sembra il massimo della differenza.
Un brindisi anche per voi che passate di qua. Cin.

 
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Il Natale di Arturo

Post n°350 pubblicato il 24 Dicembre 2018 da je_est_un_autre

Ho un gatto strano, già sapete. Anche adesso che sta così così ama cacciarsi nei guai, ma insomma, per farvelo capire devo per forza parlarvi di Betlemme. Ora, voi lo sapete come sono fatti a Betlemme. Nasce il Salvatore in una capanna fuori dal centro ma in pochi sembrano farci caso, anzi continuano tutti nelle normali occupazioni. Questo ci raccontano i presepi, e il maniscalco nel curatissimo presepe della Mother non fa eccezione. È tutto concentrato, questo maniscalco, a sistemare uno zoccolo a una bestia, davanti casa, e niente e nessuno lo smuovono da lì. Ora, dietro la sua casa è posto un pesante e scenografico ciocco di legno. Ebbene che cosa ha fatto il vecchio Arthur? Con l'abitudine che ha di girare dappertutto è riuscito a tirarsi addosso questo pezzo di legno, su una zampa. Sangue ovunque. Lui, per superare il trauma, si è immediatamente avventato sui suoi bocconcini. Non credo di avere talento da infermiere ma lo ho curato e adesso sembra a posto. Il maniscalco invece niente, non ha fatto una piega. Neanche una zampa ferita gli hanno fatto mollare la sua bestia e il suo martello. Ma io mi chiedo, ma cosa deve succedere, lì a Betlemme, perché questi alzino la testa dal loro lavoro?
Buon Natale a tutti da me e da Arthur.

 
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Sotto casa. Personaggi.

Post n°349 pubblicato il 16 Dicembre 2018 da je_est_un_autre

Ogni angolo o porzione di città è come un piccolo borgo a sè stante, o chissà, probabilmente sono io che voglio viverlo così, dal momento che arrivo da un paese piuttosto piccolo e quella è la dimensione che mi porterò dietro per sempre.
In quei pochi metri di città si srotolano le vite di vari personaggi che incrocio spesso e non conosco. Li guardo e catturano sempre la mia attenzione.

Il primo personaggio è una madre. Cammina affrettata col suo bambino a fianco, già grandicello. Lei ha l'aria determinata, e parla col figlio come si parla a un adulto, con vocaboli ricercati, insoliti per quell'età. A volte mi sembrano conversazioni normali, altre volte interrogazioni, come a scuola. Lui non pare seccato, nè in difficoltà. Affrettano il passo, come se il tempo fosse poco, e le parole da imparare infinite.
Il secondo personaggio è un vecchio che ha perso il senno. C'è una badante che lo porta in giro, e non è mai sempre quella. Probabilmente l'impegno è così gravoso che un avvicendamento costante è obbligatorio. Lui cammina, mezzo cieco, battendo il passo, il sorriso inconsapevole, e continuamente trilla e fischia con la bocca, emettendo senza sosta ogni sorta di rumorini, lo senti sempre arrivare da lontano. Mi viene da immaginare un passato glorioso. Un militare rispettato.
Il terzo personaggio è un meccanico corpulento, gentile, saluta e sorride sempre. Non si sa se abbia una famiglia, qualcuno. Veste sempre con la tuta. Negli ultimi tempi forse ha avuto una specie di sbandata sentimentale per una donna del quartiere, un'alcolizzata probabilmente non troppo affidabile. Lui ha perso il sorriso per un po'. Adesso si sta ritrovando, pian piano. Lo vedi sempre armeggiare dentro al suo garage, a volte si ferma e per una volta con le mani nelle tasche esce e guarda fuori, da una parte e dall'altra. Sbuffa qualcosa, e torna dentro.

La commedia umana. Sotto casa.

 
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Non solo pettirossi

Post n°348 pubblicato il 08 Dicembre 2018 da je_est_un_autre

Ma che strani incontri si fanno, certi sabati.
Ecco qui: ero uscito un momento in terrazzo, era quasi buio, e chissà come, non me ne sono proprio accorto, è entrato dentro casa un passerotto.

L'ho visto dal terrazzo volare qui e là nella sala illuminata, si stava facendo un giro nello scaffale dei vinili e dei CD. Ho pensato: ecco uno che se ne intende di melodie; ma poi chissà cosa cercava.
"Ehi, non ho solo i Joy Division o i Ramones, ci sono anche Vivaldi e Bach se guardi bene", avrei voluto dirgli. Insomma volevo aiutarlo, ma in quel momento è uscito di nuovo, quel passerotto, passandomi a tanto così dalla testa.
Ho pensato, ecco uno con cui avrei fatto volentieri due chiacchiere.

 
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