S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Cazzaturificio o Recensioni? Funeral Party
Post n°77 pubblicato il 30 Settembre 2007 da sara_1971
I tempo Molto piacevole, umorismo simpaticamente inglese, personaggi assai divertenti, soprattutto il nano, alto esattamente quanto Erba, che si scopre essere l’amante del defunto (la trama come vedete non è molto complicata).
II tempo Premessa: il blog, si sa, è lo strumento più adatto per raccontare ad un manipolo di sconosciuti una serie scarsamente interessante di cazzi propri privatissimi, onde gettare via la propria, e a volte altrui, dignità. Ed io non costituisco certo una eccezione. Del II tempo potrei dirvi tante cose, tutte sommariamente negative (traccia inconcludente, comicità di fattura scadente, finale melenso e prevedibile) ma risulterei approssimativa e tendenzialmente inesatta in quanto non presente. Dov’ero? In bagno, come al liceo durante le interrogazioni. La colpa di tutto questo è, naturalmente, di Congus, reo di avermi trascinata a cena in un accogliente ristorantino dalla cucina semplice e casereccia come la plancia dell’Enterprise, al grido di “tu mang comm l’peccr, j no!” (traduzione: tu mangi l’erbetta come una pecorella – ndr: Sara è quasi vegetariana – io invece no!) Sappiate solo che assaggiare qualcosa di leggermente diverso dalle solite verdurine lesse non deve avere giovato alle mie interiora. Insomma improvvisamente, poco dopo l’inizio del II tempo, ho provato infinita invidia della vita placida e monotona di chi si ritrova a combattere contro il proprio intestino pigro. Vi risparmio le problematiche tristemente connesse all’uso di un bagno pubblico risalente al Cretaceo (chiederò personalmente al Papa di menzionare l’impresa di pulizia del Cinema Kursaal nell’Angelus di domenica prossima), sappiate però che solo dopo aver espletato le mie anormali funzioni fisiologiche mi sono accorta dell’assoluta mancanza di carta (non necessariamente igienica) nel raggio di 2 chilometri. Niente. Non un fazzolettino, una paginetta stropicciata, un verbale di un consiglio di amministrazione, un foglio A4. Nulla. Non so se sapete quali sentimenti si agitino aldilà della parola panico, ma sappiate che in questi casi l’animale che è in voi si trova in uno stato conflittuale tale da permettergli di saltare millenni di evoluzione con un solo balzo. Che fare? Sara (contattando tramite cellulare Congus rimasto in platea): Vieni con urgenza per favore. Congus: Ma chi è? Sara: Come chi è? Sono io, Sara. Congus: Sara? Scusa ma da dove chiami? Sara (tesa ma fiduciosa): Dal bagno. Muoviti. Passano due minuti. Squilla il cellulare. Sara: Ou ma dove stai? Congus: Mi dici dove minchia è il cesso delle donne? Sara (nervosetta): Ma vedi che sei imbranato forte. Chiedi, no? Che faccio, ti guido io fin qua col navigatore? Congus: E si incazza pure. Io con te non ce la faccio più, eh? Arrivo di Congus, il dialogo procede attraverso la porta del bagno. Congus: Mi è toccato pure chiedere, mortacci tuoi. Che vuoi? Sara (molto nervosa): Dammi i fazzolettini di carta. Congus: E tu mi hai fatto venire fino qua per… Sara (irata): Taci scellerato, non sai la situazione. Congus: Non ce l’ho. Sara (interdetta): Come non li hai? Congus: No, non li ho… vabbè senti io torno a vedere il film Sara (imperiosa): Scordatelo!! Vammeli a prendere in macchina Congus: In macchina? Ma tu sei manco scema, abbiamo parcheggiato in piazza Ferrarese Sara (isterica): Chiedi a qualcuno in sala. Congus (rispolverando un nobile dialetto faticosamente tenuto in catene): Tu non ‘zi normal, viid tu se j ia sta a fà st’marionett staser (sei davvero originale, ma guarda un po’, stasera mi vuoi rendere partecipe di questo spettacolino teatrale). Sara: Muoviti! Io da questa stanza piuttosto che così ci esco cadavere. Chiedi alla cassiera un pacco di Kleenex. Congus (incamminandosi nel corridoio): ç]&#©™****@@ Passano altri 2 minuti Congus: Non ne ha, il bar in questo fottuto cinema non c’è, non ci posso fare niente. Sara (disperata): Non è possibile. Congus (immedesimandosi): E mhò? Sara (Quasi in lacrime…calma, manteniamo la calma): Ok. Benissimo. Esci dal cinema, attraversa il lungomare e compra da uno stramaledetto marocchino un pacco di fazzolettini. E torna qui. Silenzio Sara: Congus? Hai sentito? Ri_Silenzio Passano altri 4-5 minuti Passi nel corridoio. Congus: Apri idiota. Sara: Lasciameli a terra e vattene. Passano 2-3 minuti. Inavvertitamente parte una chiamata dal cellulare di Sara verso l’ultimo numero presente in elenco. Congus: Ehi, io te lo dico con la calma, NON ‘ZI CHIAMANN CHIU’, SI’ CAPIT? J MO’ NON ‘NG VAD CHIU’ DA NISCIUNA VANN (Traduzione: è preferibile che non ci si senta, cerca di capirmi, ora non me la sento di andare di nuovo in giro).
E d’ora in poi non azzardatevi a parlare male dei venditori ambulanti in mia presenza. |
Erba
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