Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Gol

Post n°98 pubblicato il 09 Luglio 2010 da je_est_un_autre

Quando ho aperto lo sportello e sono crollate dall'alto due pentole e un coperchio grande così (all'una e mezza di notte) ho avuto il sospetto che sarebbe stata una notte agitata.
Magari, passato il periodo di fuoco e cenando ad un orario più umano farò sogni più placidi, ma ultimamente la mia attività onirica è furibonda, pirotecnica, rumorosa.
Stanotte però il sogno era veramente stupido, di quelli che si possono fare a tredici anni: fac
evo gol.
Perchè faccia sogni così non so: forse perchè sono rimasto un po' un adolescente (questo è quasi certo, n'est-ce pas?), forse è l'aria dei Mondiali, chissà. Non so bene che partita fosse, ma eravamo una trentina di giocatori in campo (una trentina per ogni squadra) e le formazioni erano miste, maschili e femminili. La mia squadra annoverava, ad esempio, anche alcune blogger di livello (le s_carogne) e la signora Erba in particolare - che sfoggiava una maglietta verde brillante tipo quella della Nigeria - sembrava parecchio agguerrita.
Lo stadio era uno stadio, ma nello s
tesso tempo si giocava al chiuso (beh, non devo spiegarvi io come funziona coi sogni, lo sapete) e la porta, pur avendo i pali e la rete, somigliava in tutto e per tutto a un sipario.
E insomma a un certo punto facevo gol, un capolavoro di perizia balistica e di tenacia. Appostato dalle parti del dischetto del rigore facevo partire un tiro alla destra del portiere che si andava ad infrangere sul palo, quindi il pallone rimbalzava nuovamente sui miei piedi; a questo punto tiravo dalla parte oppo
sta, ancora palo e gol.
Immediatamente organizzavo una conferenza stampa per spiegare al mondo come avevo potuto siglare una rete talmente spettacolare.
Comunque è stato un gran gol, dovete credermi.


Insomma è così: Shakespeare di notte sognava delle commedie immortali, io mi sogno che faccio gol.
La prossima volta mi organizzo u
n sogno erotico e ve lo racconto.

Ce n'est qu'un début, continuons le combat. Si parte.

 


 
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