Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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« Self-tapeM. »

La pagina bianca

Post n°375 pubblicato il 18 Agosto 2019 da je_est_un_autre

C'ho la sindrome della pagina bianca.
Soccia se è brutta, la sindrome della pagina bianca. Ti fa venire tutti i più brutti pensieri del mondo, la pagina bianca. L'intenzione sarebbe quella di scrivere una cosa che fa anche ridere, e invece vengono questi brutti pensieri, o anche solo il vuoto, l'horror vacui come lo chiamano. Con queste premesse, come fanno a venirti in mente delle cose divertenti? Ditemelo voi.
Comunque, per riempire il vuoto, vi racconto la storia per come è nella mia testa almeno fino a quando non apro word che mi viene il blocco di cui sopra.
Dunque, si tratta di scrivere una storia per il teatro.
E' la storia di due gemelli, uno lo faccio io ma non è questa la cosa importante. Nella prima parte li vediamo nella pancia della mamma. I due attori sono adulti, anche un po' ingrigiti e con la barba, ma per far vedere che sono due neonati hanno su una tutina color carne. Non si capacitano di essere due gemelli diversissimi, ma tant'è. Comunque parlano tra loro, nell'attesa. Immaginano cose che succedono là fuori, fanno congetture ma non  hanno le idee molto chiare. Ogni tanto questa cosa che chiamano "mamma" si muove, ascolta musica lirica ecc. Loro commentano. La prima parte finisce con un tuffo, un bagliore, non so ancora bene. Insomma nascono. Fine prima parte.
Seconda parte. Incontriamo i gemelli già adulti, il giorno del funerale della mamma. Scopriamo che non si parlano da vent'anni, per ragioni legate soprattutto ai soldi, un buco monetario che viene svelato piano piano; insomma non si parlavano più ma quel giorno sono costretti a riavvicinarsi. Nelle loro parole ci sono continui e inconsapevoli rimandi a cose che si dicevano nella vita prenatale.
La scena si svolge a casa del primo, che è diventato un uomo inconcludente e vacuo, giocatore incallito, un po' irrisolto ma a suo modo ironico e vitale. Il cataclisma economico di cui si parla è dovuto alla sua imperizia. Risulta comunque simpatico, il pubblico dovrebbe parteggiare per lui.
L'altro ha avuto successo a livello professionale ma il resto della sua vita non è affatto brillante. Indifferente, monolitico, arido, sembra prendere vita solo se si parla di opera lirica; ogni tanto canta - malissimo - qualche aria famosa. L'impressione è che non abbia fatto nulla per dare una mano al fratello quando ne ha avuto bisogno. Deve sembrare un po' antipatico.
La chiacchierata sembra riconciliarli ma alla fine le differenze tra loro e le ruggini mai sopite hanno il sopravvento e i due si lasciano male. L'"antipatico" se ne va sbattendo la porta, lasciando lì una lettera che la madre gli ha detto di dare al fratello il giorno in cui se ne sarebbe andata.
Il "simpatico" apre la lettera, la legge. Le parole che sentiamo ribaltano completamente il punto di vista maturato durante lo spettacolo. E' il colpo di scena. La commedia finisce col fratello simpatico che corre al telefono e fa una chiamata. Non vi dico a chi. Fine.

Ora, a volte mi sembra una cagata pazzesca, a volte mi sembra buono.
Mi rituffo nel mio biancore. Ciao.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
fanny il 18/08/19 alle 12:45 via WEB
Come al solito sarà più che buono, ne sono certa.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/08/19 alle 18:29 via WEB
Speriamo, Fanny. Grazie!
(Rispondi)
 
Estelle_k
Estelle_k il 18/08/19 alle 13:03 via WEB
Combatti il biancore Je, ho letto il post tutto d'un fiato, il mio umile parere è che il canovaccio è molto interessante. In genere basta iniziare, poi i personaggi "si muovono da soli"..:). (( Una mezza idea per il finale a sorpresa ce l'ho, quindi curiosissima di vedere se mi ci sono almeno avvicinata...)) Ciao *___*!
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 18/08/19 alle 18:30 via WEB
Già il fatto che ti piaccia quest'idea di trama mi sembra un gran bel segno, ciao Estelle.
(Rispondi)
 
ditantestelle
ditantestelle il 20/08/19 alle 10:31 via WEB
A me sembra buono. Parla di riconciliazioni e di pregiudizi. Ecco, è il pregiudizio che (ci) frega un po' tutti. Disposti ad ascoltare solo le nostre più anguste bugie.
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/08/19 alle 12:53 via WEB
Ecco. La difficoltà è tutta lì: riuscire a far ridere dal momento che il tema è (anche) quello del pregiudizio e della bugia.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
S. il 21/08/19 alle 19:07 via WEB
Buon lavoro! Son sicura che non mancheranno.. battute ficcanti ad infilarsi un po' qua e là
(Rispondi)
 
 
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 22/08/19 alle 08:45 via WEB
Grazie!
(Rispondi)
 
several1
several1 il 21/08/19 alle 14:01 via WEB
coup de théâtre al telefono, interessante ... chissà che diranno ...
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 21/08/19 alle 17:12 via WEB
Bisognerà avere la pazienza di vederlo fino alla fine!
(Rispondi)
 
bluaquilegia
bluaquilegia il 22/08/19 alle 08:56 via WEB
decidere di affrontare ironicamente un tema come quello dell’ascolto, soprattutto ora, nell’epoca della frammentazione del linguaggio, ha dell’eroico, egregio jea.
dunque non crucciarti troppo per le tazze di bianchetto (leggi: non qualche sorta di vino ottundente bensì correttore col pennellino, dall’odore acre, atto a rimediare piccole imperfezioni) che ti tocca bere in attesa dell’ideona.
m’interessa la lettera della madre, come l’affronti, cosa vuoi far percepire, su cui, credo, tu stia costruendo il prima ed il dopo, del tuo sforzo; da essa, dal pezzo di carta scritta, dipendono sia le risate che è giusto cercare e trovare, quanto quel vago senso di fastidio.
buono sblocco jea, 01
(Rispondi)
 
 
je_est_un_autre
je_est_un_autre il 22/08/19 alle 17:23 via WEB
Ti confesso una cosa, blua. A volte le idee nascono davvero per caso. Una sera, io e il collega che poi farà l'altro gemello, aspettavamo di entrare in scena in uno dei nostri spettacoli (ne abbiamo altri due in repertorio, con solo noi due in scena): il teatro, diciamo così, era una vecchia chiesolina sconsacrata, capienza una quarantina di posti. Il gestore era nel panico totale per via di certi problemi tecnici (era saltato il mixer luci). Noi due eravamo tranquillissimi, ma per il ritardo con cui sarebbe iniziato lo spettacolo ci siamo fatti un po' di chiacchiere: a ruota libera abbiamo iniziato a far congetture su qualcosa di nuovo da metter su. Non so come è venuta l'idea dei gemelli nella pancia della mamma, che parlano. L'idea ci è piaciuta. Naturalmente adesso la parte più importante è la seconda, ma insomma è venuta fuori un po' per caso. E adesso ci tocca.
(Rispondi)
 
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