S_CAROGNE

Unplugged

8.983.753  utenti in linea e tu non ci sei. Peccato. Un'occasione sprecata. L'ennesima. Come quella volta in cui non prestai attenzione mentre Andrea parlava, o quando non richiamai la mia amica di Cadiz, o quando non ho detto la mia, ho incassato e sofferto in silenzio, quando pensai “vado a trovarla domani”, ma fu troppo tardi. D'altra parte se non le perdessimo, non sarebbero date da ricordare, andrebbero a costituire  diligentemente l'ordito della nostra esistenza, e non segnerebbero la nostra vita parallela, quella in cui ogni cosa è in potenza, e la nostra sceneggiatura non conosce cadute di stile. Sliding doors, come è noto.

A dirla tutta, è ovvio, si tratta di un incastro, a partire dallo spermatozoo vincente, ma a volte si raggiunge uno strano livello di consapevolezza e ci si crogiola nella maturità raggiunta, annaspando nel caos, schivando le offerte del destino tese a farci scegliere. Poi ci sono le occasioni che sarebbe stato meglio non avere. Perché in realtà sono più propriamente chance riservate al nostro inconscio, che stufo della torbida atmosfera dei bassifondi, non aspetta altro che un po' di luci della ribalta. E fa le cose in grande, andando a rimestare sentimenti, spargendo con disinvoltura sale su ferite aperte,  trascurando pienamente le conseguenze del suo show.

In questo caso si parla di auspicabile rewind. Mi riferisco a quei momenti in cui sarebbe stato meglio tacere o al contrario parlare, ma con la lucidità adeguata alla situazione. Insomma: se qualcuno dalla regia volesse darci una mano, dovrebbe far lampeggiare almeno  un cerchietto rosso, per esempio, in modo da avvertirci che la semplice frase “Tu sai che non mi piacciono le farfalle al sugo” potrebbe essere foriera, sia pur sana, di cambiamenti e crisi. Lo so, non si dovrebbero fare neppure certi pensieri, perché si perderebbe il bello della diretta, ma io li faccio. E anche spesso. Maledicendo momenti che sarebbero proprio da cancellare, sì, da estirpare senza lasciare traccia. Anche se poi, lo ammetto, perché sono un'inguaribile ottimista, da cosa nasce cosa.