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Date la colpa alla mia insonnia

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Un sogno

Post n°363 pubblicato il 28 Aprile 2019 da je_est_un_autre

I miei sogni notturni, pur rari, hanno sempre uno stesso comune denominatore: raggiungere obiettivi semplicissimi diventa ogni volta terribilmente complicato e, per di più, durante lo svolgimento delle operazioni, io mi distraggo continuamente, attratto da dettagli trascurabili.
Tipo l'altra notte dovevo andare allo stadio con Pampurio a vedere Bologna-Empoli, ma per arrivarci dovevamo attraversare un lungo ponte metallico a doppio binario, strettissimo, sospeso a centinaia di metri sul mare. Io e Pampurio avanzavamo a quattro zampe, ma evidentemente io dovevo sentirmi piuttosto tranquillo perchè intanto fumavo una sigaretta (io in verità fumo pochissimo, ma in quel momento si vede che mi scappava proprio di fumare). Però la sigaretta mi cadeva dentro una scatola di attrezzi lasciata lì da degli operai, e non la trovavo più. Pampurio sembrava molto interessato a questa faccenda della sigaretta e si metteva a cercarla con me, e inavvertitamente faceva cadere degli occhiali lasciati in un angolo da qualche operaio (come si fa a trovare un  angolo in un ponte sospeso a doppio binario è un mistero, ma questo è un sogno e si sa come vanno queste cose). Io sentivo distintamente il "pluf" degli occhiali che cadono nell'oceano. Intanto lo stadio Dall'Ara è laggiù, visibile, colorato, rombante, lontanissimo.
Stacco, cambio scena. Io e Pampurio non siamo ancora arrivati allo stadio, e per arrivarci dobbiamo attraversare un edificio in tutto e per tutto simile alla nostra vecchia scuola dalle suore. Apriamo certe porte bianche altissime, attraversiamo corridoi, scendiamo delle scale. E' un labirinto. A un certo punto incontriamo la M. e la V., nostre vecchie amiche. La V. mi guarda e mi dice: "Beh, lo sai chi sono?". E io: "Certo, sei la V.". E lei: "Vedi? Non mi riconosci mai". (Vi giuro che era la V.)
Stacco. Io e Pampurio arriviamo finalmente al Dall'Ara, la partita è appena cominciata e noi siamo lì fuori e ci accorgiamo che abbiamo lasciato a casa i biglietti. Fine.
Mi sono svegliato colpitissimo. Tra l'altro se incrocio la V. glielo dico, che la riconosco sempre.

Ah, e comunque il Bologna ha giocato e vinto con merito, e siamo praticamente salvi, e non è un sogno. Alè!

 
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