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Un blog creato da sara_1971 il 13/07/2007

S_CAROGNE

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Sara

 

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Vecchio Paz

Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...

 

Cuor di Carogna

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Diario di una gravida

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Sull'Amore e altri demoni

Post n°725 pubblicato il 27 Gennaio 2011 da Mr.Pemberton

La biblica lotta fra sesso e castità è deflagrata al piano rialzato di un signorile tramezzinificio intorno alle 18:22 (riporto l'ora esatta in quanto questi sono numeri magici: sommandoli esce fuori un nuovo numero che non significa assolutamente un cazzo).

Mi ero appena lasciato con Chris, una gallese di ventisei anni, capelli rossi come un tramonto a Pechino. Una storia durata poco, giusto il tempo di una fermata in metro.
Insomma, poi è apparsa Eva. E come ogni iconografia che si rispetti aveva pelle bianca, denti da lupa e portava con sè il suo venefico frutto appena colto dall'albero dell'alleanza.
Giusto il tempo di lucidare le armi e in pochi minuti avevo schierato le mie armate, cominciando a valutare quali fossero le vie migliori per arrivare a espugnare le eburnee torri di quella città proibita. Poi, come da un corno biblico, la tonante voce del dio degli eserciti risuonò alta:
-Tanto non te la darà mai.

Era Saro.

L'ho conosciuto un pomeriggio mentre trasformava una normale sigaretta in un elenco di reati.
Poi mi ha raccontato della sua vita, e di come i reati erano diventati così tanti che le sigarette gliele dovevano portare dall'esterno, insieme alle arance. Nel suo quartiere lo conoscono tutti. Rosario, detto Saro per amici, parenti e giudici minorili. Poi arriva al famoso bivio.

Da una parte uno stipendio, un lavoro sicuro e la possibilità di uscire dall'anonimato. Dall'altra la disoccupazione. Lui tiene duro e piuttosto che spacciare preferisce andar via da quella merda. Alla fine termina il suo percorso professionale a fare il metalmeccanico, turno notturno, fabbricando sportelli di una celebre industria automobilistica italiana. Ma la testa non gira come dovrebbe, qualche amico diventa una sagoma di gesso sull'asfalto, allora meglio lasciar perdere i sabati al centro commerciale e rinascere altrove.

-Tanto non te la darà mai.
-Come lo sai-, gli faccio.
-Primo: tieni una faccia che in confronto a te la Sindone è la pubblicità della cocacola a natale con le renne che ridono e le caprette ti fanno ciao. Secondo: quello che è venuto a prenderla non mi sembrava nè suo patri nè il suo consulente finanziario. E terzo è polacca.
-Ti concedo pure le prime due, ma che è polacca che c'entra, scusa. Anzi, dovrebbe essere un'agevolazione, a quanto si mormora giù, nei caffè letterari del BdC*...
-Sì ma quella portava una cruci al collo che manco al santuario di santa rosalia. E quella come minimo è divotissima a quella p...

Parentesi.
Saro si occupa di religione come poche persone al mondo. Egli possiede il rarissimo dono -credo sia innato, cose così mica si imparano- di coniugare in sé l'afflato mistico delle Origini con il raziocinio positivista e darwiniano. In due parole è capace di fondere la tradizione giudaico cristiana con la tassonomia dei vertebrati superiori. Esempio vivente di un sincretismo religioso fra cattolicesimo e induismo, Saro assegna alla divinità, sia essa uno o trino, madonna o santerello pescato a caso dal suo personale martirologio, un attributo secco che spazia dal regno degli eucarioti all'elenco dei mestieri più deplorevoli del codice penale. Chiusa parentesi.

-...della Madonna di Cestokova.

Una sera mi ha convinto ad andare in discoteca. Già il fatto di mettere il naso fuori dalla grotta mi ha provocato un'ansia come quella sindrome dei rapiti quando vengono liberati, che non sanno più da quale parte si trova la prigionia. Poi nutrivo un'aspettativa clamorosa nel pollo fritto in salsa Special Oriental Gust che avevo preso al take away babilonese (io credevo che i babilonesi si fossero estinti tipo i maya o i trilobiti. Vai a scoprire che i furboni, fottendosene della mezza luna fertile, hanno fatto armi e bagagli e son venuti ad aprirsi il ristorantino qui a Elsewhere. Gli assiri no, quelli pare siano tutti morti). 
-Minchia, ti fidi? L'alcool ce lo metto io. E se non ti piace il genere ci sta pure la pista anni '80.
-Saro, non è questione di fiducia e poi l'ultima volta che sono entrato in una discoteca il concetto di pista revival anni 70-80 non esisteva, anche perchè non aveva un cazzo di senso mettere in un'altra pista quello che già si sentiva nel resto della discoteca.
-Fra mezz'ora giù, porc...
-OK, ok...

Tre ore e cinquantacinque minuti dopo, dopo aver speso i risparmi di una settimana ed essere ancora completamente sobrio, mi metto alla ricerca di colui che per una notte mi ha messo di fronte alla scelta salomonica fra Impaled Nazaren e Abba.

Poi su un divanetto scorgo una composizione onirica, come se una creatura di Bosch avesse preso tridimensionalità e vita, qualcosa di inesplicabilmente umano ma con le stimmate di una mostruosità bestiale.
La luce della stroboscopica fa risaltare meglio i profili di quell'incubo. Una cicciona nera, inguainata in un latex rosso pompeiano con unghie smerigliate di eguale tonalità giaceva riversa su Saro che, baciandola oscenamente, tentava di entrarle nel corpo attraverso la bocca, unico orifizio transitabile senza incorrere nel pericolo di una fotografia a tutta pagina sul tabloid della protezione animali.

Siamo tornati a casa a testa bassa. Nessuna voglia di parlare.  Sulla strada che porta alla grotta la solita volpe ci guarda da lontano stringendo fra le fauci qualcosa che ancora si muove. Gli alberi, con rare foglie che stanno come d'autunno, proiettano ombre lugubri.


-Quanto cazzo hai bevuto, Saro. Con che coraggio...
-Lascia stare. Io l'ho resa una donna felice, stanotte. Sono un benefattore, io.



*BdC: BucodiCulo, città natale di Mr.Pemberton

 
 
 
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