La Serie A da zero a dieci-Ottava giornata

I nostri voti al campionato, come di consueto.

Bella partita tra Spezia e Salernitana (7 a tutte e due), decisa da un goal straordinario di Kovalenko (10).

Molta attesa per Lazio-Inter, che vedeva tornare Inzaghi all’Olimpico contro la sua ex squadra. Ha vinto la Lazio (7), l’Inter dopo un buon primo tempo è calata (6), ma a tenere banco nel dopo-partita non sono le giocate dei calciatori, ma il goal del 2-1. Cos’è successo è risaputo, noi però vogliamo andare un po’ controcorrente. Bene ha fatto l’Inter a proseguire l’azione, altrettanto bene ha fatto la Lazio a ripartire (non l’hanno buttato fuori gli altri il pallone, perché dovevano farlo loro). I giocatori dell’Inter non hanno visto Di Marco a terra? Lautaro sicuramente non l’ha visto, ma che gli altri nove non l’abbiano visto e non abbiano potuto dire a Lautaro “Butta fuori il pallone” ci pare strano, piantiamola con quest’ipocrisia (se ci fosse stata Belen Rodriguez nuda a terra, invece di Di Marco, qualche giocatore nerazzurro l’avrebbe vista…). Diamo 4 ad Irrati perché I due rigori c’erano, Di Marco non è stato colpito alla testa e un minuto dopo il caos, correva beatamente per il campo. (arrestare il gioco per cosa, dunque?), segno che a nostro avviso ha ben giudicato gli episodi essenziali. Non dare il rosso a Dumfries e darlo a Felipe però è stato un errore troppo grossolano.

Il Milan (7) vince in rimonta contro un buon Verona (7, non meritava la sconfitta), dimostrando carattere. A decidere è stato un errore clamoroso di Guenter (3). La partita è stata comunque condizionata da due rigori che definire generosi è dire poco, per questo rifiliamo un bel 5 a Prontera.

Il Cagliari vince finalmente la sua prima partita. Lo fa meritatamente, grazie anche al solito Joao Pedro (9) e ad un Cragno decisivo (9 anche a lui). La Sampdoria cerca di giocarsela, ma alla fine esce sconfitta. Noi non drammatizzeremmo (diamo 6 ai blucerchiati che comunque le loro occasioni le hanno create).

Buona partita del Bologna ad Udine (da 7), bene Barrow (8). L’Udinese (6) pareggia, ma non convince, anche se ha l’attenuante di aver giocato in 10 per più di metà partita. Pereira merita 2, è vero che l’espulsione è stata un po’ severa, ma lui, già ammonito, perché ha voluto rischiare? Statti fermo! L’arbitro Abisso e i suoi collaboratori meritano 1. Possibile che nessuno si sia accorto che il goal di Beto era da annullare?

Emozioni a non finire a Marassi tra Genoa e Sassuolo, con gli emiliani in vantaggio (8 a Scamacca per i due goal), ma che alla fine si fanno rimontare (anche un po’ ingenuamente e per questo diamo un 6, che in caso di vittoria poteva essere 7). Male Consigli (sul primo goal rossoblù la responsabilità è sua e per questo diamo 4), bene il nuovo acquisto genoano Marquez, che alla fine va pure in rete e merita 8 per la pesantezza del suo goal.

L’Atalanta (9) vince ad Empoli e sembra di nuovo avvicinarsi alla squadra che abbiamo ammirato nelle ultime stagioni. L’Empoli comunque non ha sfigurato (come può far presagire il risultato). Ha giocato, ha avuto le sue occasioni e con un po’ di fortuna magari avrebbe perso, ma con un passivo meno grande (per questo diamo 6 ai toscani). Ilicic (al di là del rigore sbagliato) realizza una doppietta e merita 7 (un voto in meno lo deve al penalty).

Soffre il Napoli (7), che dopo un primo tempo arrembante, rischia contro un Toro non trascendentale, ma ben organizzato dopo un avvio difficile (e per questo gli diamo 6). Risolve ancora Osimhen (8), di cui cominciamo a capire quanto siano state determinanti le sue numerose  assenze fra i partenopei lo scorso anno. Tra i granata una citazione per Brekalo (7), l’attaccante più pericoloso fra i granata. 4 ad Insigne per come ha calciato il rigore.

Arriviamo all’altro match-clou (insieme a Lazio-Inter) della giornata: Juve-Roma. La Juve merita 8 (come lo merita Allegri, che dopo un inizio non facile sta trovando la quadratura del cerchio, almeno così sembra) per come ha gestito la partita, dimostrandosi squadra magari non appariscente, ma tenace e compatta. Una sola, grande ingenuità, le poteva costare cara, ma il tanto criticato Szczesny (9) ha tolto le castagne dal fuoco. Dopo il Milan in casa e La Spezia, è la terza volta che il numero 1 bianconero risulta decisivo. Alla faccia di chi lo insultava!

Una menzione la merita un altro calciatore spesso beccato dalla tifoseria juventina: Mattia De Sciglio (8), ieri autore di una grande prova, suggellata dal cross decisivo da cui è scaturito il goal di Kean.

I giallorossi sono partiti bene, ma poi hanno sbattuto contro il muro bianconero. Hanno avuto un’occasione d’oro, ma l’hanno buttata nel cesso. A proposito, Veretout merita 2, ma non per aver sbagliato il rigore (capita..), ma per aver fatto il fenomeno con Abraham. Ha voluto tirare il rigore al posto del compagno a tutti i costi e poi l’ha tirato in quella maniera. In pratica una figura di merda.

Noi alla Roma diamo comunque 7 (come lo diamo a Mourinho, anche se non ci sono piaciute le sue proteste nel finale), giacché si è impegnata (ha anche dovuto fare a meno di Zaniolo) e ha cercato di giocare a calcio.

Il Venezia (7) vince meritatamente contro la Fiorentina (5), dimostrando che di questo passo in Serie A ci può non solo stare benissimo, ma giocarsi le partite senza timori reverenziali. Bella la giocata sul goal, in particolare il controllo+assist di Henry (9).

Altro

Tre a Lele Adani. Elogia gli uruguaiani del Cagliari (e fin lì va bene), ma nel farlo dice: “C’è Caceres che fa goal”. Ora, con tutto il rispetto per Caceres, il suo era un tiro “Ad Minchiam” che se non trovava una deviazione sarebbe arrivato in bocca al portiere. Domanda: ma Adani il giargianese deve per forza farlo per contratto o gli viene naturale farlo?

Due a Riccardo Sottil. Già ammonito, fa un fallo da ammonizione. Sacrosanta la decisione arbitrale di espellerlo quindi. Invece di protestare recitare  un po’ di “Mea Culpa”?

Zero a Dumfries. Confonde il calcio con la boxe.

La Serie A da zero a dieci-Settima giornata

I nostri voti alla settima giornata.

Partiamo con Cagliari-Venezia. Nei sardi (6) qualcosa in più si è visto, ma Mazzarri (5, ad oggi non ci sembra che col suo arrivo sia cambiato qualcosa) deve ancora lavorare parecchio), il pareggio del Venezia è giusto e meritato (7).

La Salernitana (7) ottiene la sua prima vittoria, contro un Genoa (6) volitivo nel finale, a cui Belec (9) ha negato il pareggio con un grande intervento.

Il derby della Mole se l’è aggiudicato la Juventus. Il Toro (6)  ha disputato un buon primo tempo, ma nel secondo i bianconeri (7, prestazione convincente)  sono venuti fuori e si sono guadagnati una meritata vittoria. Una citazione per Locatelli (7), il match-winner,  che sembra l’uomo giusto al posto giusto nella formazione juventina.

Vince soffrendo l’Inter (6), che col Sassuolo deve ringraziare le parate di Handanovic (da 9) e Dzeko (9, non sta affatto facendo rimpiangere Lukaku). Gli emiliani (7) non meritavano per niente la sconfitta, avanti così e la classifica sarà più sorridente. Sulla partita però grava un errore arbitrale che col VAR è inconcepibile. Handanovic infatti sull’1-0 andava espulso e in inferiorità numerica per l’Inter sarebbe stato ancora più difficile avere ragione degli avversari. Zero dunque a Pairetto e ai suoi collaboratori!

Sorprendente vittoria di un ottimo Bologna (9), contro una Lazio irriconoscibile (4), cui Sarri (4 pure a lui) sta faticando a dare la sua impronta. Da segnalare il goal di Barrow (9).

Il Verona (9) ha ripreso a marciare. Qui sorge una domanda: Tudor è un mago oppure i calciatori devono farsi un esame di coscienza? Non crediamo che Di Francesco volesse che i giocatori entrassero in campo senza grinta, perciò siamo per la seconda ipotesi. Bello il goal di Caprari (9). Lo Spezia evidentemente non c’era (e per questo merita 4).

Sampdoria e Udinese hanno dato vita al match indubbiamente più emozionante della giornata e meritano entrambe 9. Candreva invece merita 10 per il goal del 3-2, un vero goiello. Una menzione per Quagliarella (9), uno dei pochi giocatori che è andato a segno in 17 campionati di fila. Chapeau!

Il Napoli (9), suda ma vince ancora, contro un avversario ostico come la Fiorentina (6). Gli azzurri stanno vivendo un “Magic Moment”, pure quando sbagliano (come Insigne sul rigore), riescono a rimediare.

Tutto facile per la Roma (7), contro un Empoli remissivo (5). Pellegrini (7) ritorna e ritrova il goal, dimostrandosi pedina fondamentale per la squadra giallorossa.

Il Milan vince e convince a Bergamo, meritandosi un 10. I rossoneri si sono dimostrati una bella squadra. Da segnalare il primo goal, in cui si sono viste reminiscenze di calcio totale (azione confezionata e finalizzata dai due esterni difensivi). L’Atalanta ha pagato il goal iniziale e sebbene non ci sia dispiaciuta (infatti diamo 6), non è ancora la bellissima macchina sforna-calcio a cui ci aveva abituato Gasperini. Da segnalare, sullo 0-1 un numero di Zapata che merita 9. Se l’attaccante atalantino avesse segnato, sarebbe stato un goal eccezionale. Freuler invece merita 3 per come si è fatto fregare da Tonali (8).

Concludiamo ricordando quello è che è un po’ il nostro motto, ovvero “Il calcio è felicità, gioia di vivere. Il calcio è riso coi fagioli”. Sono parole di Toninho Cerezo, che noi condividiamo al 100%. Dunque massima solidarietà a Koulibaly, per quello che ha dovuto sopportare ieri a Firenze e ai tanti  calciatori come lui, che nel 2021 sono purtroppo ancora vittime dell’ignoranza e del razzismo.

La Serie A da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Iniziamo con Spezia-Milan. Vittoria sofferta per i rossoneri (7), che comunque dimostrano ancora una volta di essere squadra. Lo Spezia (6) nelle due partite con Juve e Milan è uscito a bocca asciutta, ma nonostante ciò ha dimostrato di essere una squadra tenace e ben organizzata. Continui così e siamo certi che i punti arriveranno. Citazione per Maldini III, che segna il suo primo goal in Serie A e merita 8, esattamente come Brahim Diaz, che zitto zitto ha già segnato tre goal in cinque partite ed è il capocannoniere della squadra.

Girandola di emozioni a San Siro, con Inter e Atalanta (9 a tutte e due) che danno vita ad un avvincente match. Gran bella partita, ricca di colpi di scena. Diamo 9 a Lautaro e a Malinovski per i loro due goal, 9 a Maresca e ai suoi collaboratori per aver ben diretto una partita difficile e per aver usato efficacemente il VAR, 8 a Musso per le parate, 5 a Di Marco per il rigore sbagliato.

Anche Genoa e Verona (8 a tutte e due) danno vita ad un’emozionante partita. Da segnalare la doppietta di Mattia Destro (che vale 10, specialmente per il secondo goal, alta scuola!), ormai ritrovato ai livelli di un tempo.

La Juventus (6) vince, ma continua a faticare (specialmente nel finale). Era dal 1988/89 che i bianconeri non prendevano 10 goal nelle prime sei giornate (nemmeno la Juve del tanto vituperato Maifredi li prese), considerando che in tanti hanno salutato il ritorno di Allegri come il ritorno di colui che avrebbe dato più solidità alla squadra, si può fare meglio. Bene Chiesa (7), bello il goal di Dybala (8), Morata si mangia un goal alla Calloni ed è poco incisivo (5). La Sampdoria (6), dopo una prima brutta mezz’ora,  ha contrastato i bianconeri riuscendo a rendersi pericolosa. Bene, riconosciamoglielo, Candreva (7).

Bella vittoria dell’Empoli (8), alla faccia di chi già vedeva Andreazzoli (8 pure a lui) in bilico. I toscani sfoderano una bella prova, al contrario del Bologna,  che nonostante l’errore di Arnautovic dal dischetto avrebbe potuto dare un altro senso all’incontro, alla fine ha meritato la sconfitta (e un 5).

Il Sassuolo (6)  vince contro la Salernitana, anche se probabilmente la Salernitana (6)  non meritava la sconfitta. I campani hanno giocato una buona partita, ma hanno avuto un torto clamoroso: non l’hanno buttata dentro!

La Fiorentina (7) vince e dimostra di voler fare sul serio, anche se l’Udinese (7) non meritava la sconfitta. Anche qui, bisogna fare lo stesso discorso fatto per la Salernitana, i friulani hanno giocato bene, ma non l’hanno buttata dentro!

C’era molta attesa naturalmente per il derby di Roma, che vedeva di fronte, oltre alle compagini capitoline, anche Sarri e Mourinho. L’ha spuntata la Lazio (8), che alla fine ci è sembrata più squadra dei giallorossi (5), anche grazie alla loro bruciante partenza. Dopo tante critiche, Sarri (8) si è preso una bella soddisfazione, sconfiggendo Mourinho (5), che dimostra di dover ancora lavorare parecchio per portare la Roma in alto, come pretendono da lui.

Il Napoli (10) vince e continua ad essere primo in classifica. Quella col Cagliari (5) è stata una sfida a senso unico, in cui è brillata la stella di Osimhen (9), praticamente immarcabile. L’anno scorso è mancato per diverse partite agli azzurri, i quali con lui in più possono veramente ambire a traguardi prestigiosi.

Concludiamo con Venezia-Torino. Noi diamo 6 a tutte e due le formazioni, il Toro nel finale per poco non fa il colpaccio con Mandragora, ma visto l’andamento della partita, il pareggio ci sta. Abbiamo letto critiche a Djidji per aver provocato il suo secondo rigore consecutivo. Mentre quello contro la Lazio è stato un intervento letteralmente da pollo, quello di ieri è stato un fallo inevitabile (o faceva fallo o l’avversario faceva goal), in tanti avrebbero fatto come lui, non raccontiamoci storie.

Inoltre

 Zero a Nicolò Zaniolo. Incommentabile.

Messi, Lukaku, Grealish e certi ipocriti richiami alla morale

Messi va al PSG. Lukaku va al Chelsea (ormai è cosa fatta). Il City compra Grealish. In questi  giorni ci sono state queste maxi-operazioni di mercato.

Subito si sono scatenati i commenti intorno alle cifre spese dai club, oltre ai richiami al famoso “Fair-Play finanziario”.

Noi però vogliamo rinfrescare la memoria a tanti tifosi italiani che oggi si lamentano delle spese folli dei club stranieri e arrivano a definirle immorali.

Chi sono stati i primi, negli anni ’80, a strapagare i calciatori stranieri pur di farli venire in Italia?

Chi sono stati i primi ad aumentare vertiginosamente gli ingaggi?

Chi fu, nel 1992, a spendere quasi 60 miliardi per Lentini (facendo le proporzioni coi tempi, più di quelli spesi oggi dal City per Grealish) compiendo oltretutto una delle operazioni più sporche di calcio-mercato viste nella storia (Berlusconi fu addirittura, tramite quell’operazione, proprietario del Toro per un certo periodo e questo cozzava contro il regolamento)?

Chi fu a strapagare De la Pena, rischiando di finire in bancarotta?

A quale campionato appartenevano le società che, a furia di spendere più di quello che ricavavano per acquistare calciatori, finirono praticamente in mano a Geronzi e Capitalia?

Lamentarsi perché gli altri fanno ciò che hai iniziato a fare tu per primo (e che hai smesso di fare non per moralità, ma perché non hai più i soldi, altrimenti avresti continuato) puzza pesantemente di ipocrisia.

Dunque i moralisti per le cifre spese oggi dai club stranieri lasciamoli fare a qualcun altro per favore.

I Pionieri del calcio-Edoardo Bosio: il primo marcatore della storia del campionato italiano

Edoardo Bosio1

Oggi ci occupiamo nuovamente dei “Pionieri” del nostro calcio.

Il signore nella fotografia sopra si chiama Edoardo Bosio. Pochi sanno che il giorno 8 maggio del 1898, entrò di diritto nella storia del calcio, segnando il primo goal ufficiale del Campionato Italiano.

Il primo torneo si svolse infatti in quel giorno, a Torino. Vi parteciparono quattro squadre, che disputarono due semifinali al mattino e la Finale al pomeriggio.

La prima sfida fu Internazionale Torino-Torinese e Bosio, che militava nella prima squadra, siglò il goal dell’1-0 della partita che avrebbe visto prevalere l’Internazionale Torino per 2-1.

Ma chi era Edoardo Bosio?

Nato a Torino nel 1864, diplomatosi ragioniere andò a lavorare a Nottingham per una ditta di tessuti. Lì ebbe modo di conoscere e praticare il football.

Non solo al football era però interessato Bosio, tanto è vero che, tornato in Italia (a Torino), si dedicò al canottaggio, vincendo nel 1889 il Campionato Italiano con la Società Armida, di cui fu socio e Direttore Tecnico.

Non mollò però affatto la passione per il calcio e con i colleghi della filiale di Torino della Thomas & Adams, l’azienda di Nottingham per cui si trasferì in Inghilterra (e per la quale fece ritorno nella città della Mole), fondò il Torino FCC, sodalizio sportivo che praticava canottaggio d’estate e calcio d’inverno. Nel 1891 la suddetta società si fonderà con la Nobili Torino dando vita all’Internazionale Torino, che prenderà parte al primo, storico campionato italiano.

Oltre allo sport però, Bosio coltivava un’altra passione: il cinema.

Nel 1914, a carriera sportiva ormai ultimata da un pezzo, diresse  un cortometraggio, curandone pure la fotografia: “La vita negli abissi del mare”.

Questo personaggio stravagante, non comune per l’epoca, morì nel 1927 in Svizzera.

Immaginatevi se nei tempi recenti un calciatore avesse praticato canottaggio e giocato a calcio contemporaneamente, in più, terminata la carriera avesse fatto il regista cinematografico. Ovviamente impensabile.

Erano veramente altri tempi, quelli dei pionieri del calcio.

 

N.B. Le informazioni su Edoardo Bosio sono state tratte dai siti www.wikipedia.org e www.calciomercato.com

“Superpagellone” del campionato

Come promesso, ecco il  “Superpagellone” dedicato al campionato conclusosi domenica scorsa.

10 e LODE

FC INTERNAZIONALE Per lo scudetto. Vinto con quattro giornate d’anticipo. What else?

9

ATALANTA BERGAMASCA  Si riconferma una solida realtà. Per il terzo anno di fila raggiunge l’Europa che conta. Lo fa con merito, regalando bel calcio. Forse meriterebbe anche 10, non glielo diamo per via del fatto che in certe occasioni ha perso punti che avrebbe potuto portare a casa e non ha portato, mancando di cinismo e attenzione. Con quei punti chissà, avrebbe potuto anche guardare più in alto. Una partita su tutte: quella col Toro, in cui si è fatta rimontare tre goal e che poteva (anzi, doveva!) mettere in cassaforte.

AC MILAN Stagione straordinaria. Ha fatto più di quello che ci si aspettava. Quando è iniziato il campionato, chi avrebbe detto  che sarebbe arrivato  secondo? Eppure ci è arrivato. Ha perso qualche punto per strada (a La Spezia e pure con Cagliari, Sampdoria e Sassuolo in casa)) e altri malamente (Lazio a Roma), ma il suo cammino è stato veramente da applausi. Come da applausi è naturalmente stato Pioli (9 pure a lui).

SASSUOLO CALCIO Ad un certo punto era secondo in classifica. Anche quest’anno ha fatto bene, per le proprie possibilità. Peccato non abbia raggiunto la Conference League, ma comunque ci ha fatto vedere bel calcio, senza avere fenomeni.  Bravo ovviamente anche a De Zerbi (9 pure a lui).

SPEZIA CALCIO Bravi tutti! Dai giocatori ad Italiano. Raggiungono la salvezza, la raggiungono proponendo anche bel calcio a tratti, senza avere una rosa eccezionale, con tutto il rispetto. Gli auguriamo di riconfermarsi il prossimo anno.

8

HELLAS VERONA Riconfermarsi è sempre difficile. L’anno scorso ha fatto un ottimo campionato, quest’anno pure, per le proprie possibilità. Bella squadra, ben allenata, capace di mostrare anche bel calcio. Complimenti a tutti, Juric in primis.

7

FC BOLOGNA Raggiunge la salvezza e lo fa con merito, senza grandi affanni. Pur non avendo  fenomeni in squadra, ma con grinta e  organizzazione tattica, ha regalato ai suoi tifosi un’annata tranquilla, come gli si chiedeva all’inizio.

GENOA 1893 All’incirca possiamo fare lo stesso discorso fatto per il Bologna. La differenza è che, mentre nel caso dei felsinei il merito è senza dubbio anche di Mihajlovic, per quanto concerne il Genoa il merito è di Ballardini (a cui diamo 8). Col suo arrivo la musica è diventata un’altra.

US SAMPDORIA Regala un campionato tranquillo ai suoi tifosi, prendendosi anche qualche soddisfazione (su tutte la vittoria sull’Inter). Con un nocchiero come Claudio Ranieri (10, per la classe e la signorilità che ha sempre dimostrato) c’era da attenderselo.

UDINESE CALCIO  Stesso discorso fatto per Bologna e Genoa. Anche qui, diamo meriti al tecnico, ingiustamente sottovalutato: Luca Gotti (8).

6

CAGLIARI CALCIO 4 per il girone d’andata, 8 per quello di ritorno. Media 6. Diamo però un altro voto: 9 a Leonardo Semplici. E’ indiscutibile che il suo arrivo ha rivitalizzato questa squadra.

SS LAZIO Poteva fare di più, ma sappiamo bene che ripetersi è difficile. Tutto sommato, se non buttava via alcuni punti, poteva lottare per la Champions, ma dopo un’annata come la scorsa, può anche starci una stagione come questa.

5

BENEVENTO Peccato. Dopo un buon girone d’andata si è perso, a parte l’exploit (che resterà comunque nella storia del club) di Torino contro la Juve. Polemiche arbitrali a parte per la partita col Cagliari, il girone di ritorno è stato drammatico.

CROTONE CALCIO Girone d’andata imbarazzante, ma nel ritorno qualcosa in più si è visto. Gli diamo atto di essersi battuto fino alla fine. Una menzione per Simy (9), giacché si è dimostrato un attaccante di valore, che merita di rimanere a giocare in A.

ACF FIORENTINA Ci ha deluso. E’ chiaro, non ci aspettavamo che vincesse lo scudetto, ma che facesse un campionato più tranquillo sì. A parte lo squillo di Torino con la Juve, ci è sempre sembrata una squadra che poteva dare di più di ciò che ha dato.

FC JUVENTUS Champions alla fine raggiunta, vero, ma quanta fatica! Onestamente, dopo 9 scudetti di fila poteva anche arrivare una stagione in cui non vinceva più, ma sinceramente, nel vedere la Juve agguantare la Champions grazie ad un passo falso altrui (del Napoli segnatamente), ci siamo chiesti: erano queste le ambizioni all’inizio? Ovviamente no. Ne abbiamo parlato durante l’anno, al di là delle colpe che può avere Pirlo, Allegri voleva cambiare qualche giocatore:  gli hanno riso in faccia. Sarri parlò di squadra inallenabile: gli hanno riso in faccia. La stagione ha dimostrato che avevano solo ragione, dunque più del buon Andrea, il campionato  sottotono ha come principali responsabili  coloro che stanno sul ponte di comando, che ridevano in faccia agli altri perché probabilmente negli uffici hanno specchi di cartone.

FC NAPOLI 5 per il girone d’andata, 9 per quello di ritorno, 1 per l’ultima partita col Verona, in cui ha buttato nel cesso mesi di lavoro. 5+9+1=15. 15:3=5. 10 invece a Gattuso per aver sopportato De Laurentiis per un anno.

AS ROMA Anche qui, ci aspettavamo qualcosa di più, però ci ha deluso. All’inizio qualcosa di buono si era intravisto, poi non sappiamo cos’è successo, ma la barca ha perso acqua e Fonseca non ce l’ha fatta ad aggiustarla. Mourinho, l’abbiamo già scritto, dovrà lavorare parecchio.

4

FC TORINO Sinceramente: non è una squadra da vincere lo scudetto, ma neppure da salvarsi con fatica. Qualcosa non ha funzionato. Cosa? Dovrebbe spiegarcelo Cairo.

3

PARMA CALCIO Dopo 2 bei campionati, ha sfoderato una stagione veramente indecente.

Si chiude così la nostra rubrica, almeno per questa stagione.

Prima di concludere, un doveroso grazie a tutti coloro che l’hanno seguita in questi mesi.

Noi siamo un piccolo blog, il nostro è un semplice hobby e cercheremo di continuare a coltivarlo, mai dimenticando le parole di Tonino Cerezo, che sono diventate anche un po’ il nostro motto: “Il calcio è felicità, è gioia di vivere, il calcio è riso coi fagioli”.

La Serie A da uno a dieci-Trentasettesima giornata

I nostri voti alla trentasettesima giornata di Serie A.

10

SPEZIA CALCIO In due anni centra prima una storica promozione in Serie A e poi la salvezza. Lei ha centrate entrambe con pieno merito, non rinunciando a giocare a calcio, sebbene non avesse certo una squadra di fuoriclasse. Onore a tutti, in particolare all’artefice di questo miracolo: Vincenzo Italiano, ottimo allenatore. Bravi!

ROBERTO DE ZERBI Più che per la vittoria sul Parma, per ciò che ha fatto col Sassuolo, che è incontestabile. Gli auguriamo che, ovunque vada, possa continuare a raccogliere le soddisfazioni che merita.

9

ATALANTA BERGAMASCA Terzo anno di fila in cui centra l’obiettivo Champions, anche qui con merito, confermandosi la realtà che è. Bravi tutti! Dalla società, a Gasperini, ai giocatori.

SIMY Traguardo dei venti goal raggiunti. Ottimo.

GIGIO DONNARUMMA La parata su Godin è alta scuola.

8

HELLAS VERONA e FC BOLOGNA Danno vita ad un avvincente match, sebbene non abbiano più nulla da chiedere al campionato.

7

FC JUVENTUS Ottimo primo tempo, nel secondo paga il fatto di giocare in 10 contro 11, ma se non altro dimostra una volta tanto di essere squadra.

AS ROMA Prova d’orgoglio, condita da un bel goal di Pedro (9), per dare l’addio a Fonseca, a cui auguriamo buona fortuna perché la merita.

NAPOLI CALCIO Dopo un primo tempo non irresistibile, nel secondo vince e convince.

6

FC INTERNAZIONALE Fa la sua partita, senza infamia e senza lode.

JUAN CUADRADO Media fra il 9 per la solita, monumentale prestazione e il 3 per la simulazione finale che genera il rigore.

5

SS LAZIO Sbaglia due occasioni iniziali, ma poi merita la sconfitta.

BENEVENTO CALCIO E’ un po’ sfortunato, vero, ma certe partite, in 11 contro 10, si devono chiudere e basta.

4

CRISTIANO RONALDO Rigore tirato “Ad Minchiam”, segna sulla ribattuta, ma è puro culo. Per il resto merita ampiamente la sostituzione.

AC MILAN Col Cagliari doveva entrare in campo e vincere, stop. Non l’ha fatto, al netto di una prestazione opaca. Hanno sentito il peso della partita?

3

FC TORINO Prestazione da far venire la cagarella anche al tifoso più speranzoso. In due partite undici goal acchiappati: bella banda di scaramacai.

2

TIZIANO CRUDELI, GIANNI SOLAROLI , MILANISTI E URLATORI VARI DI 7 GOLD Prima di Milan-Cagliari Pioli era Dio in terra, nel giro di 90 minuti è diventato praticamente un imbecille. Un po’ di equilibrio nei giudizi suvvia…

1

GIANPAOLO CALVARESE  Ma azzeccane almeno una! Bentancur espulso per cosa? Rigore finale da barzelletta. Nelle altre decisioni (che canna) è aiutato dal VAR, non si può rovinare una partita come ha fatto lui!

La Serie A da meno cento a dieci-Trentacinquesima giornata

I nostri voti alla giornata di campionato conclusasi ieri sera.

10

CLAUDIO RANIERI Il solito signore. In un calcio in cui allenatori e dirigenti si scambiano insulti e gestacci, in cui club che a parole sono difensori del “Calcio del Popolo” e nei fatti dicono: “La Coppa Italia la devono giocare solo i club di A e B, gli altri vadano a cagare”, lui è uno dei pochi a cercare di far capire quello che dovrebbe essere questo sport.

9

RODRIGO de PAUL Inventa un goal che è una perla, quasi a volersi far perdonare la sciocchezza che domenica scorsa ha regalato il pareggio alla Juve.

DAVIDE ZAPPACOSTA Gran goal, anche se purtroppo per lui e la sua squadra, inutile.

CHARALAMPOS LYKOGIANNIS Inventa un goal veramente bello.

PAULO FONSECA Per solidarietà. Allenare sapendo che tanto un altr’anno non ci sarai più non è il massimo.

AC MILAN Bravi! Sono fortunati all’inizio, quando Chiellini non approfitta di un’uscita “Ad Minchiam” di Gigio Donnarumma, ma poi meritano indubbiamente la vittoria. Vittoria di squadra, impreziosita da due perle di Brahim Diaz e Rebic (9 a tutti e due per i goal).

STEFANO PIOLI Il merito della vittoria del Milan è pure un po’ suo o no? Azzecca la mossa Brahim Diaz e schiera in campo una squadra solida, coriacea, che nel secondo tempo domina l’avversario (sulla carta nettamente più quotato, almeno ad inizio campionato).

GIORGIA ROSSI Always wonderful!

8

NAPOLI CALCIO Tre punti importanti, guadagnati senza difficoltà e col rimpianto che se Osimhen ci fosse stato tutta la stagione, forse si poteva arrivare un po’ più in su. Domanda: se va in Champions (fatto che a questo punto è più che possibile), come la mettiamo con Gattuso?

FC INTERNAZIONALE Il clima festaiolo non inficia certo la prestazione della squadra, anzi.

ALEXIS SANCHEZ Gran bel goal.

DUSAN VLAHOVIC Doppietta (grazie, specialmente sul primo goal) al lavoro della squadra) che lo porta a 21 goal segnati. Non male per un ragazzo giovane come lui. Avanti così.

ACF FIORENTINA Tre punti importanti, meritati, che aumentano il rammarico per il fatto che contro la Lazio, è stato dimostrato che questa squadra, in campionato, poteva fare certamente meglio.

CAGLIARI CALCIO Tre punti fondamentali. La squadra, nelle ultime partite, sembra un’altra, al di là delle polemiche e del fatto che Doveri e Mazzoleni hanno condizionato la partita col Benevento.

7

SASSUOLO CALCIO Il sogno europeo si può ancora coltivare, almeno così è stato dimostrato a Marassi.

HELLAS VERONA e FC TORINO Danno vita ad un’interessante match. Il risultato potrebbe sapere di scontato, ma il campo ha dimostrato che non lo è stato.

5

SPEZIA CALCIO D’accordo, sulla carta il Napoli è più forte, ma (specie sul secondo e il terzo goal) la squadra ci è sembrata arrendevole.

SS LAZIO Sconfitta meritata per una squadra che ha sciupato l’occasione per avvicinarsi ad una zona (quella Champions) che ormai si sta allontanando.

GENOA CALCIO 1893 Brusco stop che compromette la classifica.

 

3

ANDREA MASIELLO  La combina troppo grossa sul goal del Sassuolo.

2

90° MINUTO La solita banda di quaqquaraqqua. Mostrano le immagini del pullman del Milan circondato da tifosi e Paola Ferrari e i suoi amici le definiscono bellissime. Ah, bella immagine davvero, in tempi di pandemia tutti assembrati come pecore intorno ad un pullman….

1

DANIELE DOVERI e PAOLO MAZZOLENI Rovinano e falsano una partita. Il rigore su Viola in Benevento-Cagliari è solare e bene aveva fatto Doveri a fischiarlo. Poi, a questo punto, bisogna chiedersi se è stato più scellerato Mazzoleni a richiamare Doveri al VAR o Doveri che, nel rivedere le immagini, inspiegabilmente lo toglie.

ORESTE VIGORITO Partiamo dal presupposto che ha straragione ad incazzarsi e che chiunque al suo posto l’avrebbe fatto. Dipingere Mazzoleni come “Nemico del Sud” però ci è parsa grossa. L’errore dell’arbitro infatti è vero che ha penalizzato il Benevento, ma a trarne vantaggio è stato il Cagliari, che non ci pare sia in Trentino Alto Adige.

FC JUVENTUS Non si può sempre vincere, certamente. Dire però  che la rosa della Juve non è una rosa da prime quattro in classifica è una cagata pazzesca. Ergo: chi sta sbagliando? A nostro avviso tutti, dal Presidente ai dirigenti, dall’allenatore ai giocatori. Tutti responsabili. Specie quando si regalano alla platea esibizioni come quella di ieri. Senza nerbo, senza attributi, atleticamente inesistente. Torniamo sempre lì: Sarri voleva fare più ore di allenamento, è risaputo, probabilmente perché aveva capito e previsto ciò che sta succedendo, come lo aveva capito Allegri (che voleva infatti cambiare diversi giocatori). Li hanno mandati a cagare. Complimenti.

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ASSEMBRAMENTI TIFOSI INTER FUORI DALLO STADIO e DEI TIFOSI DEL MILAN INTORNO AL PULLMAN DELLA SQUADRA  L’abbiamo scritto la scorsa settimana, lo riscriviamo: c’è una pandemia nel mondo! Possibile non ve ne siate accorti?

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MINACCE E AGGRESSIONE  ALLA FIGLIA DI GIANLUCA GRASSADONIA Nel 2021 vedere queste cose ci fa vomitare e basta.

La Serie A da due a dieci-Trentunesima giornata

Ecco i nostri voti alla trentunesima giornata. Prima però, fateci esclamare un grosso “Bentornato!” a Giacomo Ferri. Rivederlo su 7Gold ci ha fatto piacere.

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JOAO PEDRO Invece di festeggiare si precipita a consolare l’avversario in lacrime (Kurtic). Chapeau.

9

DARKO LAZOVIC e MARCO SAU Grandi goal. Peccato si siano rivelati inutili.

DAVIDE NICOLA Il suo Toro sta funzionando, ce l’avrà pure lui un po’ di merito o no?

CHRISTIAN ERIKSEN Da mal sopportato a cardine del centrocampo. Stasera in più, autore di un goal pregevole.

8

DOMENICO BERARDI E’ lui il “Man of the match” di Sassuolo-Fiorentina.

ANTE REBIC Gran goal.

BOLOGNA CALCIO Ottima partita.

7

CAGLIARI CALCIO Ha il merito di crederci fino alla fine.

CIRO IMMOBILE Sfata la maledizione del 150° goal.

NAPOLI CALCIO Gioca bene e porta a casa un pareggio tutto sommato meritato.

DAVIDE BALLARDINI Perde, ma la sua squadra tiene bene il campo e alla fine avrebbe pure potuto agguantare un pareggio che non avrebbe demeritato.

6

ATALANTA-JUVENTUS Noi la definiamo partita da 6 politico. Poche occasioni, con squadre che hanno concesso poco. A risolverla un colpo di fortuna per l’Atalanta (e di sfiga per la Juventus), quel tiro di Malinovskyi infatti, senza la deviazione di Alex Sandro, non sarebbe andato da nessuna parte. La partita sarebbe finita 0-0 e tutti i discorsi che da dopo la partita si sentono su Pirlo, sull’assenza di Ronaldo e via dicendo, sarebbero stati diversi.

5

RODRIGO DE PAUL 8 per i goal, 2 per l’espulsione. Media 5.

PARMA CALCIO  Ennesimo vantaggio non gestito. Questo però può essere veramente fatale.

4

GIANLUCA SCAMACCA La combina grossa.

AS ROMA Calo atletico evidente dovuto forse alle fatiche di Coppa.

SPEZIA CALCIO Partita da dimenticare, ma è pur vero che ogni tanto ci sta.

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KOSTAS MANOLAS Gioca una buona partita, ma alla fine si rivela il solito giargianese e cerca una lite con Hakimi. Perché?

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SAMIR HANDANOVIC Se lo stesso goal lo avesse preso un qualsiasi portiere  italiano, a quest’ora sarebbe stato lapidato.

La Serie A da zero a dieci-Ventinovesima giornata

Ritornano i nostri voti al campionato. Prima però, permetteteci  un grosso saluto e un grosso abbraccio a Giacomo Ferri. A volte su questo blog lo abbiamo sfottuto un po’ per il suo continuo ripetere “Secondo me” e per il suo giubbotto alla Fonzie, ma gli auguriamo di cuore di riprendersi presto e di guarire presto. FORZA GIACOMO!!

10

DANIELE VERDE Eurogoal!! Se l’avesse fatto Ronaldo Tuttosport ne avrebbe parlato per sei mesi.

9

FABIO QUAGLIARELLA Il vizio del goal non ha proprio intenzione di perderlo. Chapeau.

ANTONIN BARAK Gran goal.

ROBERTO DE ZERBI Per aver avuto il coraggio di lanciare i giovani e lasciare a riposo precauzionale i Nazionali in una partita contro un avversario non certo abbordabile. La fortuna aiuta gli audaci. Lui lo è stato.

GIORGIA ROSSI Always wonderfull!

8

CLAUDIO RANIERI Domina tatticamente la partita, poi certo non è colpa sua se un suo giocatore compie una scelleratezza incredibile.

DUSAN VLAHOVIC Ridendo e scherzando è già a quota tredici goal segnati. Complimenti.

ANTONIO SANABRIA Sfiora la tripletta che lo avrebbe fatto entrare nella storia del suo club, sebbene ci stia solo da tre mesi. Potrebbe risolvere ancora delle magagne a questo Toro.

FC INTERNAZIONALE Non gioca bene, ma vince e porta a casa tre punti fondamentali. Una volta di più si dimostra una squadra compatta, che subisce poco (dettaglio non trascurabile, giacché i campionati li hanno sempre vinti quelli che prendono pochi goal, non quelli che ne fanno tanti) e che al momento buono, il goal sa trovarlo.

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FEDERICO CHIESA Nella stagione della Juve, non certo entusiasmante, lui è indubbiamente una delle poche note positive e uno dei pochi a dimostrare di meritare di stare ancora in questa squadra.

FC TORINO Pareggio meritato e conquistato coi denti. Per poco non ci scappava pure il “Colpo Grosso”, ma i tifosi granata crediamo che possono essere soddisfatti dell’atteggiamento della loro squadra, una volta tanto.

6

AC MILAN Raggiunge il pareggio con le unghie e coi denti, ma non ci sembra più il Milan di qualche tempo fa.

NAPOLI CALCIO Vince, ma non senza fatica e dimostrando limiti di tenuta. Segnale positivo il rientro ormai stabile di Mertens.

AS ROMA Non gioca male, ma spreca troppo e concede troppo.

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CAGLIARI CALCIO Gioca bene, ma quando ti mangi l’inverosimile i risultati sono questi.

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ALVARO MORATA Il modo in cui spreca il contropiede nel recupero è poesia…

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ADRIEN SILVA Compie un’ingenuità troppo grande. La sua squadra aveva la partita in mano, lui con la sua espulsione complica tutto.

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DIFESA DELLA JUVE SUL GOAL DEL 2-1 DI SANABRIA L’attaccante granata ha il merito di crederci, senza dubbio, ma la Juve prende un goal da “Bottega degli Orrori”. Retropassaggio “Ad Minchiam” di Kulusevski, poi in tre difensori contro un attaccante,  riescno a farlo andare al tiro e a fare goal, grazie alla gentile partecipazione di Szcesny. Pirlo avrà delle colpe, ma un goal così, gente che gioca in Serie A non deve prenderlo.

MICHAEL FABBRI E I SUOI COLLABORATORI Col VAR certi errori sono inammissibili. Quello di de Ligt su Belotti è rigore, punto.

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FRANCK RIBERY D’accordo che si è scusato (era il minimo) ma un giocatore della sua esperienza queste cose non le deve fare.

ANTONIO GIUA E I SUOI COLLABORATORI Il rigore concesso alla Lazio è un’indecenza, poche balle!! Il VAR serve a vedere queste cose, non i film porno!!

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RISSA FINALE DI LAZIO-SPEZIA Complimenti. Solo un’ora e mezza prima è stato fatto un minuto di silenzio per ricordare un giovane calciatore morto. Lazzari, Agudelo e Correa: tre giargianesi!