Creato da: je_est_un_autre il 04/11/2008
Date la colpa alla mia insonnia

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Messaggi di Ottobre 2020

 

Quando Amleto fa la sfoglia

Post n°436 pubblicato il 18 Ottobre 2020 da je_est_un_autre

Una delle cose belle del fare teatro con gli allievi è che si scoprono sempre cose nuove. Ieri ad esempio nel corso di Teatro e Dialetto (dove faccio Shakespeare, Molière e Neil Simon in bolognese - e arriverà anche Testoni, in persona!) ho scoperto non solo che Amleto è donna e recita l'Essere o non essere tirando la sfoglia, ma che Felix e Oscar de La strana coppia, in un appartamento a Manhattan, parlano in perfetto petroniano. I due allievi che lo recitano, che curiosamente ricordano un po' Jack Lemmon e Walter Matthau (asciutto e nervoso l'uno; più corpulento, con la faccia simpatica l'altro) hanno dato vita, dopo averlo letto per la prima volta ieri, ad una scena già godibilissima. E quando Felix minaccia Oscar e questi si difende: "Met zò cal mistléin!" (Metti giù quel mestolo!), e Felix arrabbiato ribatte "Moché mistléin, imbezél, l'é una raméina!" (Macchè mestolo, imbecille, è un ramaiolo!"); beh, lì, dentro quella raméina lì, c'è una forza, una potenza che nessun ramaiolo potrà mai esibire.

 
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Mettetela

Post n°435 pubblicato il 10 Ottobre 2020 da je_est_un_autre

Comunicazione di servizio:

Mettetela, questa accidenti di mascherina. C'è qualcuno che ha ricominciato a lavorare dopo mesi e vorrebbe continuare.
Mettetela, fatelo - se non per voi - almeno per quelli che, se si chiude tutto di nuovo, non sapranno più davvero come fare a mettere insieme il pranzo con la cena.
Mettetela. Lo so, lo vedo, è difficile farvi capire le cose (è una questione di evidenza: tutti i negazionisti, novax ecc, con cui ho avuto a che fare io, sono sempre puntualmente, inesorabilmente i personaggi più idioti che conosco, e non può essere una coincidenza) ma mettersi una mascherina non è difficile, su. 
Dite che vi stanca, vi affanna, può farvi morire. Beh, ecco, sapete, ieri una signora che ha passato l'infanzia in un lager ha detto: basta, da oggi non parlerò più della mia esperienza, sono stanca. Ecco, lei sì, lei può dire "sono stanca". Voi no. (E lo so benissimo che quest'ultima cosa che ho detto non c'entra niente, ma mi fate scappare la pazienza).
Pare che oggi ci sia una manifestazione di negazionisti. E a me sale la voglia di schiaffi.
Fate una cosa. Tornate a casa, che è meglio. Se voi sapeste la figura da idioti che state facendo, se solo poteste anche lontanamente immaginare.

 
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Quella cosa che ci riguarda

Post n°434 pubblicato il 04 Ottobre 2020 da je_est_un_autre

In questa ormai desertificata community - che ha senz'altro vissuto giorni migliori - da qualche tempo imperversano misteriosi profili - solitamente corredati da immagini di donnine non proprio vestitissime - che mandano messaggi che hanno tutti più o meno lo stesso tono: "Scrivimi, dammi la tua mail! Devo dirti una cosa importantissima che ci riguarda!", che è un ben strano modo di approcciare, piuttosto minaccioso, e poi quel "ci" è poco chiaro: sarà un maiestatis? Mah.
Di solito cancello questi messaggi e via, ma all'ultima, la delicatissima bellafiga77**, mi sono sentito di rispondere:
"Scusa, potresti dirmi cosa si nasconde dietro il tuo nickname, così teneramente poetico?".
E lei: "Mandami la mail e te lo dico! C'è una cosa importantissima che ci riguarda!"
"Ok, il concetto è chiaro, ma sai com'è, son timido"
Niente, non ha più risposto. Forse ha in spregio i timidi, oppure è stata inghiottita da quella cosa che la, mi, ti, ci riguarda. Chissà.
E' così. Una storia senza un finale.

 
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Raddoppi

Post n°433 pubblicato il 01 Ottobre 2020 da je_est_un_autre

Questa cosa del presidente dell'Inps che si vede praticamente raddoppiato lo stipendio non è piaciuto molto alla Mother (e non solo a lei, sembra di capire).
"Bàin, mo èt sintù? Da un giorno all'altro prende il doppio dei soldi. Mé a vag a vàdar tot i dé, e ogni volta prendo di meno, tutti i mesi, e invece lui prende il doppio. Centocinquantamila euro, et capì? A m'é gnù na rabia, che lo sai che cosa ho fatto? Lo sai?" mi ha detto, schiumante comprensibilissima rabbia popolare.
E io ho pensato: ommioddìo, cosa ha architettato? La rivolta? La presa del Palazzo d'Inverno? La rivoluzione?
"Sentiamo. Cos'hai fatto, mà?" le ho chiesto.
"Ho chiamato mio fratello!"
"Apperò. E lui?"
"Gli ho detto 'sta cosa, e si è incazzato come me!"
"Ambè. C'è da capirlo"
"Beh, ma ascolta, non vorrai micca che mi arrabbi tutta da sola!".

E insomma, a me 'sta rabbia che monta fra gli ottantenni mi piace un sacco.

 
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