Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
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« I Dialoghi Impossibili: ...Ricordarsi di ricordare »

A vlìva dìr un quèl (*)

Post n°332 pubblicato il 17 Giugno 2018 da je_est_un_autre

(*): Volevo dire una cosa.

Qui, il dialetto non lo parla quasi più nessuno. E' un peccato. A me piace il nostro dialetto. La dolciona parlata bolognese assume da queste parti sentori più bruschi, più secchi, con echi modenesi, e con la particolarità, proprio qui al natìo borgo, di declinare tutto in "e", cosa che ci rende peculiari ma anche oggetto di celia da parte degli abitanti dei paesi limitrofi - come più volte mi è capitato di constatare nelle mie domeniche pomeriggio alla bocciofìla (con l'accento sempre sulla seconda "i"), lontana dal borgo appena 5 chilometri, che linguisticamente però hanno il loro peso.
Ma chissà se il santagatese lo parla ancora qualcuno, chissà se e quanto durerà. Viene un po' di malinconia a pensarci, ma del resto il mondo cambia. Solo che lo fa a una velocità pazzesca, non ci si sta dietro, come si dice qua.
Penso a tutte queste cose con un affetto inedito nei confronti della mia lingua, proprio oggi, mentre mi ritrovo a dover studiare alcune battute in dialetto reggiano. No, è che devo girare due scene di un film, questa settimana, e questo regista ama utilizzare i dialetti del luogo dove si svolgono i fatti. Non la racconto per tirarmela, questa cosa del film, sono davvero due scenine e poi c'è da aspettarsi di tutto: già un'altra volta ho girato con questo regista e mi tagliò di netto la scena (con Maya Sansa, maledetto! e gliel'ho pure detto con lui, che son cose che non si fanno).
E insomma mi hanno spedito il file audio di come si recitano queste parole e quindi ho questo sottofondo, proprio adesso mentre scrivo, e questa lingua reggiana, campagnola, rustica, nordica, con accenti quasi lombardi,  ha alle mie orecchie toni quasi barbari: provo a dire queste battute e mi si contorce la faccia, non è semplicissimo diventare conterraneo di Ligabue nel giro di tre giorni (Ligabue nel senso del pittore, che è la sua storia quella che si racconta nel film).
Che poi la mia paura è che martedì arrivo sul set e mi metto a declinare tutto in "e".
Vi faccio sapere.

 
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Commenti al Post:
bluaquilegia
bluaquilegia il 17/06/18 alle 11:25 via WEB
la cosa che mi diverte di più leggendoti ora, molto più del tuo comprensibile affetto per il dialetto del borgo natio è l’apparente contraddizione tra l’asserito “non starci dietro” alla velocità del cambiamento e il fatto che tu scriva mentre ascolti i -file audio- utilizzando quindi una delle svariate migliorie concausa del cambiamento veloce, per perfezionare la pronuncia delle scene. buono studio jea e il “solito” grazie (complimenti per la pronuncia English al bar...:)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/06/18 alle 11:38 via WEB
Cavolo, hai ragione, mica mi ero accorto di quella contraddizione. Sì, quello è senz'altro un miglioramento, non tutto è da buttare, anzi.
Eheh! sentito che roba, lì al BAR? e pensa che io l'inglese lo parlo davvero così, un po' "ze chet is on ze teibol" ma con la zeta bolognese...ciao, grazie a te!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
tullio carmignanis il 17/06/18 alle 11:27 via WEB
Pensa che proprio l'altro giorno è venuto a farmi visita Al, mio zio/tuo conterraneo, e nel congedarsi anche stavolta non mi ha mica detto "fa' pulid", ma "fa' a mod". Come a rimarcare sempre quella distanza linguistica (invisibile ma mica poi tanto). Poi va be', siamo accomunati dalla dolce condanna di vivere con la punta della lingua incollata al palato, per essere sempre pronti a schiantarci contro le sibilanti che invece dovrebbero essere dentali.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/06/18 alle 11:40 via WEB
In effetti "fà a mood" lo dico sempre anch'io; "fà pulìd" lo diceva sempre mio nonno (che era di Ravarino, per capirci). Soccia se sei tecnico con questa cosa delle sibilanti e delle dentali, ne sai sempre a pacchi, Carmignanis.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
tullio carmignanis il 17/06/18 alle 11:53 via WEB
Grazie, ma i veri tecnici in queste cose siete "voi del palco", io son solo un discolo. Oh, piuttosto, occhio al nuovo arrivato in panchina, l'è piasintein e quelli proprio non saprei come affrontarli.
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/06/18 alle 07:49 via WEB
Già, Piacenza è un'Emilia che sa già tanto di Milano, in effetti. Comunque l'importante era cambiare, come ben sai. Adesso stiamo a vedere.
(Rispondi)
 
vivodi_follia
vivodi_follia il 17/06/18 alle 11:30 via WEB
Qui da me invece, in Ciociaria, si parla ancora molto il dialetto, che tra un paese e l'altro, anche se distanti di qualche km, variano l'uno dall'altro proprio per via delle vocali. Io sinceramente avendo vissuto quasi gran parte della mia vita a Roma e lavorando a contatto con il pubblico parlo sempre l'italiano, ma non ti nascondo che quando sono nel mio paese natio (vicino Fiuggi Terme), con i miei genitori parlo tranquillamente il dialetto.. che spero non svanisca mai. In fondo ci contraddistingue, no?! Felice domenica! Un abbraccio. Lu
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/06/18 alle 11:41 via WEB
Anche io utilizzo il dialetto tutte le volte che posso, con la Mother soprattutto, ma spesso anche fuori. E ci contraddistingue sì! Ciao Lu, buona domenica e un abbraccio a te, grazie!
(Rispondi)
 
several1
several1 il 17/06/18 alle 17:20 via WEB
mi fai ricordare mio nonno che diceva " fa' pulito!" nel solito senso che ha ... cioè comportati bene ... il dialetto ha le radici lunghe ...
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/06/18 alle 07:45 via WEB
Radici lunghe ed evidentemente anche piuttosto estese.
(Rispondi)
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 19/06/18 alle 12:19 via WEB
Essere o non essere...This is the question! :)))) Nell'ultimo BAR mi ci ritrovo anch'io, bei ricordi, tanti! Complimenti al Trio.... Buon lavoro, Grace.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 20/06/18 alle 20:28 via WEB
Grazie, Grace.
(Rispondi)
 
medusaurticante
medusaurticante il 22/06/18 alle 00:55 via WEB
Mi pare che fare l'attore sia proprio la tua professione e non solo il diversivo del bar. Bravo.Sei divertente anche quando racconti i tuoi normali momenti si vita.E fai recitare perfino il tuo gatto. Mi è sembrato di capire,leggendo i tuoi post, che insegni pure: recitazione, ovvio. Ciao e buone cose.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 22/06/18 alle 08:13 via WEB
Diciamo che l'insegnamento è quasi un passaggio obbligato, perchè è facendo i corsi che "pago le bollette"; poi, tutte le volte che si può, si recita. Ciao, buone cose a te.
(Rispondi)
 
 
 
medusaurticante
medusaurticante il 22/06/18 alle 18:12 via WEB
E meno male quando il lavoro, che assicura la prosaica sopravvivenza ,resta nell'ambito della creatività artistica!"In bocca al lupo".
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 23/06/18 alle 09:22 via WEB
"Crepi!"
(Rispondi)
 
amistad.siempre
amistad.siempre il 23/06/18 alle 12:29 via WEB
Credo che, insieme al *toscano*, la tua sia la 'lingua madre' ( *_* ) più bella d'Italia. Sono stata alcune volte, dalle tue parti e ho apprezzato moltissimo il vostro 'armonioso' vernacolo. E non solo quello. :-) Complimenti per la professione! Buon fine settimana! :) Rosa PS: Un *grattino' ad Arturo. :)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 23/06/18 alle 19:44 via WEB
Grazie, Rosa. Grattini gliene faccio tanti che uno facciamo che era il tuo. Cos'hai apprezzato, anche? I tortellini?
(Rispondi)
 
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