S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« Space oddity | Lecce-Bari andata e ritorno » |
Memorie dal sottosuolo
Post n°497 pubblicato il 14 Aprile 2009 da sara_1971
... le parole dei profeti sono scritte sui muri delle metropolitane e delle case popolari...
Casa 1971. Una sera come tante. Sara si esibisce nell’arte dell’affettare cipolle giusto per piangere su qualcosa di diverso dal proprio saldo conto mentre due fagotti di cenci sporchi che rispondono al nome di Geghe e Jay ascoltano alla radio una sorta di tamurriata esorcizzante. Jay esibisce un fiero cipiglio da Solidarnosc, Geghe il suo candore da boy scout mentre sul fuoco arde una Cremosa Armonia di Zucca destinata a dipingere il quadro futurista dell’intestino crasso di entrambi: acquistare un panino dai distributori automatici e poi mangiarlo sulla banchina del binario fa troppo Noi i ragazzi dello zoo di Berlino perciò la combriccola di devastati si ritrova al civico 118 con sempre maggior frequenza (la vedo così instabile, provvisoria, questa foresteria. Di quelle destinate al sequestro giudiziario, per intenderci). Qualche esperto di metafonia potrebbe dilettarsi nell’ascoltare la voce di decine di spettri proveniente dallo scarico (che da mesi ormai emette preoccupanti rigurgiti), i batteri sono già seduti a tavola con le forchette in mano e Jay è impegnato nelle solite misurazioni catastali del pizzardone che gli permetteranno di trionfare nei rituali di accoppiamento: nel complesso sembriamo uno dei quadri più dolorosi di Frida ma tutto sommato va bene così. (Nota per il timido utente che chiede quotidiane delucidazioni in messaggeria: con Geghe e Jay non ci sono – fortunatamente - rapporti di parentela: loro due sono gli esiti di una clausola di invadenza che non sapevo di aver incoscientemente firmato un paio di anni or sono. Ormai il danno è fatto, e adesso me li tengo). Inaspettatamente una calamità si abbatte sull’idiopatico focolare: la proprietaria di casa si avvicina alla amata protesi portatile e scopre l’assenza della connessione web, cosa che le provoca un leggero nervosismo (leggasi: crisi psicotica che fa aggirare Sara urlante intorno al router al pari di Borghezio nei pressi di una moschea). Geghe e Jay si risvegliano dalla loro catalessi per spirito di collegialità e dopo aver inutilmente cercato di rianimare il router, si decide di chiamare l’assistenza. Il call center – lo saprete - è strutturato come un videogioco: man mano che si procede aumentano i livelli di difficoltà e ad ogni girone si è costretti ad inventare gasteme che potrebbero risuonare solo in una riunione parlamentare. Quando si arriva finalmente ad interloquire con un tecnico normodotato gli utenti si dividono in due gruppi: quelli che si relazionano all'operatore come ad una madre (per cui lo venerano e gli rivolgono parole d'affetto anche dopo settimane di isolamento) e quelli che interagiscono con lo stesso tramite una sola frequenza, quella dell’urlo. Superfluo specificare a quale dei due gruppi appartenga Saruccia vostra. Nel mentre, proprio quando il problema comunicativo con l’operatore (sardo e al contempo leggermente sordo) sembra sulla via della risoluzione, viene alla luce un complicazione fognaria troppo a lungo sottovalutata nella casa reale_1971 (legenda: grave impedimento al deflusso dello scarico del water di cui ognuno si è beatamente sbattuto fintanto che è stato possibile chiudere il coperchio della tazza senza forzare) che indica la palese ed improcrastinabile necessità di uno spurgo immediato. Alle operazioni di asciugatura pavimenti partecipano di buona lena anche le immonde bestiacce pelose per cui nel giro di 45 secondi il devasto assume proporzioni da ecatombe e spinge Jay a venire ad urlare così vicino da non lasciare lo spazio per eventuali fraintendimenti comunicativi: Mo’ ia’scittàà nu griiid. Sciatavinn dà do, li stramuert di c’v’ha’ crìat, do jè a piggh la scernata bbone ca la malaménde no mmanghe mà. (ogni traduzione tradisce il suo originale che va sempre al di là della capacità del traduttore. Comunque: Ora basta, sto per alzare la voce. Andate via di qui, orsù, benedetto il vostro capostipite, in questa casa bisogna godere delle poche giornate serene perché quelle cattive non mancano mai). Cosa che potrebbe far (giustamente) pensare all’operatore di trovarsi nel bel mezzo di episodio di cronaca nera dal retrogusto di candeggina. Nonostante le proteste di Geghe (l’artista di casa) l’asciugatura dei pavimenti viene effettuata tramite alcuni fondali teatrali da lui stesso allestiti con vecchie lenzuola sottratte al corredo della Zia Cortigiana. Ecco. Ecco perché. No dico, ecco perché io avrei pensato di abbordare il primo fesso che trovo per strada e portarmelo a casa col solo motivo di chiedergli, al risveglio, di sistemarmi il router, il conto in banca e l’esistenza in genere.
P.S. Dimenticavo. Abbiamo un altro gentile coinquilino: il tarlo. Ma di questo magari parliamo un’altra volta.
|
Erba
ULTIMI COMMENTI
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54