Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Dicembre 2021

 

Post minimale

Post n°489 pubblicato il 29 Dicembre 2021 da je_est_un_autre

Anche perchè non c'è molto da dire.

Ovvero: ma si può essere più sfigati? Uno è contento perchè lo prendono a girare una parte dentro un set fighissimo, e il set fighissimo lo bloccano per covid.
A volte mi vien da pensare che sono io che porto sfiga: quest'estate, dopo un anno senza poter andare in scena, preparo "La morte bussa" di Woody Allen da realizzare in un festival all'aperto; ebbene quella sera lì, dopo tre mesi di siccità, è piovuto. Spettacolo annullato.

E vabbè, allora ditelo.

Fine.

 
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Ogni tanto è anche bello se

Post n°488 pubblicato il 19 Dicembre 2021 da je_est_un_autre

Ieri mi è arrivata una telefonata con una notizia di lavoro ed è appunto da ieri che rido come un matto e un po' sono anche emozionato, ecco.
Certo, oggi, se provo a ragionare su questa cosa con lucido distacco, mi rendo conto che in fondo si tratta di una piccola cosa, è solo un paio di scene in un film e non è il primo che faccio, ma, ecco, questa volta in particolare, sarà per via degli artisti che mi affiancheranno, insomma è più forte di me, sento sulla pelle questa euforia: sono quelle cose che danno un senso alla fatica, all'attesa, al lavoro su se stessi.
Ripenso alla giornata di giovedì, passata per buona parte da solo, in una stanza d'albergo in Umbria, a guardare vecchi video con le cronache di Ruggero Orlando (chissà, forse qualcuno se lo ricorda, era quel giornalista che salutava con la mano e le parole "Qui Nuova York, vi parla Ruggero Orlando" con quella tipicissima erre moscia, ma altrochè moscia in verità: grattava, quella erre), a studiarne la cadenza e la gestualità, a provare e riprovare il testo, e penso: quando funziona, questo è davvero il mestiere più bello del mondo. Alè!

 
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A proposito di sistemi educativi

Post n°487 pubblicato il 12 Dicembre 2021 da je_est_un_autre

Mi piace molto parlare col cane Spike. Gli racconto un po' di tutto, a casa o mentre facciamo il girettino: gli dico dei miei corsi, di un film che ho visto, a volte gli parlo del Bologna. Oggi ho usato parole non tenerissime su Mihailovic: mi è sembrato d'accordo. Comunque è un buon ascoltatore.
Anche la Mother ama parlare a Spike: lui, che è sempre diffidente nei confronti di tutti, apprezza (credo) il tono dolce della sua voce, o forse è per via del fatto che quando passiamo per casa sua, lei è sempre lì che cucina.
Adesso è tempo di tortellini e dopo due o tre paroline carine gli ha tirato un pezzettino di ripieno. (Uso non a caso la parola "tirato": perchè la Mother non glielo mette vicino alla bocca, e non osa nemmeno un lancio a palombella, ma glielo tira proprio. Non addosso, ma comunque un bel tiro dritto, deciso, a un metro e mezzo o due di distanza). Naturalmente Spike nemmeno lo vede, il minuscolo meteorite. Così lei lo guarda mentre cerca il pezzettino di ripieno sul pavimento, e lo incita: "Dai, è lì, beh, non lo vedi!?".
Quindi gliene tira un secondo, sempre una specie di piccolo proiettile, a due bei metri di distanza. E Spike che al solito non lo vede, e cerca annusando. E la Mother: "Dai, Spike, è lì, forza, dai!".
Dico: "Mà, non è che glieli lanci un po' fortino, mh?"
E lei: "No, è che guarda, è proprio un cane carino, però al volo niente, non ce la fa. Non ce la fa". E senza aggiungere parola, dopo uno sguardo a metà tra il rimprovero e il compassionevole a Spike, ricomincia a riempire tortellini.
E' così, il vecchio sistema educativo: poche smancerie, poche svenevolezze. Prove dure, allenamenti inflessibili, e via che si va.
E si diventa campioni di presa al volo del ripieno, a volte. Dicono.

 
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Mercoledì gnocchi

Post n°486 pubblicato il 08 Dicembre 2021 da je_est_un_autre

Io, quando faccio le mie lezioni di recitazione, invento esercizi (o, più frequentemente, ne modifico dei vecchi) per stimolare la fantasia e la creatività degli allievi, e io stesso a volte mi stupisco delle cose divertenti e assurde che insieme a loro si riesce a creare. Un esercizio che mi piace molto è quello di attribuire loro un ruolo, così a bruciapelo, e costringerli a monologare o a rispondere alle domande mie o degli altri del gruppo.
Tipo che chiamo su uno e dico:
"Buonasera, lei è un esperto di vita sessuale degli animali, vero?"
"Sì?...Ehm, sì"
"Bene, ci parli della vita sessuale nei formicai".
E via che l'allievo comincia a parlare, inventando di sana pianta. Unica regola: non smettere mai di parlare.
Ne ho imparate parecchie sulla vita sessuale nei formicai facendo questo esercizio, e ho scoperto che il sabato sera nei formicai ne combinano di tutti colori.
Non male anche l'agronomo che si inginocchia in mezzo al campo e canta una canzone per far crescere le piantine; o l'ex-tennista invitato a una festa in suo onore a Forte dei Marmi, scopre di aver sbagliato giorno e così per non buttare via la serata si concede un bagno notturno in mare.
In uno degli ultimi incontri ho avuto il piacere di mandare su a parlare uno chef assai alternativo, la cui missione è quella di convincere il resto del mondo che la cucina inglese è la migliore del mondo. Abbiamo scoperto che questo chef è anche scrittore, e l'ultima sua opera è l'irrinunciabile "Date al cheddar quel che è del cheddar".

Così arriviamo ad oggi e insomma visto che gli esercizi lasciano strascichi nei sogni e nel pensiero, mi sono svegliato pensando al cheddar, e tramite certe associazioni di idee mi è venuta in mente la leggenda di quel pastorello (credo) che si dimentica dello stracchino (forse) sopra del fieno in fermentazione, torna dopo una settimana e scopre di aver inventato il gorgonzola. E quindi ecco pronta la prossima improvvisazione, quella del pastorello smemorato. Ma soprattutto pensare al gorgonzola me ne ha fatto venire voglia. Avete presente quel sapore di foraggio, in mezzo alla pasta molle e appiccicosa del gorgonzola?
Dunque, sia lodato il gorgonzola. Che tanto, qui del cheddar non se ne trova.
Mercoledì gnocchi. Buona festa.

 
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Ricordi improvvisi del sabato sera

Post n°485 pubblicato il 05 Dicembre 2021 da je_est_un_autre

"Lollo, t'an scàult brìsa dal blues, t'an scàult brisa dal soul, t'an scàult brìsa dl'hiphop: sa dscuràggna da fèr?"
("Lollo, non ascolti del blues, non ascolti del soul, non ascolti dell'hiphop: cosa parliamo a fare?").
Così mi apostrofava il mio vecchio amico Celi, ai bei tempi, denunciando non senza ragione una certa lacunosità dei miei ascolti. Del resto lui lo poteva ben dire, forte di una sua discoteca casalinga assolutamente sterminata. Erano talmente ricolmi, i suoi scaffali, che spesso per svuotarli un po' organizzava incontri che chiamavamo "serate vomiti" in cui cercava di rifilare agli altri (a prezzo stracciato, ma a volte anche gratis) dischi orribili, comprati probabilmente in seguito alla lettura di recensioni vergognosamente elogiative di Rockerilla, giornale amatissimo ma non sempre trasparente, come qualunque giornale di recensioni del resto. Fu lì che rischiai di portarmi a casa addirittura un disco dei Motley Crue.
Comunque sarà per questa mia limitatezza di orizzonti musicali che continuo ad ascoltare sempre quei quattro dischi da trent'anni? Che cosa mi muove ancora New Dawn Fades, al punto che se sto passando dalle Budrie, anzi già verso Sacerno, e c'è la nebbia e non so che tipo di uccelli si alza in volo dalla terra fradicia e in quel momento nella mia radio c'è Ian Curtis che canta "hoping for something more" a me, ecco, viene quasi da piangere?
Ricordo che spesso mi chiedeva Celi:
"Lollo, cosa ascolti prima di uscire?"
"Di uscire?"
"Eh, di uscire. Tipo il sabato. Cosa ascolti?"
"Boh...quello che ho sul piatto, non so..."
"Non puoi non avere un pezzo da ascoltare prima di uscire, il sabato. Io ce l'ho. E' Ace of spades dei Motorhead"
Io che sono sempre stato un po' snobbino e appena sentivo odore di metal me la davo a gambe, dicevo:
"I Motorhead? Tu sei troppo raffinato per ascoltare quella roba, Celi, che cosa c'entri tu coi Motorhead?"
"Lollo, non hai capito niente. E' roba grezza, il rock è quello, altro che raffinato. Il rock deve essere ABRASIVO. Di sabato ci vuole della roba abrasiva".
Ecco, adesso ho deciso: tolgo i miei 4 dischi dal piatto e metto su un pezzo abrasivo, poi vado in giro con Spike. Guai a chi ci incontra.

 
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