Camminare fino a farsi venire le vesciche sotto gli alluci. Camminare senza un perchè. Sarebbe bello tirarsela da flâneur, fare finta di essere Robert Walser e passeggiare quietamente per ore. Invece no, perchè il flâneur cammina svagato, forte della sua libertà, senza urgenze e senza impegni; io macino chilometri in uno stato di sovraeccitazione come se avessi il fuoco nelle vene e non ne so la ragione; in più, soprattutto, non sono Robert Walser.
Questo è quel che mi succede arrivando in città. Provenendo da un paesino circondato dalla campagna con due strade, tre botteghe e un semaforo ho sempre bisogno di un paio di giorni d'ambientamento, che risolvo scarpinando a caso cercando di non perdermi poi troppo. La cosa non è facile se si considera il mio senso dell'orientamento, vergognosamente basso e solo di poco superiore, per dire, a quello di mio cugino Ulrico, che aziona il navigatore satellitare anche per muoversi dentro San Giovanni in Persiceto.
Ma perdersi può non essere un dramma se ancora c'è luce in giro, quella luce che vibra ogni secondo diversa nel lentissimo crepuscolo romano.
Perdersi può non essere un dramma se sfinito puoi sederti a rimirare col naso all'insù una volta affrescata bella da togliere il respiro.
Perdersi può non essere un dramma se la sera sai che troverai delle belle persone, e un teatro vivo.
La città ti ha sempre reso inquieto, ma stavolta sei tornato e ti manca.
Grazie a voi. Davvero.
Inviato da: je_est_un_autre
il 20/09/2024 alle 09:35
Inviato da: cassetta2
il 20/09/2024 alle 09:00
Inviato da: je_est_un_autre
il 19/09/2024 alle 08:02
Inviato da: bluaquilegia
il 18/09/2024 alle 10:01
Inviato da: bluaquilegia
il 18/09/2024 alle 10:01