Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Gennaio 2021

 

Gufi

Post n°448 pubblicato il 25 Gennaio 2021 da je_est_un_autre

Ieri ho visto dei gufi. Molti gufi. Fermi, su un albero alla fine del viale, al paesello. Non so nemmeno se ne avevo mai visto uno, e tutto in una volta eccone lì una colonia, una legione, una moltitudine. Poco prima di arrivare lì, sempre lungo il viale, un conoscente mi aveva preannunciato la cosa: "Bàin, èt vést? l'é péin ed gufi!" e io ho pensato che mi prendesse in giro, o che usasse il termine "gufi" in quel modo esecrabile e molto in voga in cui l'animale è sinonimo di annunciatore di sventura. Invece no, aveva ragione. Erano tutti lì. Immobili. Mi sono sorpreso.
In effetti il mio unico contatto con questi volatili notturni, se ben ricordo, risale a tanti anni fa. Tornavamo a tarda notte da un locale e ci fermammo in aperta campagna per espletare certe necessità legate soprattutto al considerevole consumo di birra. E insomma sono sotto quest'albero e d'improvviso, a due metri da me, vedo questo gufo (o forse era un barbagianni?) che mi guarda. Voi lo sapete che facce hanno. Belle, ma un po' severe, sempre accigliate. Silenzioso, mi guardava come un vecchio professore che ti interroga. Io non avevo studiato e me la sono filata in fretta.
Anche ieri, in mezzo a questo villaggetto di gufi, ce n'era uno che mi guardava fisso, come quello di un tempo. Forse era lo stesso. Lo stesso professore di tanti anni fa. Mi guardava come a dire: "e stavolta hai studiato?" Molto in colpa, ho guardato il cane Spike sperando in un suggerimento, ma quello figurati, guardava da tutt'altra parte. "Niente", ho detto io. E il professore, che porta molto bene i suoi anni, in quel momento ha aperto le ali ed è volato via, due ali grandi così, bellissime.
Adesso studio che se lo incontro voglio fare bella figura.

 
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Nuotare

Post n°447 pubblicato il 20 Gennaio 2021 da je_est_un_autre

Ho ottenuto una medaglietta come "fan più attivo" in un sito di sostenitori rossoblù. Lo dico perchè è uno degli eventi più eccitanti degli ultimi mesi, tanto per far capire.
Non succede più niente, non si fa più niente.
Deve essere stata la disperazione, in queste notti, a farmi fare confusi sogni di nuotate in mare, e certo nuotare non è tra i miei desideri più significativi. In verità sono da sempre talmente refrattario al nuoto, terrorizzato dall'acqua delle piscine, che ricordo come un incubo la costrizione che subivo da piccolo, attorno ai 7/8 anni, a frequentarle. "IL NUOTO TI FA BENE!" mi urlavano tutti; e io quasi ogni sera rischiavo di annegare in quella piscina profonda anche più di un metro. Ero ridicolizzato, di fronte agli altri. Talmente incapace di muovermi a mio agio in quell'elemento da costringere i gestori della piscina a prendere misure straordinarie. Facevano uscire i bambini da una intera corsia e la lasciavano tutta per me con una istruttrice, che probabilmente prendeva ad odiarmi, incapace di ottenere anche solo un piccolo miglioramento.
Mi sono rituffato in acqua solo a trent'anni. In Puglia, al mare.
Mi piaceva, ma ovviamente l'unica cosa che facevo era comportarmi come un ottenne picchiando i palmi sulla superficie dell'acqua, perchè nel frattempo ero rimasto lì. Ma di nuotare non se ne parlava.
Ecco, in queste notti devo avere sognato di nuotare. Io.
E mi piaceva pure.
Per dire come siam messi.

 
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Beccacce

Post n°446 pubblicato il 14 Gennaio 2021 da je_est_un_autre

Delle volte può fare bene dimenticarsi a casa il cellulare, come mi è capitato ieri. Si vedono cose che non ci si fa mica caso, di solito. Ad esempio non capita spesso di fermarsi davanti a un'Edicola. Dico quelle sacre, votive, non quelle dei giornali. Ce ne sono, sotto i portici, in varie zone di Bologna. Ieri ne ho vista una con tanti lumini sotto, belli ordinati.
Chissà chi li mette, così ordinati.
Beh, non credo che il posatore di lumini sia lo stesso autore della grande scritta su un muro che ho visto poco lontano: "DIFFONDI IL DEGRADO!", come se il degrado avesse bisogno di essere evocato e incitato. Mi ha catturato anche un'altra scritta appena più in basso, piccolina, quasi un'appendice a quella urlata; diceva "X info, citofonare famiglia Xxxx" che immagino siano diffusori di degrado di tutto rispetto, e che probabilmente danno istruzioni ponderate in merito.
Più tardi invece mi ha incuriosito un'edicola, questa volta quella dei giornali. Era un'edicola tipo chiosco, coi vetri tutt'intorno, con le riviste. Incredibile quante strane riviste esistano. Ad esempio ne esistono ben quattro dedicate al Medioevo. Cioè, un appassionato di Medioevo ha ben quattro possibilità diverse per approfondire i proprio interessi. E' invece triste ma non del tutto inaspettato quanto le riviste di storia espongano volentieri i ritratti di di Hitler e Mussolini. Per fortuna sopra di loro vegliava un rotocalco con su Stalin.
Ma la rivista che mi ha incuriosito di più è "Beccacce che passione!". Non pensavo potesse esistere un giornale con un titolo così. Cioè, peccato sia pensata per i cacciatori, ma la passione degli acquirenti di quella rivista è così specifica, così mirata (ops)  che mi fa quasi tenerezza. No fringuelli, no aquile, no falchi, no fagiani: solo beccacce. Beccacce e nient'altro.
Ecco, io, se fossi l'autore di quella scritta sul muro di cui dicevo prima, mi lascerei ispirare. Ma vuoi mettere girare per la città e improvvisamente leggere su un muro, grande così: "BECCACCE CHE PASSIONE!"?

 
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Polpette

Post n°445 pubblicato il 08 Gennaio 2021 da je_est_un_autre

A me piacciono molto le polpette dell'ikea. Quando vado all'ikea, mi piace fermarmi al loro ristorante e mangiarmi le polpette. Cioè, a dirla tutta, ci vado più per quello che per i mobili, all'ikea.
Io le prediligo con la salsa bianca. Non quella al mirtillo, che mi sembra davvero troppo ardita per i miei gusti mediterranei.
Ecco, a Natale, una cara amica mi ha regalato un sacchetto di polpette ikea surgelate, col preparato per fare la salsa bianca. E' stata un'idea commovente e bellissima. Me le sono fatte anche ieri sera, al forno. Le metti nel forno ed è tutto. La sanno lunga questi svedesi. Non avevo la panna in casa e quindi la salsa non l'ho fatta (nel senso che il preparato non è preparato del tutto, ci vuole la panna che evidentemente lo svedese medio ha sempre in frigor) ma son venute buone lo stesso.

Ecco qui. Non è un gran post, me ne rendo conto. Ma stavo pensando che in questo inizio d'anno non parco di eventi abbastanza allucinanti, in linea con questo momento storico, ci stava bene un po' di normalità. La mia normalità son le polpette ikea. Con quel che succede in giro, riescono a farmi stare tranquillo. Peccato non aver avuto la panna in casa, ma vabbè.

 
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