S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°784 pubblicato il 24 Marzo 2015 da delilah79
Doveva essere una piacevole serata di gaudio, festoni colorati, palloncini e candeline. Ricapitoliamo: Ore 21.35, telefonata tattica: sondiamo le acque. Decido, quindi, di sfruttare a mio vantaggio questa duplice natura, altrimenti detta disturbo bipolare, della quale io e il mio compagno soffriamo e passo alla proposta/regalo last minute. Fase 1: Bene, sarò franca: potevo fare molto di più, ma si sa, mai tirare troppo la corda con una donna di porto come me, altrimenti, dall’impegno a festeggiare, si passa al rutto libero in faccia. Una volta focalizzato il problema e una possibile risoluzione, richiamo il mio uomo e, molto festante, gli dico: “Amore, sono stata alle prese con il lavoro, scusami (sono disoccupata, lo sa, ma sa anche che ultimamente Lu Pinu te l’osteria è il mio maggior confidente), facciamo una bella cosa? Chiama XY, ordina il Sushi che ti piace tanto, dai! Lo mangiamo stasera e brindiamo!” e lui: “Ma il sushi è caro!” e, a questo punto, il divario: -quello che vorresti dire: Sì, costa un sacco, io non ho un euro in conto e tutto per del pesce crudo, un po’ di zenzero e qualche alga, ma, cosa mi faccio venire alle 21.38, negozi chiusi e senza poterti dire: mi sono dimenticata! ? E ordina anche da bere che è chiuso pure l’indiano e non so dove minchia comprare una birra a meno di un euro! -Quello che dici: Ma dai che problemi ti fai? Offro io è il tuo compleanno, no? Ordina tutto quello che vuoi. E non mi fare trovare 10 pezzetti, altrimenti mi incazzo! Stasera è il tuo compleanno: SI FESTEGGIA! Si vive una volta sola. Ah, Amore, ricordati di chiedere di quella buona birra che hanno loro, che lega tanto bene, io avevo pensato a una bottiglia, ma ci sta davvero male, sai quel rosso che bevemmo in quell’occasione speciale… Non va, vero? L’avevo detto io. Dai, lo beviamo alla prossima. Appurato, a questo punto, che i tre anni di teatro sono valsi a qualcosa, mi precipito a casa, prendo la Cane e senza neanche il tempo di una pipì, riprendo la strada sotto i piedi e arrivo dal mio uomo. Giubilo, entusiasmo, euforia come quello di colei che attende dalle 00.00 questo momento. Bene, ecco il momento verità, quello che da solo mi permetterà di risorgere dalle ceneri della dimenticanza, per immolarmi sull’altare dell’amore incondizionato: IO DETESTO IL SUSHI. Non ne capisco la ragione, il gusto, il senso. Mangiare pesce crudo schiacciato su riso insapore, arrotolato con alghe color catrame e con qualche appiglio “saporito” da ricercare nel Philadelphia, con zenzero rosa e wasabi sapor benzina. Lui festante. Obiettivo raggiunto, passiamo alla fase due: Amore, finisci tu, a me non va, SONO PIENA! Sì, lo so che ne ho mangiati pochi, ma da quando sono a dieta mi sazio subito. La cena termina, il prezzo è pagato, lui è soddisfatto e satollo. Ore 23.49 – fase tre: Amore, porto giù La Cane, torno subito. No, non tardo. Ore 23.58: Non so come vi chiamate, non so chi siete, ma vi giuro, nel momento in cui ho addentato il rustico caldo del Cin Cin Bar (lo consiglio) ho amato tutti voi. Ore 00.20 – La cane, mia complice, va a cuccia silenziosa. Il compleanno è finito. Ho lavato i denti: non lo scoprirà mai. Ore 10.30 del giorno dopo. Mi alzo, porto giù La Cane, torno con un vassoio carico di dolci che LUI adora. Confesso. Ride di gusto. Ho mangiato Sushi per la prima volta a Milano, tanti anni fa, con non so quale dei miei ex. La serata finì in una focacceria. |
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http://www.focus.it/scienza/salute/dai-parassiti-del-sushi-lidea-dei-vermi-sniffa-cancro
Quelli che provengono dalla stella Vega non si nutrono di pesci?
Un abbraccio.
Ma davvero tu,Sara e Erba siete campionesse del rutto libero ?
PS: come mai voi donne di cosi' grande immaginazione chiamate un cane La Cane ? :)
Ho promesso di leggere e leggerò... dopo pranzo però ché una pasta e cavolfiore [da preparare] mette di buonumore.
Non penso sia solo merito delle due birre preprandiali, ma mi sono davvero divertito.
Quando cominciasti a scrivere su S_CAROGNE ti rimproveravo una certa ruvidità nello stile, sembravi passare della carta vetro sul foglio dopo aver scritto e postare il risultato... oggi... ora..., quello che allora mi sembrava un difetto, mi sembra uno stile.
'La Cane' disorienta prende allo stomaco
Lo stile narrativo di colei che non vuole raccontarsi, ma vuole vomitare ciò che ha vissuto
Imperdonabile scoprirti accoppiata con un omo che ama il sushi...
I refusi in questo caso rendono lo scritto particolarmente vero... la ruvidità stilistica che si sposa con la ruvidità formale.
Il post non è stato scritto, è stato vomitato... 'Panglos dixit'
By, Saruccia.
No, noi che viviamo in Italia e che l'italico idioma siamo soliti parlare, ignoravamo [ma tu pensa dove arriva l'inacculturatezza di noi Italiani!] che nelle lande salentine [Il Salento si trova in Africa?] per 'LA cane' si è soliti intendere 'quadrupede di razza canina di sesso femminile'... pensa un po' che, secoli addietro, alcuni spregiudicati linguisti proposero, per indicare un 'quadrupede di razza canina di sesso femminile', il termine 'cagna'.
La loro spregiudicatezza linguistica costò loro anni di carcere e l'eterna esclusione per loro e per i loro discendenti da ogni incarico che potesse solo sfiorare la semeiotica.
Pensa che nel 1982 si scoprì che un loro discendente faceva il portiere nello stabile dove abitava Umberto Eco: fu messo al rogo... non Umberto Eco [punizione che avrebbe meritato per aver scritto 'Il Pendolo di Foucault'], ma l'eretico discendente.
Il commento di Delil(h)uccia MIA per sempre adorata era rivolto al Sommo Panglos e non all'infimo Paolonuccio... sarebbe stato sufficiente avere tre neuroni funzionanti per capirlo.
In ogni caso ti perdono... a quanto ho capito sei pugliese ed è noto che ai pugliesi la genetica concede solo due neuroni funzionanti...
I tuoi interventi non mi danno alcun fastidio e mi dispiace che tu consideri i miei offensivi. Il fatto che il mio intervento sia giocosamente provocatorio [non 'offensivo', ti prego] lo testimonia il contesto nel quale ci troviamo e la natura della provocazione: ho criticato i pugliesi sul blog di Sara, Erba e Delilah sapendo benissimo che Sara, Erba e Delilah sono pugliesi. In verità contavo anche su un loro intervento così da poter allargare il gioco.
La mia scheda recita 'Pisa', ma in realtà sono nato a Napoli, intendo dire che la figura del nordisata che parla male del Sud male mi si adatta... Lecce fra le città che amo di più... Sara ebbe a dire che sono pugliese d'adozione.
Aggiungo che due dei vecchi frequentatori che ho sempre considerato buoni blog_amici sono Ipolipidico e Dipiù... anche loro pugliesi.
Mi dispiacerebbe molto non vederti più fra i commentatori, molto assai; "c'eri prima tu... c'ero prima io" è un discorso del tutto inappropriato, questo spazio è di tutti.
Accetto e rispetto... accetto e rispetterò... il tuo diritto di non voler giocare il gioco della provocazione.
Nello scusarmi ricomincio da zero...
Ciao, Paolo, io sono Michele
Le mie scuse erano e sono sincere e sono state dettate dalla consapevolezza che il gioco ti aveva ferito... un gioco che oltretutto comincia ad annoiarmi.
Mi permetto di dire che mi sembra un tantino eccessivo paragonare quattro parole concatenate in una messaggeria a commento di un post con 'educazione' [maleducazione?], 'buone maniere' [cattive maniere?] ed ipotizzare catastrofici sviluppi.
La differenza fra me e te è che tu ti senti nella realtà io ho la consapevolezza di essere nel virtuale... situazione ampiamente dibattuta qui e altrove.
Chiudo con un [sincero] saluto cordiale, mi dai l'impressione di essere una gran brava persona.
Ciao!
Se avete bisogno di me... e avrete bisogno di me... mi trovate su FaceBook alla voce 'Panglos Panaceck'.
Se le autrici sono troppo snob per stare su FaceBook io sono troppo saggio per agonizzare su Libero.
Un saluto affettuoso alle uniche persone che hanno tentato di trasformare questo postificio in un Blog... Paolone, Panglos e la superba Benedetta [su 'Quando sarai grande' potrei scrivere un libro... la colonna sonora dei miei anni peggiori]
Le lamentele sulla formattazione giratele a quelle teste di cazzo che hanno scritto il codice dell'editor di Libero... io non c'ho tempo da perdere.
Il post è stato scritto in presa diretta... non c'ho messo un anno e sei mesi... ché nemmeno Bambi c'ha messo tanto per nascere!!!
Il mio post, per esempio, è stato scritto in uno stato che aveva il sapore del delirio.
Ci risentiamo quando le batterie si saranno ricaricate almeno di qualche tacca.
Ciao!
PS: Panglos :il prosciutto cotto e la rucola che abbinamento e'?
PS2: Sara muoviti,i pistacchi si stanno accumulando.