Parti di me: Neri Cipigli
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Post n°76 pubblicato il 01 Marzo 2010 da je_est_un_autre
Una delle ragioni per cui si fanno i figli deve essere questa: ad un certo punto non se ne può più di se stessi, di ascoltarsi blaterare le solite quattro fregnacce, di veder ripartire ogni mattina la consueta processione di pensieri e frustrazioni. Ecco lì. Cosa ci si deve aspettare? Giusto vedere un lumicino che si spegne. A cercarli bene si possono trovare dei blog, molto ben scritti anche, che sono autentiche boccate d'aria fresca. La leggerezza, o ce l'hai o non ce l'hai. Dietro questi racconti minuti si possono intravvedere, o forse sarebbe meglio dire immaginare, delle persone sensibili che per pudore si ritraggono, mandando avanti solo la lievità di quei piccoli ironici episodi. Arriva sempre qualcuno a dirmi: ma non ti mette a disagio raccontare tutte quelle cose di te? Rispondo: no, perchè dovrebbe? Sputtanarmi qua sopra mi sembra molto meno imbarazzante che farlo là fuori. Hai masticato rabbia per tutto il fine settimana, ma visto che ti manca il coraggio è solo di notte, nei sogni, che spacchi le porte e rompi i vetri con le mani. E' strano poi, svegliarsi rassicurati. L'animale chiede. Ha i suoi bisogni primari: la fame, la sete. L'animale si è ripiegato su se stesso, è diventato cieco e sordo. Ci deve essere stato un tempo in cui il desiderio gli annodava la gola, gli faceva tremare lo sguardo e gli accelerava il battito del cuore.
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Commenti al Post:
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Basta_una_scintilla il 01/03/10 alle 10:17 via WEB
Oh...e comunque raccontarsi in un blog è attività che costa assai meno di uno psicologo...Un sorriso
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Basta_una_scintilla il 06/03/10 alle 13:49 via WEB
Non saprei...per ora non ci sono stata ancora dalla psicologo, ma potrebbe essere l'ora...
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esperiMente il 01/03/10 alle 10:26 via WEB
senti, ma sei mica tu che stanotte mi hai spaccato la porta? Perchè guarda che vengo lì, e poi vedi come ti faccio diventare leggero.
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Red_Lady il 01/03/10 alle 10:30 via WEB
La leggerezza credo abbia molto a che fare con come si sta dentro. E proprio perché qui ci racconta, e molto ( anche indirettamente, usando parole di altri ) non sempre è possibile farlo con quella delicatezza che non turba. Preferisco comunque, sempre una storia che commuove, che fa riflettere, che quando la leggi ti fa star male, che il nulla che impera un po' ovunque.
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je_est_un_autre il 01/03/10 alle 18:35 via WEB
Vuoi dire che dentro sto un po' così? Eh, hai ragione, ma poi passa.
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Red_Lady il 02/03/10 alle 09:43 via WEB
Veramente, parlavo di me...certo che passa..:-))
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megliounsorriso il 01/03/10 alle 10:56 via WEB
raccontarsi qui o raccontare, bel tema.quando ho aperto il mio spazio su libero è stato per caso e per noia di una fine d'estate ero sempre stata contro questi luoghi virtuali, li vedevo come luoghi di solitudine tristi...poi ho scoperto che ogni cosa ha un senso diverso a seconda di quello che si cerca...e qui ho conosciuto persone meravigliose e piene di interessi e di spessore umano e dalle quali ho imparato tanto in termini di cultura in senso lato e in termini di esperienze di vita condivisi...insomma l'essere umano non smette di stupirmi e il raccontare o raccontarsi qui di molte persone speciali mi ha arricchito.
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je_est_un_autre il 03/03/10 alle 11:43 via WEB
Concordo su tutto: l'unica differenza è che io ho aperto la bottega all'inizio di un novembre, uno sfogo che in quel momento ritenevo necessario.
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megliounsorriso il 03/03/10 alle 21:41 via WEB
la prima volta che ho trovato il tuo nickname nel mio spazio, sono venuta a farti visita e poi ho aperto il tuo blog, ho cominciato a leggere ed non ho smesso per qualche ora, ho capito che sarei tornata a leggere e che avevo trovato un altro piccolo gioiello, un'altra piccola corda suonante, ce ne di corde nel mondo, per questo nonostante tutto continua a girare, trovarle è un dono che rende più sopportabile la realtà e ancora amabile l'uomo.
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sonograssamapiaccio il 01/03/10 alle 11:37 via WEB
un tempo era il diario, si scriveva a se stessi. il diario era comunque un'opera introspettiva, si decide sempre cosa ricordare e di cosa non prendere traccia. ora è il blog, usato per i più disparati motivi, ciascuno col suo perchè. anche decidere quali notizie, quali canzoni, quali immagini pubblicare è una forma di espressione di sè. lecitissima.
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je_est_un_autre il 01/03/10 alle 18:39 via WEB
Vecchia questione: a postare canzoni e immagini sono negato, e allora ecco che vi tocca sorbirvi 'sti deliri. Leciti, purtroppo per voi.
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sonograssamapiaccio il 02/03/10 alle 11:40 via WEB
potrei dirti che decidiamo noi se sorbirceli o meno... scegliendo di leggerti.. passo al singolare, dicendoti che, se scelgo di leggere, è perchè non reputo ciò che leggo un delirio.. altrimenti.. desisto.. ; ))
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cloudonmyhead il 01/03/10 alle 13:11 via WEB
Anche a me piacerebbe essere leggera nel blog. Ma mi sa che hai ragione tu, la leggerezza o ce l'hai o no.
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je_est_un_autre il 01/03/10 alle 18:33 via WEB
Ho già mandato la kallida a comprarne, ne porto un po' anche a te.
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je_est_un_autre il 01/03/10 alle 18:31 via WEB
Nessuno. Tu mi sgami sempre, euri. E' che avevo delle cose che mi giravano in testa e mi andava di buttarle giù. (Di solito ci faccio più caso, alla coerenza, lo so).
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mia_euridice il 01/03/10 alle 20:12 via WEB
Ti ho immaginato mentre facevi le tue cose in giro per l'Isola, a immagazzinare frammenti da portare qui. Magari pensavi a post diversi, ma poi hai deciso di raccattare quei cocci e di farci un post unico. Un arlecchino, così!
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EasyTouch il 01/03/10 alle 13:29 via WEB
Chi se ne frega di quello che è leggero o pesante, l'importante è sopportarsi attimo per attimo. L'importante...ma che dico...magari riuscire sempre a supportarsi.Quando i momenti in cui ti eviti senza riuscirci sono la maggioranza, quando anche fregartene di chi ti insulta non ha più nessun significato. Quando di fronte a te c'è la porta delle porte. Change. Di forza.
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je_est_un_autre il 01/03/10 alle 18:36 via WEB
Come vedi, la porta l'ho già spaccata. Quella della casa di espe, per la precisione.
Change.
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esperiMente il 01/03/10 alle 22:07 via WEB
Oh! Calma eh, quanto mi viene a costare 'sto post. Ho fatto aggiustare la porta, ma guarda che alle finestre ho i vetri anti-rabbia. Rimbalzano. Va a finire che ti fai male.
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kallida il 01/03/10 alle 17:29 via WEB
Io no. Cioè ho fatto un figlio per motivazioni completamente diverse, ma stamane riflettevo sulle varie ragioni che spingono due persone a creare una vita...essendo troppo lungo il discorso...glisso...e parafrasando Manzoni con le parole di Don Abbondio:" uno la leggerezza non se la può dare...", e io me la prendo!Ciao animaletto...
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je_est_un_autre il 01/03/10 alle 18:29 via WEB
Sgrunf! Nè la leggerezza nè il coraggio. Quante cose mi mancano. Se ne trovi al mercato, ne prendi un po'anche per me?
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buknowski il 01/03/10 alle 18:18 via WEB
io solitamente rispondo che i miei cazzi non possono poi essere tanto diversi dagli altrui cazzi
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acetosella5 il 01/03/10 alle 20:21 via WEB
Sì, c'è stato quel tempo. La cosa più tremenda del ripiegarsi su sè stessi è ricordarselo. Meglio l'oblio assoluto della demenza?
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j.o.s.i.a.n.e il 01/03/10 alle 23:38 via WEB
Il bello di rompersi le mani spaccando vetri in sogno è che se anche ti ferisci e sanguini, non senti dolore.
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Odette292 il 03/03/10 alle 18:49 via WEB
Concordo con Bukowsky. Le storie degli umani sono molto simili. Per non parlare di quelle delle famiglie degli umani. Se indicessimo un concorso: "racconta di tua suocera", sapete che uscirebbe fuori? :)
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je_est_un_autre il 03/03/10 alle 19:47 via WEB
Io sarei costretto a consegnare in bianco. Ma dici che si assomigliano tutte?
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buknowski il 03/03/10 alle 21:08 via WEB
Concordo con te, nel senso che anch'io concordo spesso con Bukowski.
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MARIONeDAMIEL il 03/03/10 alle 22:15 via WEB
A me di questo post ha colpito l'ultima frase. E' sempre strano come ciascuno carpisca qualcosa, di uno scritto, qualcosa che estrapola da sé, forse...
ps: avevi ragione, A. è davvero inarrivabile :)
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kallida il 05/03/10 alle 09:24 via WEB
Buongiorno, oggi mi voglio affidare totalmente al titolo del tuo post<:)
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je_est_un_autre il 05/03/10 alle 10:55 via WEB
Molto bene! Occhio però, che il mio titolo era (vagamente) ironico.
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mustIbeironic? il 05/03/10 alle 11:39 via WEB
APPUNTO!
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xenuca il 06/03/10 alle 12:56 via WEB
C'è una leggerezza che conosce il peso perché ha dovuto trascinarlo. E' l'unica che può spingerlo via lontano. Così quel tempo ritornerà, l'istinto animale ci anima, sa farsi spazio fra le croste.
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je_est_un_autre il 06/03/10 alle 13:33 via WEB
Ed ecco che non solo mi hai spegato, ma hai anche tirato fuori una di quelle poesie inedite che tenevi nascoste nella tua libreria.
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sophia38 il 08/03/10 alle 13:18 via WEB
Una leggerezza senza peso è vuota superficialità; ignoranza di tempo e di spazio. La pesantezza dell'essere è il nostro bagaglio esperienziale, il solo che, in virtù del fatto che abbiamo imparato a portarlo e non a sopportarlo, ci consente di essere liberi.
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driver64 il 12/05/10 alle 00:06 via WEB
mettiamola così: se hai un dono,cioè quello di saper scrivere allora saperlo usare è responsabilità tua: puoi fare del tuo meglio o anche colmare una notte bianca,puoi inventarti tutto un universo ( come gioco mi sembra molto meglio di Second Life! ) o aiutarti un po' a trovare una strada smarrita. Se poi dividi questi viaggi postandoli,bhè hai regalato a qualcuno il piacere di leggerti..che non è poco,considerato che diventa difficile trovare blog che abbiano minimo di contenuto, qualcosa che non sia la solita placca nera decorata di video,citazioni,poesiole...
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