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Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°146 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da sara_1971
XY: Mi puoi togliere una curiosità? Sara: Dipende XY: Non costa niente Sara: Questo lo dici tu comunque dimmi XY: Come sei nuda? Sara: Esattamente come sono vestita: repellente XY: Se ti spogliassi io ti piaceresti Sara: Se ti spogliassi TU mi verrebbe da vomitare (e se potessi mettere le foto del suo profilo VOI mi dareste perfettamente ragione!) XY: Sei troppo tradizionalista Sara: Se vuoi mi posso mettere lo chador così poi me lo vieni a togliere per farmi sentire emancipata. XY: Sono in cerca di una figa. Com’è la tua? Sara: Allo zolfo, stai attento: brucia ed è sconsacrata. XY: Sapessi...ho la lingua foderata d'amianto io! Sara: Tranquillo, ho le mutande di acciaio. XY: Me lo stai rendendo già "barzotto"... Sara: Barzotto o non barzotto, scommetto 23 cm XY: Oh per farlo stare bene sull'attenti ci vuole uno sforzo........ Sara: Sullo sforzo, non so perché, ti credo. XY: E' un Totem, è Rapa Nui ... Ne sono veramente orgo_glione Sara: Cambierei solo il prefisso: è l’unico sforzo che metto per iscritto. PS: Boccone per gli affamati. Domani una sapida novità su questo blog: restate con noi! |
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L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Ciau.
Qualcuno fra i dotti commentatori sa spiegarmi perché mi è venuto in mente "L'asino d'oro"?
Ho perso il sonno per molto meno, non costringetemi a tornare dall'analista.
Giachhé me lo chiedi... voglio bene anche a congus, sei tu che mi hai insegnato ad amarlo. Mi dispiace il suo darsi a questo blog con parsimonia, i suoi interventi sono sempre illuminanti.
Da quanto tempo manchi da "La luna e i falò"? Credo siano maturi i tempi: ritornaci per rinfrescarti le idee.
Ou revoir.
A più tardi...
A Nick un consiglio... uccidi la molfettana, se non vuoi farlo per te, fallo per noi.
Comunque ciao, dipiu!
Diciamo che, allo status quo, difficilmente potrebbero andare peggio. Fidati.
Ne abbiamo già due:
Frattaglie metropolitane
Illusioni psicosomatiche
(Oh, vedo che qui i campi diventano sempre più verdi...)
(Ci sono sì e no.)
Come sempre una felice notte a tutti.
Zapy le tue segnalazioni di qualche giorno fa sono state sommerse da un turbine di volgare follia, fortunatamente non è sopraggiunta la morte, le parole possono ancora essere usate, sono qui per farlo.
RINO GAETANO
Rino Gaetano ha detto qualcosa di nuovo nel panorama musicale italiano, alcune delle sue più note canzoni ancora oggi vengono diffuse dalle casse del mio stereo; se non ci fosse stato Rino Gaetano ci sarebbe stato un vuoto da colmare. Il suo esordio con “I love you Marianna” é di altissimo livello se paragonato agli orrori che venivano diffusi in quegli anni dalle emittenti di Stato (le uniche all’epoca).
Detto questo, a mio parere io e te discordiamo sulla collocazione della musica di Rino Gaetano: io la colloco fra la musica leggera, tu, e non sei il solo, la collochi fra la musica cantautorale (orribile come termine, ma non me ne vengono altri). I cantautori facevano politica in musica, Rino Gaetano faceva musica. Rino Gaetano non fa rivoluzioni in piazza, rivoluziona la musica. Collocare Rino Gaetano fra gli autori che facevano “pensare” è a mio parere ingeneroso nei confronti dello stesso Gaetano, non ho mai “pensato” ascoltando le sue canzoni, ma non raramente ho “sognato” ed è questo che chiedevo e chiedo alla sua musica.
JASON MOLINA
Ho ascoltato molto di Molina, sono un curioso e se mi si segnala un autore mi precipito ad ascoltarlo. Sono arrivato a Molina perché qualche critico ignorante lo ha paragonato a Bob Dylan.
In questo caso, ed è forse un mio difetto, sono stato deluso non dalla musica di Molina, ma dalle aspettative che avevo riposto nell’accingermi ad ascoltarlo.
Molina tenta di dire qualcosa di nuovo, se qualcosa di nuovo può ancora essere detto, la sua musica è una ricerca, la ricerca di uno stile che non sia banale conformismo.
Ciò che apprezzo di Molina sono le sue potenzialità, il suo tentativo di creare uno stile personale, ma, a mio parere, Molina, commette un errore: il pianissimo, la voce appena sussurrata, danno l’impressione che scriva per sé e non per l’ascoltatore, si racconta a sé stesso e non all’altro. A nessun autore perdonerei questo peccato: se si scrive per sé, si chiude il proprio scritto in un cassetto e lo si tira fuori quando si ha voglia di riascoltarlo.
Ecco, sono convinto che se Molina riuscirà a scrivere anche per l’ascoltatore, nel panorama musicale brillerà una nuova stella.
Questo era quanto ti dovevo... insieme alle mie scuse. Un saluto.
Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente e lo sollevava su
era bello il panorama visto dall'alto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina ma afferrava il
mondo intero
ora la città è un film straniero senza
sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli,
scivoli il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade son pericolose
ma l'unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire
niente
il profumo dei fiori l'odore della città
il suono dei motorini il sapore della pizza
le lacrime di una mamma le idee di uno
studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne alzate verso il
cielo io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo
e
con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e
con il fango
la città un film straniero senza sottotitoli
una pentola che cuoce pezzi di dialoghi
come stai quanto costa che ore sono
che succede che si dice chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato quando fai uno
sbaglio
un cartello di sei metri dice tutto è
intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme solo grazie
a quelli che
hanno ancora il coraggio di innamorarsi
e una musica che pompa sangue nelle vene
e che venire voglia di svegliarsi e di
alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo che senti veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente
di non riuscire più a sentire niente
il battito di un cuore dentro al petto
la passione che fa crescere un progetto
l'appetito la sete l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena in un contatto
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e
con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che nn sono solo
e rido e piango e mi fondo con il cielo e
con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
e mi fondo con il cielo e con il fango
SE POTETE SCARICATELA è BELLISSIMA