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Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

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Sara

 

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Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

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Un tranquillo weekend di paura

Post n°667 pubblicato il 15 Giugno 2010 da sara_1971

http://www.youtube.com/watch?v=vlc6XM_yyMA&feature=related

RICEVIAMO E GENTILMENTE PUBBLICHIAMO

Ferrara 27 maggio 2010

 

Partenza ore 01.00 a.m., meta aeroporto Orio Al Serio Bergamo.

Finalmente le tanto attese date del tour di Sara ed Erba sono arrivate: traffico scorrevole, viaggio tranquillo, sottofondo musicale AC-DC  e sorrisino ebete di chi non si rende conto a chi ed a cosa sta andando incontro. Arrivo senza intoppi: l’appuntamento è per le 08.00, parcheggio e mi metto a dormire in auto con il sacco a pelo all’interno dell’aeroporto: saranno le uniche tre quattro ore di sonno tranquille che mi farò in tre giorni. Eccole le dive o meglio le scrittrici: bacini bacetti (Giuda mi avrebbe venduto per qualcosa di più ): ma sì, vogliamoci bene adesso perché dopo…

Colazione e toilette (per le dive, non per me perché intanto si è fatto tardi) e fuga alla ricerca dell’abitazione di Utente2 che gentilmente ci ospita per la notte.  L’appartamento è piccolo, grandezza cella d’isolamento da carcere di massima sicurezza per intenderci, forse anche un po’ più piccolo ma arredato con buon gusto (complimenti ad Utente2 e non lo dico per fare dell’ironia): l’accoglienza è ottima …

Sara si impadronisce del divano e li sosterà per tutta la giornata o meglio giacerà come una salma in attesa di essere sepolta in preda - dice lei - ad un torpore dovuto al cambio di stagione (?!).

 Utente2 nel frattempo farà conversazione con Erba: cinema, libri, teatro, blog, fumetti, fotografia, esperienze di vita vissuta, etc etc..

Dopo un pasto (dal cinese) a base di pesce spada ed una toccata con fuga al centro commerciale dove le due dive fanno dono ad Utente2 di un servizio da caffè (nonostante quest’ultimo abbia più volte ribadito che per lui il caffè è veleno) e ad Utente1 di un set di bicchieri colorati, si ritorna in cella: Utente1 inizia ad avere i primi attacchi di claustrofobia e a chiedersi di quale colpa si sia mai macchiato per dover passare la giornata recluso. Ovviamente a nulla valgono le sue richieste di uscire (Zitto, non rompere! È la più affettuosa tra le esortazioni proferite al suo indirizzo).

 L’arrivo di Utente3 spezza un po’ l’andazzo per due o forse tre minuti e poi la situazione torna uguale: Sara morente agonizza sul divano, Erba cinguetta con Utente2, Utente3 veglia la salma di Sara ed Utente1 inizia  a dare i primi segni di squilibrio mentale, progettando piani d’evasione e fughe mirabolanti.

Doccia per le dive, Sara risorge e si lamenta dei collant nuovi appena acquistati perché - a suo dire - fanno tanto vecchia battona slava, Erba dopo un’ ora e più di toilette personale esce dal bagno con un “Fatto presto?”

San Utente3 - detto anche Il Raccattato - non batte ciglio (si vede che le conosce) ed Utente1 prega che la prossima tappa siano i forni crematori o la camera a gas (sebbene anche l’iniezione letale non venga scartata): invece si ritrova al Blam. Niente da dire: bel locale, bella gente… ogni tanto prova a scappare ma viene prontamente ripreso e richiamato nei ranghi: “ Ue ma dove stai? Torna subito qui! Vieni qui” (che strano mi viene in mente un cane!).

Utente1 si giustifica dicendo che è astemio perciò dopo il decimo crodino ha la panza piena di gas e vorrebbe evitare di berne altri (rischia un M.D.D, malattia da decompressione, più nota come embolia) per cui passeggia e promette di non allontanarsi da Utente3 che nel frattempo gli elargisce un aneddoto di vita vissuta: “Io avevo una moglie che si comportava così. Tu però fai ancora in tempo”.

La serata prosegue e in uno slancio di generosità un  ubriaco di passaggio viene invitato da Erba a bere un bicchiere: si scoprirà poi trattarsi di un poveraccio scappato da un centro di accoglienza per tossicodipendenti, sito proprio di fronte al Blam, che incita tutti quelli che gli capitano a tiro a tirare fuori il fumo che è ora, perché lui tra poco dovrà andarsene in comunità a disintossicarsi … forse al posto del bicchiere di vino sarebbe  stato più opportuno fare una colletta.

A fine serata si torna in cella dove l’attende una notte da incubo: Utente2 russa come un trattore, Utente1 durante la notte si alza due volte: una per cambiare l’acqua al canarino [anzi all’ aquila, precisazione dovuta] e l’altra per tentare l’ennesima fuga alle sei del mattino ma poi - accidenti a lui - si pente e si riconsegna nelle mani dei suoi aguzzini che non hanno di meglio da fare che insultarlo per la sua guida (e non solo).

Quando Utente1 si azzarda a dire “ma vedi Erba, ieri sera stavi veramente fuori per quello non hai sentito russare” si guadagna a pieni titoli un garbato “sei un provinciale di merda!”.

Che care.

Il seguito (ovvero quel che accade dalle ore 16.00 di sabato 29 maggio dell’anno 2010 fino alle ore 10.00 di domenica 30 maggio 2010) non si può raccontare: forse un giorno qualcuno ci scriverà un post, per adesso è archiviato come materiale Top Secret. Vi dico solo che mai e poi mai mi sono trovato in una situazione del genere e mi sono sentito così inutile, spaesato, fuori luogo e spaventato che mi è persino venuta voglia di scappare ma se lo avessi fatto sarei stato di sicuro giustiziato sul posto e senza un regolare processo.

In conclusione vorrei dirvi che un anno nella legione straniera non mi avrebbe provato così tanto e che forse mi farò tatuare le date con tanto di orari a testimonianza del fatto che… beh… io c’ero.

A parte tutto questo direi che mi sono divertito tanto ma così tanto che adesso sulla legione straniera ci sto facendo un pensierino… ah, dimenticavo: a quando il prossimo tour? Non vedo l’ora…

In fede

Utente1

 

 

*Ti voglio bene Sara (per prima) e pure a te Erba (per seconda)

PS :  Giuro di aver detto tutta la verità nient’altro che la verità, l’ho d… ehm giuro!

 

 

 
 
 
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