Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Ottobre 2018

 

Tournée

Post n°344 pubblicato il 28 Ottobre 2018 da je_est_un_autre
Foto di je_est_un_autre

Il mio collega non vuole più dormire con me, adesso vuole la stanza singola.
Non mi offendo, anzi lo capisco. No, non è che io esali chissà quali miasmi notturni (non più di altri animali umani, almeno), nè tantomeno mi risulta di avere una russata atomica; è solo che raggiunta una certa età, la tournée non viene più vissuta come una gita scolastica: è semplicemente lavoro e la notte, rientrati in albergo, si desidera solo di andare a dormire in un ambiente confortevole, possibilmente soli e senza dover condividere il bagno con nessuno. E' naturale.
Però a me in fondo la tournée piace ancora.
E' l'occasione, ad esempio, di scoprire che Arcore esiste veramente ed è pure un paesuccio tutto sommato carino, dominato da una bella villa (no, non "quella" villa) che si chiama villa Borromeo, molto elegante e scenografica. In compenso abbiamo fatto una cialtronesca spedizione davanti all'iconico ingresso alla famosa villa di B., con tanto di fotografia finale piuttosto scema, coi carabinieri di guardia lì vicino che sbadigliavano e ci lasciavano fare.
Ed è stata l'occasione per scoprire che a Cardano al Campo esiste un circolo cooperativo gestito con passione anche se poi allo spettacolo sono intervenuti quasi solo soci piuttosto attempati, mentre la gran parte dei giovani se ne stava allegramente appena fuori, al bar del circolo a gustare lo spritz - e meno male che alcuni tra loro sono entrati col bicchiere in  mano e si sono guardati "Casa del Popolo" fino alla fine e pare non se ne siano affatto pentiti ("Libero Spritz in Libero Teatro" è il mio nuovo motto).
E ancora, è stato bello farlo a Moltrasio, in una vecchia Casa del popolo che sembra ferma agli anni 50 per attitudine scenografica, ma che poi meraviglia, al tramonto, quando dalla grande vetrata di fianco alla sala puoi vedere tante lucine accendersi, sulle rive del lago di Como.
Insomma, doppia o singola che sia, per me è ancora bello.

 
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Herr Doktor

Post n°343 pubblicato il 14 Ottobre 2018 da je_est_un_autre

Herr Doktor, mio medico ormai da trent'anni, pare che non veda l'ora di andare in pensione. Come tutti del resto, e c'è da capirlo. Solo che Herr Doktor è come se fosse in pensione già da un po': quando si entra nel suo ambulatorio si parla di tutto tranne che di malattie, una cosa tipo questa:
HD: Oh, Lorenzo, vecchio comunista che non sei altro, ve l'abbiamo messa in quel posto, eh? AHAHAHAH!
IO: Ah ah. Sì, però ecco, sono qui perchè ho sempre un dolore alla g...
HD: Ma dimmi: come va col lavoro, eh? Come cazzo è che non  ti vedo mai in televisione, eh? AHAHAHAH!
IO: Infatti. Beh, sai, io faccio soprattutto altre cose. Ma dicevamo, quel male che sent...
HD: Ma non rompere con 'ste storie. Parliamo un po' di donne, eh? AHAHAHAH!

Adesso - cioè, già da un po' - si è preso un periodo di vacanza e ha attaccato un biglietto alla porta del suo ambulatorio: Vado via e torno il 16 ottobre. Però si vede benissimo che aveva scritto "10" e poi ci ha ripensato e ha aggiunto una gobbina sopra lo zero trasformandolo in un sei. E meno male che non ha pensato di disegnare un circolino sullo zero altrimenti tornava il 18.
La sostituta di Herr Doktor è molto meno allegra di lui. Anzi, è proprio incazzata. Probabilmente perchè la sua pensione è lontanissima, e di questo il principale responsabile sei tu che vai a farti visitare.
Quando entri lei ti guarda con l'aria di chi pensa: non sei coperto di pustole, non perdi sangue, non hai un piede rotto: che cazzo sei venuto a fare qui?
"Lei chi è?" chiede, guardando il computer e stringendo le mascelle.
"Mi chiamo Così e Così, e avrei un po' di mal di gola". Stavo quasi per chiedere scusa.
Probabilmente sta pensando: cazzate. Poi afferra il cellulare e io per un  attimo temo che stia per scagliarmelo sul cranio - invece accende la torcia, si avvicina e me lo ficca in gola. Devono essere i metodi nuovi.
"E' solo una faringite". Mi sorprende che non aggiunga "pappamolla".
Poi aggiunge: "Ha un antiinfiammatorio a casa?"
E io: "Non lo so, non sono sicuro".
"Figuriamoci se lo sa. Glielo prescrivo"
"Credevo mi avrebbe prescritto un antibiotic..."
"SE ME NE DA' IL TEMPO!!!"

Non ho più parlato e sono tornato a casa. Ho passato una settimana a rimpinzarmi di pillole e fiutando spray e inventandomi una posologia impossibile da decifrare sulla ricetta della signorina Rottenmeier.
Adesso sembra che il peggio sia passato, e sarà pure il caso visto che partono due corsi e ho 4 repliche in vista.
Però facciamo che la prossima volta torni, vero, Herr Doktor? Parliamo di donne e di tutto quello che vuoi. La pensione può attendere.

 
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Pomeriggio. Piove. Il Bologna gioca da schifo.

Post n°342 pubblicato il 07 Ottobre 2018 da je_est_un_autre

Non che mi aspettassi le fanfare, ma speravo che Chinatown (il baretto dei cinesi che c'è qui e dal quale mancavo da un po') mi riservasse un'accoglienza migliore; chessò, un dito di Sambuca in  più, un po' di teporino ottobrile, almeno un pareggino striminzito. E invece niente, fa freddo, è umido e il Bologna gioca di merda. Anche il Cagliari, che in fondo è una squadrina piccina picciò, in confronto a noi sembra il Real Madrid.
Per di più Chinatown non è più quella di una volta: Orione ci ha lasciati da tanto tempo (e manca, manca molto), Acume si è dato al rugby anche se non ne capisce le regole, Silvano ogni tanto si fa vedere ma da quando si è disintossicato non parla più con nessuno, probabilmente per evitare guai. Della vecchia guardia è rimasto solo il Muto, che durante la partita tira certi cazzotti sul tavolo da far tremare i muri, e così insiste a fare più casino di tutti.
Ma oggi siamo davvero pochini, qui. C'è il Baffo che salta di qua e di là col giornale arrotolato per cacciare le mosche e anche lui tira certe mazzate da far paura, e infatti fa quasi pigliare un infarto a Clergheibòl con una giornalata sul tavolino a tradimento (ma Clergheibòl, a dispetto dei suoi ottanta e passa è ancora in buona forma, ogni giorno piglia la corriera per Bologna dove dicono abbia un paio di fidanzate), e poi c'è Gomez, soprattutto Gomez, che si siede vicino a me  e già lì c'era da capire che il pomeriggio sarebbe stato nefasto. Perchè Gomez parla, parla senza sosta, ti guarda e parla, di tutto tranne che di calcio: dell'amministrazione comunale, delle buche nella strada, della pioggia, di come si fa a fare la mortadella. Io non ho fatto altro che fare sì con la testa per tutto il tempo, tipo quei cagnolini di pezza che si vedevano una volta sul vetro posteriore di certe macchine.
Insomma un pomeriggio horror. A condire il tutto, una squadra che ogni volta che torni a casa esausto dopo la partita ti dici: mai più.
E poi ogni volta sei lì. Son bei misteri.

 
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