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Sara
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Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°83 pubblicato il 05 Ottobre 2007 da erbavoglio_70
Vatti a fidare degli amici. Mi correggo. Vatti a fidare di Sara. Mi propone il blog, per evitare di cadere nella trappola adduco svariate motivazioni, tra le quali “il mio computer fa schifo, è lentissimo” e lei prontamente mi dice “ottimo, così mentre aspetti che si apra una finestra hai il tempo per pensare a un post”. E io, con occhi imploranti (ma eravamo al telefono e forse non li ha visti) le dico “Sara, ho famiglia, ho un lavoro, ho una vita piatta, cosa vuoi che scriva?” E lei, comprensiva come l’orco di Pollicino, mi dice “ecco, perfetto, scrivi questo”. Pur cercando di eseguire gli ordini, confidavo in una maggiore democrazia, ma pare che io debba espiare a lungo il mio viaggio in Croazia. E così mi ha comunicato telefonicamente che io, gentili e a tratti affezionati lettori, dovrò intrattenervi per qualche giorno. Poco le importa che il fato abbia voluto che tali giorni coincidano con il mio periodo lavorativamente parlando più intenso degli ultimi tre anni, il tutto condito da problematiche familiari tipiche di una mamma (Sara pensa che i figli richiedano più o meno le attenzioni di un pvt, anzi, se glielo permettessi, metterebbe i bimbi a smistarle la posta). Conto quindi sulla vostra cortese collaborazione: fino a lunedì visitate numerosi la nostra pagina, lasciate un commento qualunque (vi sto dando io il permesso), anche sul vestito della vostra collega d’ufficio o sull’ultima giornata di campionato. Fingete interesse, insomma. Abbiate l’entusiasmo con cui si descrive l’uso del filo interdentale. Ma non disertate il blog: quella serpe mi ricatta. |
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Si tratta di una ricetta greca. Me la insegnò Kikì (una ragazza greca dal nome impronunciabile). Si tratta di una salsa a base di Yogurt (bianco, naturale, di consistenza compatta.... insomma non quelle porcherie a base di frutta o cereali), aglio, cetriolo. Sconsigliato solo a chi ODIA l’aglio. Chi dovesse averlo solo in antipatia, non si preoccupi, l’aglio come tale (provare per credere) non si sente: conferisce alla salsa solo un piacevolissimo pizzicore.
Sbucciate un cetriolo e riducetelo a julienne (per i selvaggi della cucina: a bastoncini), salatelo abbondantemente mescolando con le mani (tranquilli il cetriolo non si rovina). Non dovete sommergerlo nel sale, ma non vi preoccupate se il sale vi sembra troppo, verrà drenato dal liquido di scolo. Lasciate a riposo in un colino per un’oretta (fino a che smette di gocciolare).
Tritate finemente (a coltello, per l’amor di Dio!) tre grossi spicchi d’aglio (col tempo imparerete a dosare l’aglio, tre spicchi è il numero minimo per uno tzatziki). Io (è un mio tocco personale) dopo averlo tritato, lo metto nella ciotola che accoglierà la salsa, aggiungo un cucchiaio d’olio e, col cucchiaio ne ricavo una crema. Faccio così per evitare di sentire i pezzetti d’aglio. Toglierebbero la pastosità alla salsa.
Aggiungete all’aglio ridotto in crema 500 g di yogurt e mescolate ripetutamente.
Strizzate con le mani il cetriolo per espellere la maggior parte dell’acqua (Vi ho detto di non preoccuparvi! Il cetriolo non si rovina!) e aggiungetelo allo yogurt. Mescolate ancora. Ottenuta una salsa omogenea riponete in frigo per non meno di un paio d’ore: è necessario affinché lo yogurt estragga gli aromi dell’aglio e del cetriolo.
Servitelo come antipasto. Io lo metto a tavola in porzioni singole, usando delle ciotoline da dessert. L’ideale gustarlo su fette di pane casereccio appena bruschettato (Attenzione! NON TOSTATO!).
L’unico che non ha voluto assaggiarlo è mio cognato: ma sono noti in famiglia i suoi gusti da selvaggio.
<<Radio Radicale>> Prima telefonata.
[Coro da stadio]
AL_PESSIMO.... AL_PESSIMO.... VA_FFAN_CULO!!!
L'Uomo e il Mare
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal suo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!
In una famiglia "alternativa". Il figlio impasticcato chiede al padre fumato.
"Papà, papà, ma al_pessimo è fatto come noi?"
"Di più, di più, molto di più!"
Lobotomizzato aspetto che il Grande Capo apra una breccia nel muro......
ho ordinato “Sodomie in corpo 11” di Aldo Busi......
aspetto con ansia le trasmissioni di Maria De Filippi......
si dicono le parolacce? no, no, no che non si dicono le parolacce!......
è la fine.