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Post n°407 pubblicato il 12 Aprile 2020 da je_est_un_autre
Caro Michele, mi chiedi come sto.
Oggi non particolarmente bene, devo ammetterlo e so che con te posso parlar franco.
E poi lo sai bene come succede, c'è questo su e giù di umore, non ti dico nulla di nuovo, è una cosa che stiamo vivendo tutti, e oggi è nera. Il fatto che sia Pasqua non migliora le cose, anzi. Il 3 maggio mi sembra lontanissimo, è lontanissimo.
E qui, nella penombra di un pomeriggio che diventa lunghissimo, sento una cosa: mi manca tutto, mi mancano tutti.
Specialmente la mia casa, i miei affetti più stretti. Oggi li ho visti su skype e mi è venuto un gran magone.
Mi mancano cose che sembrano nulla. Ad esempio un bar aperto. Mi manca prendermi un'ubriacatura da far spavento (qui sto tranquillo e mi limito, lei non la prenderebbe bene).
Mi manca andare alla bocciofìla (sì, proprio quelle dove si muore come mosche, col covid) a vedere il Bologna.
Mi manca il non avere sensi di colpa se mi viene una battuta umoristica. Ma del resto, mi manca anche la vena umoristica.
Tutto è arido, rinsecchito.
Mi chiedi che faccio. Sto molto su internet, cazzeggio. Leggo ma faccio più fatica del solito, e mi distraggo facilmente. Guardo robe in streaming tipo cose dei musei, la vita di Raffaello, il mistero di Caravaggio, cose così. Un po' di bellezza, almeno questo.
Non vedo l'ora di fare un giro in macchina. Con quella cosa della frattura non guido una macchina dai primi di gennaio, e ne ho una gran voglia. Andare anche un po' forte, con la musica alta e il finestrino giù. Mi manca guardare le ragazze con gli shorts. Andare al ristorante. Mi manca tutto.
Mi manca andare su un palco, ad esempio le commedie come l'ultimo dell'anno, lì è stato formidabile. Mi mancano anche i ragazzi dei corsi, e sai bene quanto c'è da sudare, a gestire i laboratori. Ma anche i progetti che avevamo insieme, quella web serie che quei cazzoni dell'università farebbero bene a finanziarti perchè è una cannonata.
A pensarci adesso, capisco che avevo una vita piena pur non facendo mai un cazzo e non lo sapevo. Ecco qua.
Altre tre settimane, caro Michele.
Io non so tu, ma penso che comincio a capire l'impazzimento.
Un abbraccio.
L.
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Commenti al Post:
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ditantestelle il 12/04/20 alle 19:39 via WEB
Quanto si fanno preziosi i ricordi, adesso. Quanto si fa bella una lettera così.. bella tanto da far male. Null'altro da aggiungere se non condividere
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je_est_un_autre il 13/04/20 alle 09:10 via WEB
Si vive soprattutto nei ricordi, anche nella vita normale. Ma la vita normale ha il vantaggio che vivi, e i ricordi li costruisci. Cosa ricorderemo di questo periodo, fermo, immobile, in cui ogni secondo è uguale all'altro? Ciao, dts.
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sofya_m il 12/04/20 alle 19:55 via WEB
sti alti e bassi che abbiamo tutti .... tieni duro ...
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sofya_m il 13/04/20 alle 10:58 via WEB
Ci devi riuscire ... punto
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mauriziocamagna il 13/04/20 alle 20:14 via WEB
Io ricorderò questo momento con piacere, è da 42 anni che sono chiuso in una bottega, i figli me li sono goduti poco e non mi era mai capitato di non mettere l'orologio per due mesi, dimenticare il telefono spento e non interrompere un film o un libro perché si sta facendo tardi e il lavoro al mattino chiama. Certo un bel giro in bicicletta, una bicchierata con gli amici, quattro calci al pallone mancano però non tutti i mali vengono per nuocere, ad esempio se mando un messaggio ad un'amica questa mi risponde subito perché non ha altro da fare che attendere le mie chiamate....e poi verrà il primo marzo!
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sofya_m il 14/04/20 alle 09:51 via WEB
effettivamente devo dire che manco io sto così male ... fin che non penso alla malattia e al futuro.
Non ho più la pressione alta dovuta all'incastrare tutti i minuti della mia vita con scuola, lavoro e sport.
un attimo di relax che relax non è ... perché lavoro ma con meno ansia (che è sempre a mille per me).
Si ... si potesse uscire non sarebbe male ...
Non ci fosse il virus questo sarebbe quasi un momento piacevole ... non ci sono mai stata così tanto 24h/24 con i figli (se non nei primi mesi di vita) ... e ha un suo vantaggio (poi li scaricherò ai nonni per un mese!!!)
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mauriziocamagna il 14/04/20 alle 12:41 via WEB
Certo per quella data ho un appuntamento importante sempre che prima non arrivi tranoinoncèniente e allora verrò messo in panchina!
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bluaquilegia il 13/04/20 alle 11:03 via WEB
ho sempre creduto di essere resiliente coi controcazzi. ho transitato speranze estreme, del genere che ne sono uscita in frantumi e integra. tutta illusione, tutta supponenza. eccomi qui, come molti, tutti è sempre eccessivo, ad osservarmi nella mia pazzia. boh. rinchiusa, percepisco misura ed entità della mia paura, della mia piccolezza. chiamale confessioni. ciao jea, p
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je_est_un_autre il 13/04/20 alle 11:31 via WEB
Nessuno si è scoperto più forte, dopo la Cosa. E' che se ci fosse un futuro da immaginare, forse ci sentiremmo più sicuri. Ma quello che verrà è solo un grande boh, su tutto. Ciao blua.
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surfinia60 il 13/04/20 alle 12:03 via WEB
Eravamo felici e non lo sapevamo. Una frase che ho letto su internet. Purtroppo quando siamo avvezzi alla routine tutto ci sembra scontato, invece abbiamo imparato che così non è. Speriamo di ricordarcelo, dopo.
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sofya_m il 14/04/20 alle 09:52 via WEB
ci dimentichiamo sempre tutto ... hai ragione ad avere dubbi
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gianor1 il 13/04/20 alle 12:39 via WEB
I nostri ricordi, quello che prima del covid ritenevamo scontato e forse anche non essenziale, ci porteranno a re-imparare un'esistenza più dolce ma più alacre, gustandola senza dover subire i condizionamenti della finanza (alienandoci da noi stessi), ma maggiormente consci del nostro lavoro, della bellezza, dei tempi ciclici dettati e imposti dal metronomo della Natura. Gian
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Nous_Spirito il 13/04/20 alle 16:40 via WEB
Un "microcosmo" che con il passare del tempo, diventa sempre più stretto, dove si fatica a trovare quelle qualità che possano renderlo ingegnoso e pittoresco. Provo, per indole, a coglierne ogni giorno l'essenza, ma alba e tramonto sembrano avere gli stessi colori, nonostante sappia che non sia così..
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je_est_un_autre il 13/04/20 alle 18:37 via WEB
Non fartene una colpa, la tua indole probabilmente continua a mettercela tutta ma è vero, si perdono i colori. Domani comunque rischiara.
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mauriziocamagna il 13/04/20 alle 20:09 via WEB
Io mi sto allenando per la pensione, visto che il mio reddito a fine anno sarà dimezzato ho iniziato a fare quel che farò tra qualche mese, leggere, guardare la tv, serie, documentari..... certo se il mio reddito fosse un altro mi dedicherei a viaggi, femmine, vino e cazzeggio, però non tutte le ciambelle escono con il buco! mi accontento e mi alleno!
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je_est_un_autre il 14/04/20 alle 08:38 via WEB
È già tanto averla, una pensione. C'è chi non l'avrà mai, pensa un po'.
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sofya_m il 14/04/20 alle 09:53 via WEB
esempio la sottoscritta ... ahahahahha non l'avro' mai!
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several1 il 14/04/20 alle 11:01 via WEB
Caro amico cosa mi tocca scriverti ...
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Estelle_k il 20/04/20 alle 23:14 via WEB
Sinceramente Je...questo periodo di isolamento sociale non mi disturba. Ci sono mezzi di comunicazione che possiamo utilizzare e, diciamola tuuta, il 90% di coloro che ora si lamentano, fino a un mese fa erano attaccati ai telefonini nei momenti più inappropriati della loro socialità. Il fatto che non possiamo abbracciare i nostri affetti più cari che ci vivono a distanza, va bene, lo comprendo. Ma per il resto.. non vedo tutta questa "mancanza" ,quando prima ci si incontrava e dopo mezz'oretta ci si immegeva nei propri cellulari per i propri affari virtuali che valevano sempre di più di una sana chiacchierata reale.
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je_est_un_autre il 21/04/20 alle 09:20 via WEB
Sono un po' perplesso, anche se non nego che ci possa essere qualcosa di vero, in quel che dici. E' vero ad esempio che i mezzi di comunicazione che utilizziamo sono da tempo assolutamente invadenti della nostra quotidianità, ben prima della pandemia. Ma non si contesta questo. Io posso anche uscire senza "socializzare" o abbracciare nessuno, e magari rimanere anche un po' attaccato allo smartphone se mi va: la vera differenza è che non lo posso fare quando mi pare, o con le finalità lavorative consuete, e che da un mese e mezzo questa (necessaria) vita/non vita mi costringe ad una successione di giorni di clausura sempre uguali, inerti, con l'aggravante di non avere nessuna idea (specie per chi fa un lavoro come il mio) di cosa avverrà dopo. Forse a questo punto si può anche ammettere che a qualcuno questo isolamento sociale disturbi, e non poco.
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Estelle_k il 21/04/20 alle 15:44 via WEB
Capisco il tuo punto di vista...specie se riflesso sul tuo lavoro. Ma io credo, che nemmeno prima si era "liberi" Je, non nel concetto stretto della parola...Sai, questo virus porta a riflessioni non indifferenti..
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