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Post n°104 pubblicato il 16 Settembre 2010 da je_est_un_autre

Ambrogio Lorenzetti - Allegoria degli effetti del buon governo

Non so la ragione, ma spesso mi succede di mandare in vacca dei sogni notturni molto ben costruiti con battute finali degne di una farsaccia di quart'ordine.
L'ultimo in ordine di tempo dev'essere stato ispirato dalla riproduzione di un affresco di Ambrogio Lorenzetti (vedi sopra), posta a margine di un articolo letto sul giornale.

Insomma eravamo io e alcuni colleghi in visita ad un'antica chiesa, con ogni probabilità dell'Umbria. Un'Umbria un po' toscana, forse (si sa, nei sogni niente è esattamente come sembra), comunque la zona era quella.
Prima di entrare decidevamo di fare una passeggiata nel giardino e tra gli alberi che circondavano il sacro luogo.
Tutto, dalla frescura dei pini alla limpidezza dell'aria, dal silenzio al clima mite, tutto contribuiva a creare un'atmosfera di dolce misticismo, del quale ci sentivamo già tutti fortemente impregnati.
Già in odore di santità ci fermavamo ad osservare i solidi contrafforti, l'austera facciata, il magnifico rosone.
Una volta entrati eravamo colpiti dalla bellezza dei vetri istoriati, dalle colonne e soprattutto dai numerosi affreschi. Chi rimaneva sotto ad uno, chi sotto all'altro, tutti comunque presi dalla meraviglia.
Fino a quando ci siamo ritrovati tutti sotto lo stesso dipinto, il più bello di tutti.
E lì sono cominciate le ipotesi sull'autore.
"E' certamente un Rossini!" diceva con sicurezza uno (sì certo, un Rossini, come no).
"Non sono assolutamente d'accordo" si opponeva un altro "lo riconosco molto bene, è un Rossellini!" (senz'altro).
E' cominciata una disputa, e nessuna delle due fazioni voleva sentir ragioni:
"E' un Rossini! E' un Rossini!" dicevano gli uni.
"Macchè Rossini! E' un Rossellini!" protestavano gli altri.
E a quel punto intervenivo io, tronfio come non mai.
"Cari amici" dicevo con solennità "ricordatevi dove siamo, basta baruffe. Non avete notato l'uso del colore, la finezza delle merlature, la sorprendente modernità della simbologia? Questo, senz'ombra di dubbio, è un Vasellini!".
E lì tutti, convinti dall'evidenza del mio discorso e delle mie ragioni, guardavano nuovamente il dipinto, assentendo gravemente con la testa e tornando finalmente al silenzio.
Ed è così che mi sono svegliato, dopo aver guardato a lungo l'Allegoria degli effetti del buongoverno dipinto dal Vasellini.

E non so perchè, ma tutto questo mi ricorda qualcosa.

 

 
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