S_CAROGNE

Carogne al lavoro

Nell’ultimo mese ho abbandonato la mia cuccia (che da quando è frequentata dai miei amichetti disadattati emana un odore che ricorda vagamente una unità cinofila di salvataggio) solo per bigotte questioni lavorative o per dedicarmi con la coinquilina alla revisione finale della malvagia Creatura: io con lo stesso attaccamento di un barbone ad un cartone, lei con la spocchiosa irriverenza di una snob parchitelliana. Gli incontri, causa reciproci ed improrogabili impegni, si sono obbligatoriamente svolti a casa della morigerata madre di famiglia in fasce orarie remote, il che dopo una giornata trascorsa al lavoro (e dopo un weekend al ristorante) si è palesato spesso accattivante al pari di un improvviso parto naturale in un’auto bloccata in un ingorgo. Premessa: a casa di Erba c’è tutto (tutto) tranne la possibilità di un raccoglimento privato perché un attimo di distrazione esita in un’orda di manine appiccicose che si protendono sul prezioso manoscritto mentre il rumoroso (e purtroppo fedele) marito di Erba zoccola per la casa raccogliendo inquietanti cadaverini di bambolotti. Ma procediamo. Diciamolo: ci sono verità che si possono dire solo offendendo. Che orrore l’inutile ellissi contenuta in ogni formula di garbata cortesia! Magnifica invece quella sicurezza totale che nasce dalla certezza di capirsi l’un l’altro… insomma abbiamo vissuto gomito a gomito serate assai faticose che, lungi dal portare alla luce le reciproche minuzie semantiche, hanno piuttosto evidenziato lo spegnersi di quella seppur tenue scintilla di empatia che (una volta) ci legava. Ma facciamo pure dei brevi esempi di del bel tempo che fu… (COME ERAVAMO): Erba: perdonami, domani potresti postare tu gentilmente? Sara: Ok, non c’è problema. Quale pezzo pubblico? L’ultimo che ti ho mandato come ti sembrava? Erba: Carino, ma il post su Bari è divertentissimo, facci un pensierino. Sara: Attenta, c’è una discordanza nella parte iniziale della Creatura. Te l’ho evidenziata, sarebbe preferibile spostarla a pag 50. Erba: Perfetto. Lo faccio subito E dell’attuale fine turpiloquio… (COSA SIAMO DIVENTATE): Sara: Dove sei maledetta? Accendi l’altro fottuto cellulare, devi postare tu oggi, bastarda. Capisco che la sessualità degli animaletti ti agiti parecchio ma non credere di essere divertente parlando di scarafaggi. A cosa cazzo pensi quando scrivi? Erba: Se racconti la cosa in questo modo è perché pensi (sbagliando) che la sessualità non ti riguardi più. Oggi non posto, vai a cagare tu e il blog: devo fare shopping Sara: Povera cocchina, gli acquisti deve fare … che fatica! Sei scema? Sono da sola senza soldi e senza auto: DEVI postare tu! Erba: Che bello saperti senza i due ladroni accanto. In quale dormitorio li hai lasciati? Sara: Se non mi mandi il pezzo nuovo della Creatura li lascio sotto casa tua, idiota. Erba: Non scherzare su queste cose, sai che ho un marito e dei figli. Sara: Lo so bene... vuoi che vada a consolare il maritino mentre fai shopping? Erba: Lascialo stare, lurida. Ti avvii serena verso una prematura menopausa: rassegnati!

PS: AUGURI dipiù1_2!