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Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi del 28/02/2021

 

Da Pulcinella a Starsky e Hutch

Post n°452 pubblicato il 28 Febbraio 2021 da je_est_un_autre

Sto pensando di cambiare commercialista, e ne ho incontrato uno. Rispetto a quello di prima giganteggia, non solo fisicamente. Del resto "quello di prima" lo trovavo sempre approssimativo, sempre vago, a volte anche doloso (sembrava preso da un set tipo commedia all'italiana, o da un film di Totò, e infatti aveva qualche somiglianza fisica con certe maschere della tradizione partenopea):
"Massì, Lorè, machettempuorta? Non hai ricevuto i 600 euro? Ecchettenefott'attè? Rifacciam 'a dumanda. La facimme doje vote. Due volte, hai capì? Cambiamm categorì. Oh, ma sempe 600 t'arrivano, mica milleddù".
"Quello nuovo" mi è stato consigliato da un amico, attore e insegnante di recitazione come me, che curiosamente aveva aggiunto "Non sorprenderti di una strana atmosfera alla Miami Vice, o alla Starsky e Hutch". (Dev'essere proprio una prevedibile tendenza di noi dell'ambiente ad assimilare le situazioni della vita quotidiana ai set, alle fiction, ecc.)
In verità per un po' è andato tutto in modo molto normale, l'unica cosa è che non sorride mai, ma mica son lì per veder sorridere uno. Poi ad un certo punto, mentre stavo riferendogli di certe mie chiamate all'inps per ottenere quegli stramaledetti bonus, è intervenuto:
"No, veda. Lei non avrebbe dovuto telefonare all'inps"
"Ah, no?"
"No. Avrebbe dovuto fare un'altra cosa. Vuole sapere quale? Ecco qua: prendere svariati chili di tritolo e fare esplodere il parlamento. Durante una seduta plenaria"
"..."
Ho cercato, negli occhi, in qualche cambio di tono, non so, qualcosa che mi suggerisse che stava facendo dell'ironia, che dicesse quella cosa per scherzo, invece no, nulla, era serissimo. Poi ha interrotto il silenzio ricominciando a parlare di tassazione, percentuali, il lavoro suo insomma. Mi stavo quasi dimenticando dell'episodio quando Starskyehutch mi ha fermato di nuovo:
"Lei non avrebbe dovuto accettare quel lavoro come prestazione occasionale"
"Ah, no, eh?" ho chiesto io, presentendo la bomba in arrivo.
"No. Avrebbe dovuto munirsi di punteruolo d'acciaio e rigare tutte le macchine dei politici"
"...Capisco"
"E sa quando avrebbe dovuto, anzi, quando dovrebbe farlo ancora?"
"Non so" ho azzardato io, un po' sconcertato "Forse sempre mentre si trovano in seduta plenaria in Parlamento?"
"Bravo. Così è più facile"
E lì ha ricominciato a parlare lucidissimamente di IVA e quant'altro. Io un po' lo seguivo e un po' mi interrogavo sulla categoria dei commercialisti in generale quando il competente e torrenziale Starskiehutch, dopo altri venti minuti si è interrotto di nuovo:
"Perchè ad esempio qui, vede, non avrebbe dovuto emettere questa fattura"
Ci risiamo, ho pensato.
"E che cosa avrei dovuto fare?"
"Me lo dica lei" ha detto gelido Starskyehutch.
"Così a occhio, lei sta per dirmi che durante una seduta plenaria in Parlam..."
"No!"
Ho pensato: meno male, forse è rinsavito.
"La seduta plenaria non la facciamo in Parlamento stavolta, ma su un gigantesco aereo militare, pilotato da lei. Una volta arrivato a diecimila metri d'altezza, lei apre l'enorme botola sulla pancia dell'areo, proprio dove si svolge la seduta, e tac! il problema politici è risolto"
"Ho capito" ho detto io "vedrò cosa si può fare".
Poi il nostro incontro è terminato, con toni formali assolutamente nella norma. Non fosse per queste robe, io lo trovo convincentissimo.
Sì, è vero, sono entrato lì che ero un uomo mite, normale, e ne sono uscito potenziale terrorista, teppista, kamikaze.
Ma non si può mica stare sempre lì a guardare il capello.

 
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