Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Ce n'est qu'un début

Post n°41 pubblicato il 15 Giugno 2009 da je_est_un_autre

FILINTE    E allora seriamente: che deve fare uno?

ALCESTE  Essere più sincero, come lo è chi è onesto.
                Non dire una parola che non esca dal cuore.

(Il Misantropo. Atto I, Scena I)

Abbiamo percorso diecimila volte questo rettangolo di palcoscenico: otto metri per dieci in cui ci siamo inseguiti e rincorsi, sudati e rabbiosi. Questa sala torrida sembra indifferente al nostro dimenarci; non sa la follia di queste partenze, di questi stop, di questi scatti, di questi dietro-front: come se fosse possibile agire di sorpresa, e in questo modo catturare il senso ultimo del Molière più sfuggente e sottile, più profondo e più amaro. A volte occorrono ore di prove, ma poi una scintilla si accende, e allora l'aria si ferma, per un secondo o per un'ora.
Il palcoscenico è un ring, senza quinte, e da lì non si esce mai. Seduti ai lati, sui nostri sgabelli, ci neghiamo con pudore agli occhi del pubblico. Quando tocca a noi entriamo, ci scazzottiamo un po' - poveri fantocci portatori d'istanze misere, sempre in lotta, sempre vinti - e poi torniamo al nostro posto.

ALCESTE   Quando mi ha messo al mondo, il Cielo non mi ha dato
                 quell'arte sopraffina di saper stare a Corte;
                 mi sento fuori luogo, non ho quell'attitudine,

                 quella maestria sottile, per farmi avanti, emergere.

(Atto III, Scena V)

E' una farsa via via sempre più tragica e nera, la storia di una inevitabile sconfitta umana , la sconfitta della resistenza, dell'etica e della militanza, in un'epoca sorprendentemente simile ai nostri tristi, pavidi, omologatissimi tempi.

(Poveri noi, compagni d'avventure, davvero fuori dal mondo reale, proprio come Alceste! Presi a calci dal Potere, ignorati da una Cultura Dominante sempre più livellata verso il niente. Grondanti sudore, rabbia e frustrazione. Precari a vent'anni, a 30, a 40, a 42 e mezzo, a 50. Precari sempre. Urlanti nel buio. Ciechi per una fede sempre più sbiadita, mano a mano che gli anni passano. Sono contento di essere con voi, cari compagni. Altrimenti non potrei essere)

Ma tranquilli. Non è che un debutto.

 

 
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