L'atrabilioso

Ieri ho partecipato a un casting per un film. A dire il vero era, a loro dire, un call-back (cioè il momento in cui, dopo aver visionato un primo provino, ti riconvocano in studio per visionarti più nel dettaglio e decidere chi scegliere tra i 2 o 3 attori che hanno passato una prima selezione). In verità del call-back il provino di ieri non aveva proprio nulla. Era piuttosto un casting un po' pasticciato e malamente organizzato (tempi di attesa eterni), per affibbiare diversi ruoli piccoli o piccolissimi. Insomma quei casting che si preferirebbe non fare ma che alla fine fai pensando: va bene, pensa solo che ti pagano.
Mi hanno provato in 5 ruoli diversi. Il giornalista (mi piaceva, ma pare abbiano scelto una donna: e già questo indica quanto abbiano le idee chiare); il vigile (mai stato vigile in vita mia, lo avrei fatto volentieri); l'operaio un po' sindacalizzato, vinto dalla vita e dalla stanchezza (aveva solo due mezze battute risicate, ma come ruolo l'avrei sentito mio); il poliziotto (ho fatto troppo il coglione durante il provino, mi si inceppava anche la lingua, pessima figura insomma: ma non è un caso, mi sento poco poliziotto dentro).
Ma soprattutto, last but non least: il vecchietto. La cosa è andata così:

IO: ...come sarebbe a dire, il vecchietto?
LA CASTING DIRECTOR: Certo, il vecchietto, perchè no?
IO: Insomma, ho 55 anni, non sarò freschissimo, ma insomma, proprio il vecchietto...
LCD: Cosa c'è che non va?
IO: Voglio dire, potrei dirmi, che ne so, maturo, ma proprio vecchio, ecco...
LCD: Sei un attore. Prova. Il testo è questo.
IO: Madonna santa.

Insomma ho fatto anche questo.
Il vecchietto del bar.
Come passa il tempo.