C'è una notte di sonno profondo (è cosa rara)
e ci sei tu con un inizio di crampi
e un caffè bruciato per svegliarti
e un giornale lento
E ancora un ragazzino che ride dietro il bancone
e una piazza di paese fradicia e silenziosa
Poi c'è una telefonata
con una richiesta di spiegazioni
un attacco d'ira (controllo, dovresti avere più controllo - il controllo!)
e anche lacrime e poi
scuse
e poi un silenzio e
un saluto che fatica ad uscire
Con gli occhi che bruciano
di nuovo il telefono
che pietosi gli amici certe volte (e non sono ironico)
ma siamo tutti pianeti lontani
Poi c'è un pasto silenzioso
una giacca sgualcita
e un tergicristallo
un sorriso e due parole come se tutto andasse per il verso giusto
E poi gli esercizi
i soliti
e la pancia che si spacca
E io che spalanco gli occhi al soffitto
mi devo fermare ma
se lo faccio
se lo faccio stavolta
io
mi fermo un attimo e non so dove trovo la forza
ecco
così
solo alla fine mi tiro a sedere
Ora sono qui e
mi viene in mente la parola "razionale"
e se fosse un altro momento riderei
di questa
istruttiva
domenica di aprile.
Inviato da: je_est_un_autre
il 02/10/2024 alle 09:46
Inviato da: elyrav
il 02/10/2024 alle 09:35
Inviato da: je_est_un_autre
il 30/09/2024 alle 09:00
Inviato da: je_est_un_autre
il 30/09/2024 alle 08:58
Inviato da: Arianna1921
il 29/09/2024 alle 17:06