Ci si può ancora sorprendere. A cinquant'anni realizzi che ti sta succedendo sempre di meno, ti stai abituando a questo sonnolento disincanto, e poi capita che ti devi occupare di un cane per un certo periodo.
Trattandosi di un animale già di suo piuttosto problematico che ha paura praticamente di tutto, ovvero ad esempio non sopporta i bambini, i palloni, i rumori, i clangori, le serrande, le transenne, gli assembramenti, gli uomini con la barba, le donne coi baffi, il mare d'estate, la montagna d'inverno e un po' di altre cose che non starò a dire, ecco, avevo qualche ragionevole timore che avrebbe potuto trattarsi di un periodo infernale. E invece.
Ho scoperto - sembrerà una cosa ovvia, ma per me non lo era affatto - che occuparsi di un cane è molto diverso dal frequentare anche spesso una casa dove quel cane vive di solito. E' come se lo avessi visto veramente per la prima volta. E non è solo perchè quando rientri dopo essere stato fuori mezz'ora ti fa delle feste come se fossi stato via un anno, no, è qualche cosa di più sottile e profondo, che ha a che fare con la fiducia e la protezione, certo, ma è uno di quei casi in cui le parole non sanno assistermi del tutto.
E comunque ci si sorprende, va mo là.
Che poi del resto, nemmeno io vado matto per il mare d'estate.
Inviato da: je_est_un_autre
il 20/09/2024 alle 09:35
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2024 alle 09:00
Inviato da: je_est_un_autre
il 19/09/2024 alle 08:02
Inviato da: bluaquilegia
il 18/09/2024 alle 10:01
Inviato da: bluaquilegia
il 18/09/2024 alle 10:01