S_CAROGNE

Per un pelo

O-M-I-O-D-I-O: un capello bianco!

Se non vi è ancora capitato, vi capiterà (e le ventenni non pensino “figuriamoci …”): il ricordo della prima mattina in cui, oltre ai soliti problemi legati al brusco rientro dalla gita fuori porta nel mondo onirico, vi è piombata sulle spalle una coltre grigia, dal sapore di brodo di pollo e pillole per la pressione,  vi accompagnerà sempre.

Il primo impulso sarà quello di estirpare il male alla radice: “sarà uno sbaglio, una svista, lo elimino e non ci penso più”. Ignorerete la saggezza popolare che vieta assolutamente tale irreversibile scelta: “figuriamoci! Altri sette! Fesserie”. E poi voi volete vederlo da vicino, dentro di voi c’e’ una speranza: sarà un capello biondo. Certo, e voi siete Sharon Stone che si è smarrita nel bosco. E’ bianco, ma ormai lo avete eliminato. Potete uscire spavaldamente dalla vostra tana e affrontare un nuovo luminoso giorno, forti della vostra giovane età o del fatto che fino ad ora la buona stella vi ha assistito e non mostrate tutti i vostri 35 anni. Miracoli delle creme Revitalift. Ma mentre guidate, prendete il caffè, lavorate o guardate le vetrine, subdolamente mille segnali di decadimento si paleseranno a voi. E la mente tornerà a quel capello bianco.

Altri, i più maturi, i più sicuri, sceglieranno di tenerselo quel capello bianco: “così noteranno che nonostante abbia 40 anni ne ho solo uno” e poi, diciamolo, per notarlo qualcuno vi deve amare molto e arrivare a scompigliarvi i capelli. O deve essere il vostro parrucchiere.

Quale che sia la vostra scelta, dopo il primo ne seguiranno molti altri. La catastrofe è paragonabile all’interruzione di una dieta (solo per oggi uno strappo … che vuoi che sia se anche oggi …?) o alla deriva della gestione di una casa (dopo non aver spolverato per 2 settimane non noterete più la polvere, pensando che le cose intorno a voi abbiano acquistato contorni più sfocati e continuerete a rimandare). Difficilmente si prosegue con l’estirpazione: è davvero troppo umiliante. Si può quindi allegramente decidere di vivere con qualche capello bianco (aumentando le sigarette giornaliere e privilegiando i rapporti on-line), ben sapendo che le vostre amiche che hanno detto “nooo, non si notano per nulla, se non me lo avessi detto tu …” sono solo serpi che festeggeranno la vostra senilità raggiunta in privato. I più decidono di correre ai ripari. Andrete dalla vostra parrucchiera di fiducia, che frequentate con parsimonia (solo per il taglio o le pieghe per le occasioni importanti). Lei in segreto vi detesta: questa vostra aria da ragazza della casa nella prateria le rovinava la clientela. La semplicità non è di questo mondo: tinte, mèches e decolorazioni fanno parte del manuale della brava donna moderna. Finalmente vi siete arrese. Varcherete la soglia del suo negozio e lei noterà subito gli intrusi, scuoterà il capo e vi dirà “siediti tesoro, ora vedrò come posso aiutarti”. L’aria d’un tratto si è fatta solenne, voi spererete che l’operazione riesca, senza troppi intoppi. Non avrete il tempo di preoccuparvi fino in fondo: intorno a voi mani esperte pensano alla vostra salvezza e giornali di gossip riempiono i vostri occhi e la vostra anima. Siete diventate grandi.