Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Gennaio 2020

 

Andàin pùr

Post n°392 pubblicato il 25 Gennaio 2020 da je_est_un_autre

Oggi comincio una nuova esperienza, un corso di teatro e dialetto.
Mi ha chiesto di condurre il corso un noto "profesàur" (professore) di dialetto locale. Mi ha molto lusingato, e anche un pocolino preoccupato: il mio è un dialetto rudimentale, d'ascolto più che parlato, non vorrei fare brutte figure, ma lui si fida, bontà sua.
So già che entro in un territorio scivoloso: non solo il nostro non è un dialetto nobilitato da un teatro riconosciuto (non tutti hanno la fortuna, come i napoletani e i veneziani, d'aver avuto drammaturghi come gli Eduardi e i Goldoni); ma già ho visto alzarsi scettici sopraccigli da parte di chi, tra i colleghi, non si avvicinerebbe al vernacolo nemmeno con la pistola alla tempia. Un pocolino li capisco: il nostro è un idioma che per natura si è sempre adattato più alla farsa trasudante sugo e prurigine che anche solo alla commedia, magari di spessore. E di conseguenza anche la recitazione degli attori dialettali si è uniformata, incrostandosi in intonazioni sempre uguali, quasi attente solo ai doppi sensi, e ai passaggi da risata crassa, più che alle sfumature.
Mi piacerebbe anche solo scalfire un pocolino questo muricciolo di pregiudizio, e dare nel mio piccolo un po' di respiro a questa nostra bella, sempre più dimenticata lingua.
Stiamo a vedere.
Andàin pùr.

 
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Calma e gesso

Post n°391 pubblicato il 12 Gennaio 2020 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Mi sono rotto un polso.
Lo scrivo e lo scrivo non perchè creda che la cosa sia minimamente importante per il resto del genere umano, ma perchè ancora mi sembra assurdo. E del resto non è forse assurdo rompersi un osso cadendo da un gradino alto 5 cm in una piazza di Riva del Garda, dopo aver camminato per quattro giorni e senza danni su sentieri congelati nel Trentino?
Adesso sono qui, con l'umore che si vede in foto, dovrei tagliare e aggiustare dei copioni ma scrivere al pc è comunque faticoso e questo incidente mi ha levato ogni voglia. Cammino per le strade del borgo e basta. Ha un altro aspetto, il mio paesello, non del tutto da buttare, con la lentezza meditata e rabbiasbollente del mio camminare.
Uno dei pochi umani che incrocio è The Body, l'astrologo del luogo, che mi aveva preannunciato un 2020 sfavillante, ricco di soddisfazioni. In effetti il 2020 è partito col botto, ma non quello che speravo. Gliene ho chiesto conto. Lui dice che i disegni delle stelle sono spesso imperscrutabili, e che si deve avere fede.
"Avresti potuto denunciare il comune di Riva del Coso, lì, Saturno sarebbe stato al tuo fianco. Saturno è sempre al tuo fianco"
"Sempre?"
"Sempre"
Buono a sapersi.
Ecco, Saturno, detto tra me e te. Ti venisse ancora in mente di camminarmi di fianco, nella regione dei grandi laghi, ma anche altrove, lo sai qual è la mia risposta, vero?
Eccola qui: "Grazie, Saturno. Come se avessi accettato".

 
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Alla fine e all'inizio

Post n°390 pubblicato il 02 Gennaio 2020 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

È una cosa ben strana, il teatro. Ad un certo momento sembra che debba farmi morire di tedio e d'ansia, di noia d'attesa e di preoccupazione e un attimo dopo ecco che mi guarisce da tutti i mali e mi fa sentire anche più forte e se non temessi il ridicolo direi anche più giovane, ma ecco ormai l'ho detto, e del resto non ero forse io che dicevo: c'è una ragione più potente per la quale mi sono messo a fare teatro, ed è che serve a non morire? Ah, magnifica illusione.

Comunque l'ultimo dell'anno sul palco è una magnifica fine e un magnifico inizio, mi ritengo fortunato. E lasciamo stare che a  cena, dopo, mi abbiano portato in un ristorante con un casino pazzesco e tutti che facevano il trenino e Maracaiboooo e aeiouipsilon, che per me è una specie di ritratto dell'inferno. Dopo le lasagne e un po' di vino bianco,  ero lì anch'io a ballare del funky. Ou, era pur sempre Capodanno. 

Buon anno a tutti voi!

 
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