S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« CATENE | EHI VOI!! » |
Stessa spiaggia stesso mare
Post n°12 pubblicato il 22 Luglio 2007 da erbavoglio_70
Ore 13. Andiamo al mare. Oggi tutti rispettano abbondantemente i limiti di velocità: 50 km in due ore. Ma d’altra parte è sabato, di che ci lamentiamo? Dal finestrino sbircio nella macchina che sosta parallelamente alla nostra. Ci sono quattro giovani che ascoltano musica, fumano, ridono e non sembrano particolarmente infastiditi dal sole dietro i loro occhialoni alla stramoda. Per un attimo mi irrita l’idea che loro si siano svegliati un’ora fa, abbiano fatto una doccia veloce e siano andati a far colazione tutti insieme al bar. Io sono sveglia dalle 7, ma tra una spesa, una lavatrice e la polvere che mi salutava, ricordandomi che il sabato le donne che lavorano devono dedicarsi alla casa, ho fatto tardi. Non importa: ci aspetta un bel pomeriggio al mare. E poi sono fiera della nuova organizzazione: non sembriamo più Furio, Magda e bambini che fanno una gita. No no. Addirittura quest’anno sono riuscita a concentrare tutto in una sola (enorme) borsa da mare, anche perché mi sono convinta che le piogge improvvise non sono così frequenti nelle giornate di luglio pugliesi, che i bambini statisticamente non macchiano più di tre magliette a testa in quattro ore, che il bar della spiaggia ha sufficienti provviste di acqua, frutta e panini non avariati e che è inutile portare la borsa da lavoro in spiaggia. “Quando arriviamo?” “Quanto manca?” “Mamma ho sete.” “Fa caldo!” “Cambiate cd?” “Domani andiamo al mare?” Respiro profondamente e penso che prima o poi arriveremo come ogni bravo pellegrino e che se la telepatia funziona quel motociclista si fermerà e mi porterà con sè … Arriviamo e troviamo addirittura parcheggio senza che parta il treno delle bestemmie. Anche perché la maggior parte delle brave famiglie (capitanate da mariti solerti capaci di trasportare sorridendo borsoni, ombrelloni, ghiacciaie e passeggini) a quest’ora va via. Ottimisti come sempre noleggiamo due lettini. Sappiamo che non li useremo poiché saremo impegnati a rincorrere quelle schegge impazzite che sono i nostri pargoli, ma illudersi di avere ancora una vita normale tonifica il corpo. Le ore trascorrono liete tra un “mamma guarda, mamma guarda, guarda mamma” (io lo so, lo sento: i miei si stanno vendicando … la ruota gira) e “hai portato le pesche?”. Quando si inizia a provare qualche serio segno di cedimento è fortemente consigliato guardare i propri simili alle prese con problemi talvolta anche maggiori (neonati, bimbi isterici, tre o più figli). Capita a volte (ed è bellissimo) che finalmente anche il bimbo tedesco che vostro marito ha elogiato a denti stretti per il suo comportamento esemplare sbrocchi come tutti gli altri. Si capisce allora che l’idea dell’Europa unita ha solide fondamenta: la madre tedesca ha comportamenti analoghi a quelli della collega italiana. In tutto questo si ha poi il tempo di osservare con una punta di invidia la distesa di gioventù spalmata intorno a noi. Belli, abbronzati, impeccabili nei loro costumi alla moda, adorni delle ultime cazzate della collezione estiva di Bobo Vieri, simpaticamente intrecciati fra loro con la scusa dell’i-Pod o del test della rivista patinata, con delle borse piene di creme solari, cellulari ultima generazione e libri da scena presi in prestito dalla cugina secchiona. La loro unica preoccupazione consiste nella strenua difesa del loro asciugamano dagli attacchi dei nostri bambini. La punta di invidia lascia il posto a un filino di commiserazione: eravamo così anche noi, che credete, ma poi capita che ci si intrecci troppo e che ci si ritrovi improvvisamente alle prese con l’acquisto di un passeggino munito di ombrellino e ruote da trekking (non sai mai ti possa servire). Ma questo è niente. Come si può essere coerenti in spiaggia con la propria prole e i propri ideali? La parte più difficile riguarda il concetto di proprietà privata. “Lascia stare quel secchiello, è del bimbo, non è tuo”. “Mamma il bimbo ha preso la mia paletta!” “E dai, fai giocare anche lui. Le tue cose le devi sempre far usare agli altri amichetti”. “Mamma voglio la merendina del bimbo” “Non ti venga di andarla a chiedere: non è nostra”. “Mamma la bimba vuole il mio toast” “Dividilo con lei, devi essere generoso”. Oh no! Ecco il momento racchettoni. Tre mamme hanno fondato su due piedi un comitato per difendere la battigia dalle orde di palestrati che vorrebbero esibirsi. Questi difendono il loro inalienabile diritto al cazzeggio. Io tra un po’ torno a casa e prima di andare a dormire stiro i grembiulini: il 10 settembre è vicino.
|
Erba
ULTIMI COMMENTI
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54