Disattenzione…o senza impegno ?

 

Disattenzione

Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.

Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.

Inspirazione, espirazione, un passo dopo
l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.

Il mondo avrebbe potuto essere preso per
un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.

Nessun come e perché –
e da dove è saltato fuori uno così –
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.

Ero come un chiodo piantato troppo in
superficie nel muro
(e qui un paragone che mi è mancato).

Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter
d’occhio.

Su un tavolo più giovane da una mano d’un
giorno più giovane
il pane di ieri era tagliato diversamente.

Le nuvole erano come non mai e la pioggia
era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.

La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.

E’ durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.

Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.

Wislawa  Szymborska

 

pane

 

Questa o quella ? Per me pari sono..

 

donne-curvy ipg

 

 

Sono convinta che il verbo che incute più paura oggi sia “ingrassare” insieme a tutte le parole che abbiano attinenza : ciccia, grasso, pancia, ecc. Il body shaming contro il quale si era scatenata una lotta mediatica, avvallata da personaggi famosi, che sono diventati anche influencers di moda curvy,  pare tornare se non di moda, almeno nuovamente discriminante ,in alcuni campi come la moda e il beauty in genere. Lo conferma la tendenza delle recenti sfilate di moda. Infatti, sulle passerelle sono sfilate modelle e modelli al limite dell’anoressia, volti emaciati, accentuati dal trucco, proposte di donne eleganti, ma fragili di salute. Qualcuno ha fatto eccezione, D& G proponendo tra tutte la regina del curvy e mi pare Valentino,se non sbaglio. Tutti gli altri sono tornati alle taglie piccolissime, intervistati si sono giustificati col fatto che da sempre l’alta moda sia una proposta , l’arte creativa del vestire, che da sempre non è per tutte, tanto valeva presentarla al massimo. E lo stesso vale per la pubblicità del Beauty in genere, a che servirebbe, se no, proporre prodotti e metodi che regalano gioventù e bellezza? Io spero che con questo non si torni al discrimine e al disprezzo di chi non è proprio in linea con la moda. Ogni donna è diversa, ogni donna ha la sua bellezza, che non è uguale ad un’altra, come ogni uomo, il quale, tuttavia, ha imparato da sempre a puntare su altre doti e qualità, per crearsi una personalità e soprattutto quel fare unico, fatto di mille piccole sfaccettature, che da sempre si chiama fascino. Ora è questo punto di eccellenza, al quale ogni donna dovrebbe mirare, in quest’ epoca di gender unico e paritario tanto ambito, nella normale consapevolezza della propria bellezza, qualunque sia, ricordando quell’antico proverbio sempre attuale che” Non è l’abito che fa il monaco”.

Il canto degli uccelli…qui a Belmonte-

 

Sono passati oltre cinquant’anni da quando venni ad abitare qui su questa collina,immersa nel verde della natura, tra prati e boschi. Il cinguettio degli uccelli era la colonna sonora dei miei giorni, e anche delle notti. Se all’inizio mi infastidivano un po’ è anche vero che mi sono abituata presto, dopotutto nessun confronto col traffico cittadino, i fischi dei treni, i clacson. Piano piano mi innamorai di loro, incominciai ad osservare la loro vita, a riconoscerli per specie e a distinguere anche il loro canto, ad aspettarli quando era la loro stagione- Ogni anno sono tornati i miei uccellini, tranne le rondini, che sono quasi del tutto sparite e me ne dispiace moltissimo .Sapevo che la rondine che tornava era quella dell’anno prima e ancora. Mi mancano tanto i loro voli al tramonto, i loro giochi acrobatici, il loro canto corale che annunciava la sera, la quiete, bellissime in quell’azzuro che scuriva piano piano- Stamattina ho spalancato le finestre al primo sole e un concerto di primavera ha riempito la casa. Un flusso di calda serenità scendeva piano nel mio cuore, mentre, appoggiata al davanzale coglievo l’incanto azzurro del cielo, la carezza fresca dell’aria che stava intiepidendo al tepore del sole. Per quel poco mi sono goduta un momento di felicità senza sentirmi in colpa perchè cancellavo solo per un attimo quell’ immenso dolore, che mi porto dentro.

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Goldfinches on Thistle by Jemima Blackburn.

Watercolour over graphite (1823-1909).

 The Trustees of the British Museum.

Cara cara casa!

Il caro affitti e i prezzi folli al metro quadro delle case a Milano diventano un’opera di arte pubblica dal nome chiaro: “Home, expensive home”, casa, cara casa.

 

E’ l’artista Cristina Donati Meyer ad aver trasformato una edicola di giornalaio, sequestrata dal Comune di Milano e quindi chiusa, in una casetta di mattoni rossi, con tanto di porta e finestrelle in affitto. All’esterno della Expensive home è stato affisso il cartello dell’Agenzia “Cara Casa” che offre in affitto il sontuoso appartamento nel centro di Milano, in piazza del Tricolore, a “soli” 3.500 euro al mese per 4 metri quadrati. Nell’annuncio si legge “Ottima visuale, nel centro di Milano, ampio giardino adiacente, mensa dei poveri 5 stelle a 20 metri, cucina abitabile e rifiniture di pregio

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.Un modo per denunciare l’impossibilità di vivere e abitare a Milano per persone e famiglie normali, con un reddito medio, spiega l’artista: “L’opera potrebbe anche strappare un sorriso, ma molto amaro, perché la situazione degli affitti e del mercato immobiliare a Milano e nelle grandi città è totalmente fuori controllo. Ogni giorno vediamo proposte folli e spropositate che mai potranno incontrare la crescente domanda di alloggi da parte di giovani coppie, lavoratrici precarie, studenti, ma anche del ceto medio; tutti e tutte sempre più espulsi dalla città per ragioni economiche. Nel silenzio di Regione, Aler, ATS e Comune di Milano. La gentrificazione e le non politiche urbanistiche stanno cancellando definitivamente il diritto alla casa e al decoroso abitare”, afferma l’artivista Cristina Donati Meyer.

 

E ‘ sempre una gioia voler bene a qualcuno, chiunque sia, dovunque si trovi…

 

E’ bello accorgersi di volere bene, nel senso proprio di desiderare il bene di qualcuno, in modo continuo, come un flusso che scorre. E trarre gioia dalla sua gioia e sentire dolore per il suo dolore. Identificare quella luce, pervasiva e discreta, potente in ogni nostra cellula, come se fossimo noi e qualcun altro insieme. E non c’entra il sangue, non c’entra la parentela. C’entra l’infinito. C’entrano i legami che scrivono poesie nell’aria. E tutto intorno la grazia, venuta prima di noi e a noi destinata a sopravvivere, con altri nomi, sotto altre forme. Accorgersi di volere bene, fuori da noi stessi, eppure restando in noi stessi; che bello che è.

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La pizza ieri… e la pizza oggi in alcuni posti nel mondo.

  Chi ama la pizza conosce il piacere di soddisfare  quella voglia improvvisa che compare all’improvviso. Non è mia abitudine, ma so che oggi è molto  facile  accontentarsi. Basta  accedere sul cellulare  ad una di quelle app. di pizzerie o ristoranti, ordinare ciò che il nostro palato invoca e voilà… dopo un po’ do tempo arriva il rider trafelato, che ti consegna la pizza  ,paghi ed eccoti  a tavola Un tempo si prenotava, oppure si  andava direttamente nella pizzeria preferita, dove avresti gustato la tua pizza , col doppio piacere di vederla uscire dalle mani del pizzaiolo.Ricordo quanto apprezzassi quel meraviglioso lavoro di giocoliere   in cui le  sue mani si esibivano in quel prodigio di trasformare la palla di pasta in quella deliziosa ,sottilissima e morbida sfoglia che, farcita poi secondo i gusti, sarebbe arrivata poco dopo sul tuo tavolo,uscita da un vecchio forno a legna, che lasciava pure gli aromi profumato del legno speciale….

la pizza Non  che pizze così non esistano più, anzi, chi è fortunato a vivere lontano dalle grandi città metropolitane, penso che avrà ancora  questa fortuna per un po.’ Se vi trovate invece a Parigi, siete usciti   dal Louvre con una gran fame e la pizza risolverebbe tutto.. Ecco cosa vi offre oggi Parigi… e simili locali  immagino si possano trovare ovunque nelle grandi città del mondo.  Entrate anche voi in questa pizzeria, dove  non dovete nemmeno salutare, al momento in cui varcate la soglia…

Tenerezza. Una poesia stupenda di Vinicius de Moraes

 

Io ti chiedo perdono di amarti all’improvviso
Benché il mio amore sia una vecchia canzone alle tue orecchie,
Delle ore passate all’ombra dei tuoi gesti
Bevendo nella tua bocca il profumo dei sorrisi
Delle notti che vissi ninnato
Dalla grazia ineffabile dei tuoi passi eternamente in fuga
Porto la dolcezza di coloro che accettano malinconicamente.
E posso dirti che il grande affetto che ti lascio
Non porta l’esasperazione delle lacrime ne il fascino delle promesse
Ne le misteriose parole dei veli dell’anima…
È una calma, una dolcezza, un traboccare di carezze
E richiede solo che tu riposi quieta, molto quieta
E lasci che le mani ardenti della notte incontrino senza fatalità lo
sguardo estatico dell’aurora.

fiori rosa