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Date la colpa alla mia insonnia

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Post n°356 pubblicato il 15 Febbraio 2019 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Presente il Timelapse? E' quella tecnica cinematografica in cui si vedono tanti fotogrammi uno dopo l'altro, ma mandati velocissimi, ripresi da un unico punto di osservazione per un tempo piuttosto lungo. In questo modo è possibile vedere, chessò, il cielo con le nuvole che si muovono, le stagioni che passano, un frutto che marcisce ecc.
Oppure la platea di un teatro che si riempie.
Seduto sui gradini che salgono dalla platea al palcoscenico (e quindi ben visibile dal pubblico) è così che mi sono guardato la sala che si popolava, come in timelapse. E' stata una proposta della regista, un'ora prima dello spettacolo. "Basta che non ti venga l'ansia, che ci dovrai stare mezz'ora", mi ha detto. A me, l'ansia la fa venire un camerino vuoto e lo snocciolarsi dei minuti noiosi e tremebondi che precedono il Chi è di scena, quindi molto meglio stare lì a guardare il pubblico che prende posto e chiacchiera. Era buffo vederli un po' sorpresi dalla mia presenza lì. Facce allegre e ben disposte, ho pensato, vediamo di non deluderli.
Quelle facce sono state il giusto anticorpo per non pensare a una signora, una certa consigliera che pochi giorni addietro ha tuonato, parlando di noi in un'intervista: "Troppi soldi sono destinati a quella Compagnia, si dovrebbe ripensare la distribuzione dei fondi pubblici!". Quando mi è arrivata la notizia stavo andando a far lezione sulla mia Rolls-Royce, come sempre: il mio autista era indignato quanto me. Bah.
Ho fatto bene a non pensare a quella signora. Davanti a noi c'era un pubblico pronto a lasciarsi coinvolgere, che cerca ancora la bellezza, il riso, la commozione. E che sa che con due spiccioli cerchiamo di porgere tutto questo; si badi, non c'è nessun eroismo in ciò, è quello che amiamo fare. Ma mi si consenta per una volta, di rivendicare quello che è un piccolo orgoglio, e mi si lasci anche dire che nessuno ci specula sopra, anzi le difficoltà non finiscono mai.
E comunque alla fine è stata una magnifica serata, di autentica comunione, se posso dire così.
Grazie a chi c'era.
Per loro, e anche un po' per noi, siamo ancora qui e andiamo avanti. Potete star sicuri voi e anche quella certa consigliera. Se ne faccia una ragione.

In foto: facce felici alla fine dello spettacolo, durante l'incontro con il pubblico

 
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