Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Dicembre 2015

 

Pillole per non far morire il blog (o per dargli il colpo di grazia, forse)/4

Post n°262 pubblicato il 31 Dicembre 2015 da je_est_un_autre

Caro Carmignanis,

lei ha ragione, sono monotematico. Se mi avessero detto, nei miei lontani vent'anni, che a cinquanta sarei stato ancora qui ad ascoltare i Joy Division, probabilmente non ci avrei creduto. Forse trovo rassicurante ascoltare sempre le stesse cose, così come i bambini hanno bisogno di sentirsi raccontare la stessa favoletta. Mah.
Eppure non è che non mi sia mosso di lì: lei sa bene quanto a trent'anni, e forse anche prima, il rock non basti più, e uno si guarda in giro. Lo dico sempre, sono un ascoltatore indefesso di Radio3, e quindi spaziare ho spaziato. Quello che mi manca è l'applicazione: dopo anni de La Barcaccia o di Radio3Suite non sono ancora in grado di distinguere Vivaldi da Handel o Mozart; faccio confusione tra Rossini e Verdi e per quanto ci provi, l'opera lirica dopo un po' mi fa dormire. Ma ho capito che mi piace la musica barocca, ho scoperto Josquin Desprez, certa musica notturna che mandano a Battiti non  la memorizzo ma accompagna proprio bene il volgere della mezzanotte. Insomma sia lode a quell'emittente, che prova ad aprire un po' gli orizzonti di questo mio testone duro, con musiche del mondo che coprono un arco di settecento anni o giù di lì. Pure, accingendomi a scrivere i dischi che per me davvero contano di più, come vedrà, non si va oltre un sottilissimo filo di pochi anni - quelli della mia gioventù, e non è mica un caso, lo so bene.
Ma adesso bando alle ciance e vediamoli, 'sti dischi. Non credo che riuscirò a sorprendela, Carmignanis, almeno tre titoli avrebbe potuto prevederli lei stesso, sia clemente:

1) The Cure: Pornography  (1982)
Sarà pure il manifesto di una depressione, di una monomania, ma se c'è un disco che ascoltandolo io mi sono riconosciuto, beh, è proprio questo. Ricordo il pomeriggio in cui lo misi sul piatto, com'era la luce nella stanza, gli angoli, le ombre. Insostituibile.

2) Joy Division: Closer (1980)
Mi bastano i 4 brani del lato B del disco: anche qui, ci sarà pure stato lo zampino furbetto di un produttore a levigare una materia che così a qualche snobbino fa storcere il naso, ma per me è un disco monumentale.

3)Christian Death: Catastrophe Ballet (1984)
Devo avere rotto le palle a tutto il mondo, con questo disco. Decadente, evocativo, poetico. Dopo si sono persi (e Rozz Williams ci è pure morto), ma erano un gran gruppo.

4)Bauhaus: In the flat field (1980)
Punk e gotico. Dirompente. E quella voce incredibile.

5)Husker Du: Warehouse: Songs and stories (1987)
Dove l'energia punk e l'impegno e la militanza si sposano perfettamente con la melodia. Hart e Mould sono stati i McCartney e Lennon di un'altra generazione.

 

Voilà. Approfitto di questo post per augurarle Buon Anno, caro Carmignanis. E come a lei, anche a tout le monde.

 
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Pillole per non far morire il blog (o per dargli il colpo di grazia, forse)/3

Post n°261 pubblicato il 20 Dicembre 2015 da je_est_un_autre

Appunto: le cose per cui vale la pena vivere.
Beh, è una parola. Ce l'avevo, una cosa per cui valeva la pena vivere, solo qualche mattina fa, o forse era ieri? ed era così chiara, nella mia mente.
Era strana, perchè non si trattava propriamente di "una cosa", ma piuttosto di un ricordo. Un ricordo di bambino, una passeggiata, forse in montagna, in un giorno di sole - ma il ricordo pur così nebuloso aveva come un sapore struggente di perfetta e irraggiungibile e irripetuta perfezione e felicità. Mi sono svegliato e ho pensato: devo scriverlo subito, ecco la cosa per cui valeva la pena vivere, poi non l'ho fatto e il ricordo s'è dissolto, così come fanno i sogni.
Come il sogno di stanotte, che racconto prima che se ne vada del tutto. Era un sogno di teatro di quelli che faccio sempre io, incentrati su intoppi e impedimenti e vuoti di memoria. Ero in un teatro che assomigliava ad una prua di una nave addobbata come un albero di Natale, pieno di gente chiassosa. Nel sogno salivo sul palcoscenico e dicevo una cosa come: se non la piantate di fare casino non facciamo lo spettacolo. Metà del pubblico applaudiva convinto, l'altra metà protestava e rumoreggiava ancora di più. Così decidevo di entrare in sciopero e andavo ad avvertire i miei colleghi attori. Loro però si erano messi avanti coi lavori, perchè li trovavo tutti beatamente addormentati, nei camerini arredati come stanze da letto. E più o meno lì finiva il sogno, con una camminata perplessa e silenziosa nei corridoi del teatro, una camminata pensosa in una penombra malsicura.

Ecco, ho divagato.

Per rimediare la prossima volta forse metto i dischi per cui vale la pena vivere.

 
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Pillole per non far morire il blog (o per dargli il colpo di grazia, forse)/2

Post n°260 pubblicato il 10 Dicembre 2015 da je_est_un_autre

E comunque, ragionando sul penultimo romanzo che ho letto, mi son proprio detto: ti è andata bene, stavi rischiando di passare l'intera vita senza incrociare Josè Saramago.

Ecco, mi viene in mente che quasi quasi alla prossima pillola metto le cose per cui vale la pena vivere.

 
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Pillole per non far morire il blog (o per dargli il colpo di grazia, forse)/1

Post n°259 pubblicato il 05 Dicembre 2015 da je_est_un_autre

Nell'ambulatorio del mio medico le attese prima di farsi visitare non sono poi tanto lunghe. Ho portato con me un romanzo di 432 pagine e non sono neanche riuscito a finirlo.

 
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