Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Guarda, a dir molto siete in:

 
Citazioni nei Blog Amici: 135
 

Ultime visite al Blog

surfinia60elyravje_est_un_autrea_solitary_manEstelle_kArianna1921DoNnA.Scassetta2OgniGiornoRingraziobubriskaSoloDaisybisou_fatalwoodenshipDott.Ficcaglia
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« Nella polverieraOnly Theatre of Pain (Se... »

Only Theatre of Pain (*) - Prima parte

Post n°79 pubblicato il 16 Marzo 2010 da je_est_un_autre

Quando cominciai a tenere dei laboratori teatrali facevo ancora il vecchio lavoro, part-time. Alla mattina preparavo smalti e colori per le piastrelle di ceramica, al pomeriggio andavo in una scuola a fare teatro coi ragazzi.
Insomma, la seconda parte della giornata doveva essere quella più riposante.
In teoria.

L'etichetta più bonaria per quella scuola era "difficile".
Capannoni industriali fuori da lì, un agglomerato di capannoni industriali la scuola stessa. Sostanzialmente in quel posto - naturalmente frequentato quasi solo da maschi - si imparava a diventare operai della ceramica cinque anni prima del dovuto. Il resto era un orpello inutile, a detta dei più.
Alcuni insegnanti animati da un'ammirevole dose di buona volontà si impegnavano ad arricchire la preparazione degli studenti, inventandosi di tutto: laboratori di poesia (!), di cinema, di teatro.
Venendomi ad accogliere, il primo giorno di lavoro, uno di loro mi sussurrò, quasi scusandosi: l'avverto, non sarà facile.
Armato di quell'ottimismo che riempie i cuori degli ingenui, dissi: non credo, anzi vedrà che si divertiranno, e anch'io, ahah! E lui, ahah.
La sera dopo il terzo incontro, rientrato a casa, mi sedetti su una sedia e considerai seriamente l'idea di mettermi a piangere.
Non credo abbiate mai visto volare un banco di scuola ad altezza d'uomo. Io sì. Non era diretto a me, ma ad un insegnante: quello di Lettere, per la precisione. "Cozza" lo chiamavano, non so per quale ragione, ma lui lo sapeva e quando sentiva "Ehi, Cozza!" si voltava e rispondeva "sì?" giusto in tempo per schivare il banchetto volante. Mi diceva la cosa per la quale era entrato in aula ed usciva senza aggiungere altro: era tutto normale.
Con me erano stranamente più tranquilli, non ero un vero insegnante, la mia autorità era scialba, non meritavo tutta quella attenzione. Non me ne sono mai lamentato.
In compenso, fare teatro sembrava davvero un'impresa impossibile. Scelsi una cosa semplice: un racconto da una raccolta di Erri De Luca, un episodio scolastico, alla loro portata. Riscrissi il testo riadattandolo, con le battute e tutto. Feci delle copie e le distribuii. Prima della fine delle tre ore pezzi dei venti copioni erano disseminati in tutta l'area della scuola, financo nei bagni e nel parcheggio.
Non so come sono arrivato al saggio, davvero. Saltando sui banchi, facendo il buffone, perdendo tre chili, credo, comunque ci sono arrivato e a volte penso che dovrei metterlo in curriculum.
Ma se penso a quel periodo mi ricordo solo degli episodi: quando venne incendiato il registro ad esempio, e il piccolo rogo ancora acceso lanciato non so come sopra il tetto. Cozza s'arrampicò su per spegnere l'incendio e una volta sopra ricevette un'ovazione. Poi scese e tornò in classe: era tutto normale.
E poi mi ricordo di Massimo. In seconda, ai miei occhi sembrava avere più di vent'anni. Doveva essere in quella scuola da secoli. Bestemmiava con la frequenza del respiro. Gli dicevo: "Massimo, al saggio non potrai bestemmiare, ok? In scena no. Non puoi, e basta"
"Ma prof! Porco qui e porco là!"
"Non mi chiamare prof, io sono Lorenzo"
"Ok, Lorenzo, porco su e porco giù!"
C'è di bello che i piccoli (si fa per dire) bastardi, così sanguigni, sanno anche ripagarti delle tue fatiche, sapete? Il giorno del saggio furono formidabili, e credo che mi abbiano emozionato come forse un gruppo di liceali non avrebbe mai saputo fare.
Come premio, li portammo fino a Bologna per ripetere la loro performance, in una due giorni di saggi che coinvolgeva scuole di tutta la regione.
Quel giorno entrai nel teatro a fianco di Massimo. Dentro c'era già un mucchio di studenti. Massimo si guardò attorno ed urlò:
"CAZZO LORENZO, MA E' PIENO DI FIGA, QUI!"
Nessuna bestemmia: mi sentii orgogliosissimo.

(continua)

(*): Non c'entra niente, ma fu un grande album.


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Cipigli/trackback.php?msg=8569740

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
mia_euridice
mia_euridice il 16/03/10 alle 21:41 via WEB
Ma dai, tu insegnante?
Questa non me l'avevi mai raccontata.
Però con la barba sembri più professorale...
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 07:49 via WEB
Ecco, magari adesso mi promuoverebbero a Cozza. Son soddisfazioni.
(Rispondi)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 16/03/10 alle 22:10 via WEB
Già è difficile fare l'insegnante, farlo con ragazzi così, è eroico :) Ma tu quanto più grande eri?
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 07:51 via WEB
Ma per me era facile, al confronto dei professori che ci avevano a che fare tutti i santi giorni.
Questi episodi risalgono a una quindicina d'anni fa.
(Rispondi)
 
strega_ammaliatrice
strega_ammaliatrice il 16/03/10 alle 22:33 via WEB
La tecnica del non essere un insegnante vero è applicata da molti veri insegnanti, purtroppo , e funziona, nel senso che stanno tranquilli ma non gliene frega niente... ;(
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 07:52 via WEB
Di sicuro. Però ci sono anche quelli che si sbattono come pazzi, raccogliendo ben magre soddisfazioni.
(Rispondi)
 
 
 
strega_ammaliatrice
strega_ammaliatrice il 17/03/10 alle 13:34 via WEB
Secondo me quelli che si sbattono (a parte il tuo cozza che secondo me lì è un pò un caso limite come situazione) i risultati li vedono; e che non è un mestiere facile e di certo, non è per tutti.
(Rispondi)
 
megliounsorriso
megliounsorriso il 16/03/10 alle 22:35 via WEB
le realtà difficili sono sempre quelle che danno di più...se si sopravvive.immagino si trattasse di una scuola in un quartiere "difficile" ....
(Rispondi)
 
 
esperiMente
esperiMente il 16/03/10 alle 22:45 via WEB
Sembra la mia scuola,a dir la verità.
(Rispondi)
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 07:54 via WEB
Non era un quartiere difficile. Zona di grande produzione industriale, benessere diffuso. Ma ci sono anche realtà così.
Espe, io avevo cercato di fermarti, mentre davi fuoco a quel registro...
(Rispondi)
 
 
 
 
esperiMente
esperiMente il 17/03/10 alle 23:40 via WEB
Ma non ero io, prof (tiè)! Io ero quella che portava la gallina in classe, ricordi?
(Rispondi)
 
xenuca
xenuca il 16/03/10 alle 22:55 via WEB
Euridice, hai visto? mi ha messo l'anacoluto :)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 07:48 via WEB
Vostro Onore ve lo giuro, io non c'entro. Si tratta senz'altro di un sabotaggio: io un anacoluto non l'avevo mai visto prima d'ora.
(Rispondi)
 
sonograssamapiaccio
sonograssamapiaccio il 16/03/10 alle 23:46 via WEB
un bel coraggio, ed una bella soddisfazione. il teatro e le cose genuine venute fuori dal nulla sono quelle che ti portano il cuore più in alto. che racconti nella seconda parte?
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 07:56 via WEB
Non lo so. E' solo che stava venendo troppo lungo e allora ho messo: Fine prima parte - che suona tanto figo. Adesso però dovrò tirare fuori qualcosa, mumble mumble.
(Rispondi)
 
 
 
Red_Lady
Red_Lady il 17/03/10 alle 08:25 via WEB
:-))) aspetto la seconda parte!
(Rispondi)
 
anonimo_f_2
anonimo_f_2 il 17/03/10 alle 08:38 via WEB
Buondì ! ma non mi dire … eri un PROF? Be qui lo dico e qui lo nego TIE’!!! Ciucciati questa canzoncina PROF! Sto scherzando eh !!! Ciao Je, corro a studiare ;)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 08:42 via WEB
Anonimo! Dov'è finito il tuo berretto da somaro? Ecco, và a studiare, che è meglio.
Ti avevo messo su un piatto d'argento la possibilità di linkarmi i Christian Death, Figurative Theatre, per dire, e tu niente. Bah.
(Rispondi)
 
 
 
anonimo_f_2
anonimo_f_2 il 17/03/10 alle 08:48 via WEB
Christian Death - Figurative Theatre Be direi che adesso la sufficienza potresti anche darmela … Ciao!
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 08:59 via WEB
E va bene, un 6 risicatissimo te lo concedo.
(Rispondi)
 
sednaa
sednaa il 17/03/10 alle 08:48 via WEB
solo una cosa mi sento di contestarti (oh, che presunzione!)... la teoria che il laboratorio teatrale doveva essere riposante... posso pensare qualsia altro aggettivo ma non questo. :)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 09:00 via WEB
Hai ragione! Doveva essere "riposante" solo in confronto al lavoro in fabbrica.
(Rispondi)
 
cloudonmyhead
cloudonmyhead il 17/03/10 alle 10:01 via WEB
Voglia di piangere il primo giorno e commozione l'ultimo. Un bel viaggio direi. (questa scuola assomiglia anche un po' al mio liceo)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 10:06 via WEB
Eri a scuola con espe?
(Rispondi)
 
 
 
cloudonmyhead
cloudonmyhead il 17/03/10 alle 10:25 via WEB
Non credo, ma mi sarebbe piaciuto tanto :)
(Rispondi)
 
 
 
 
esperiMente
esperiMente il 17/03/10 alle 23:44 via WEB
E ci credo che non ti ricordi di me, cloudia. Facevo comunella solo con i maschi, gli eversivi e quelle poche disgraziate che si vestivano dark e andavano continuamente a fumare in bagno.
(Rispondi)
 
filmblu71
filmblu71 il 17/03/10 alle 14:36 via WEB
O Capitano, mio Capitano!
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 19:20 via WEB
E giù lacrime!
(Rispondi)
 
arianna680
arianna680 il 17/03/10 alle 15:41 via WEB
Ecco, dovrebbe leggerlo un simpaticone che in un altro blog ha scritto "mai visto un insegnante fare sacrifici". Evidentemente lui in una scuola non ci ha mai messo piede, io si'. Tutta la mia solidarietà e ammirazione.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 19:17 via WEB
Alcuni dei prof che lavoravano lì dentro erano davvero da ammirare, con tutte quelle iniziative, in un clima così.
(Rispondi)
 
Odette292
Odette292 il 17/03/10 alle 17:43 via WEB
Ho visto volare banchi, sedie,sputi, pugni. Tutti a misura d'uomo. Anzi, di insegnante. Veramente, li vedo ancora. Uno proprio stamattina! :)
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 17/03/10 alle 19:19 via WEB
Spero tu sia riuscita a schivare tutto!
(Rispondi)
 
 
 
Odette292
Odette292 il 18/03/10 alle 22:14 via WEB
No. Anni fa, mi sono beccata un pugno nello stomaco.
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 19/03/10 alle 11:27 via WEB
Apperò. I "miei" non arrivavano a tanto. Allora. Oggi, chissà.
(Rispondi)
 
Friederich_Haarman
Friederich_Haarman il 17/03/10 alle 21:01 via WEB
Anche a questo serve fare teatro: a scoprire e a valorizzare le differenze. Credo che insegnare sia una questione di sopravvivenza.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/03/10 alle 19:46 via WEB
Per gli insegnanti di sicuro, suppongo. Di sopravvivenza quotidiana.
(Rispondi)
 
d.e.a.j.o.s.i.a.n.e
d.e.a.j.o.s.i.a.n.e il 17/03/10 alle 23:50 via WEB
L'atto più ribelle che facemmo noi alle scuole medie fu quello di nascondere un serpente morto nel registro della professoressa di francese. Ci fosse stata alle Olpimpiadi, la disciplina di "grido di terrore con il salto all'indietro" si sarebbe sicuramente aggiudicata la medaglia d'oro.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/03/10 alle 19:52 via WEB
E' una di quelle discipline che potrebbero esistere davvero, però in Giappone, non in Francia, ahilei.
(Rispondi)
 
sonograssamapiaccio
sonograssamapiaccio il 18/03/10 alle 18:19 via WEB
uhm... mumble mumble... i'm waiting for you...
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/03/10 alle 19:54 via WEB
Waiting. Waiting sunday, come minimo.
Sono pigro, che ci vuoi fare.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963