S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« Il segreto per diventare ricchi | Scene da un matrimonio » |
Post n°380 pubblicato il 11 Settembre 2008 da delilah79
‹‹Lei non è del castello, lei non è del paese, lei non è nulla. Eppure anche lei è qualcosa, sventuratamente, è un forestiero, uno che è sempre di troppo, e sempre tra i piedi, uno che vi procura un mucchio di grattacapi [...] ›› Franz Kafka, Il Castello Soggetto: NOI Predicato verbale: Espellere. Liberare, meglio se riflessivo, liberarsi. Rispedire (a casa). Complemento Oggetto: LORO Un cittadino bosniaco di 31 anni, Dragan Cigan, è annegato a Jesolo, risucchiato dalla corrente della foce del Piave, dopo essersi gettato in acqua per salvare due fratellini trevigiani in difficoltà. Tuffatosi insieme a un altro extracomunitario, Dragan ha raggiunto i bambini e li ha tratti in salvo, ma, stremato dallo sforzo, è stato poi inghiottito dalle onde. A riva, dai genitori dei bimbi soccorsi, nemmeno un grazie.” Accadeva un anno fa. Lo hanno ricordato i telegiornali, per un episodio analogo che, stavolta, ha visto come protagonista un italiano. Udine - lo chiamo così perché si è preso una sbandata per una mia amica di Udine - è senegalese. Lo incontro ogni sera in centro. Braccia ricolme di collanine, statuette in legno, drappi variopinti, bracciali. Ogni tanto compro qualcosa e lui, che ormai mi conosce, mi dà il meglio. Mi dice che sono bella e sorride di un sorriso pulito. Ogni tanto ci sediamo a parlare. Gli offro una birra. Udine è alto, mastodontico. Ha occhi scuri come la sua pelle, come la malinconia. Ha tre figli ed una moglie. E’ tornato in Italia da poco, dopo essere stato per tre mesi nel suo Paese, nella sua casa, nella sua famiglia. L’ho visto dimagrito mi dice: “Da noi è diverso. Da noi non si mangia tanto come da voi.”; “Mi piacerebbe conoscere i tuoi posti un giorno…” e gli lancio l’idea così, per parlare, per dargli corda, quasi per cortesia. Udine si fa serio, regale, mi guarda dritto e dice: “Tu sarai mia ospite. Sei mia amica, non ti mancherà nulla. Sarai di famiglia nella mia famiglia”. E Udine quelle parole le pensa davvero. E’ laureato in lettere. Quando non vende collanine vende libri che parlano dell’ Africa. Il suo sogno è aprire un albergo (che non so cosa c’entri con la sua vita, ma così è!). Adesso cerca una casa. Un regolare contratto d’affitto. Non ho ben capito perché, ma se non lo trova lo rispediscono, prego, lo rispediamo, nel suo Paese e lì non c’è lavoro perché lui possa mantenere i suoi figli. Ha bussato a più porte, chiamato più numeri. Ieri sera Udine aveva paura. Mi ha chiesto aiuto. Sto cercando casa per lui. Udine è contento che in Italia ci siano irrigidimenti verso gli stranieri che non sono buoni, dice lui, ma non capisce perché la gente, spesso, lo guarda con una diffidenza che non sente di meritare. Stasera dopo lavoro uscirò per una passeggiata in centro. Si fanno incontri interessanti se si ha voglia di ascoltare una storia prima di andare a dormire. |
https://gold.libero.it/scarogne/trackback.php?msg=5406877
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Come va la gestazione? Ah, no! E' ancora presto, vero?
Voglio vedere quando mi degnerai di lettura diretta... tsé!
Aspetto commento a tema.
Loscr, fa piacere vedere che almeno tu mi calcoli! ;) Grazie.
Di che, di grazia? Mi sfugge l'oggetto. Dovo invidiarti per la tua penna? Mia cara, qui se c'è una che sa scrivere sappiamo chi è! Tsé (Erba, chiaramente!)!
Ti devo invidiare per il letto? o Per il lavoro di cui parlavi ieri? ...ops... che sciocchina che sono, quasi quasi mi scappa!
Vado alla presentazione di un libro. Se trovo Udine ti faccio sapere.
Ciaoooooooooooo!!!
Le faremo sapere presto.
Non penso che il nostro sia un Paese mostruoso. Penso semmai che l'intolleranza, legata alla paura accecante, stia aumentando e penso anche che sia "di moda" aizzare l'opinione pubblica contro gli immigrati, senza vedere che, come tra noi non ci sono solo mostri e intolleranti, tra loro non ci sono solo ladri e assassini.
Sia degli apprezzamenti, sia del mancato convincimento precedente. Mi piacerebbe sapere cosa, a tuo giudizio, mancasse in altri post, conscia del fatto che non sempre i miei pensieri e/o la mia scrittura debbano o possano piacere.
Ineccepibile il tuo scritto..
Ho seguito entrambi i casi da te descritti e, diciamo, lo "straniero" è passato quasi in sordina.
A mio avviso però molte, molte cose in questo staterello non riguardano fatti razziali ma semplicemente riguardano la povera gente, i morti di fame e il trattamento loro riservato è praticamente identico.
Figli di nessuno a prescindere dal colore.
Spero di non essere noioso con la narrazione, a seguire, di due dei miei aneddoti. –ipo-
Preciso che i fatti sotto descritti sono reali e di persone a me note.
Siamo sulle spiagge del litorale barese (un’estate di qualche anno fa, località San Bibi)
Mare che comincia ad agitarsi due ragazzine in acqua ed i genitori che gridano acchè rientrino a riva.
Pochi attimi e le due ragazzine non sono più in grado di nuotare mentre la corrente le spinge sempre più lontano.
Diverse persone si buttano in acqua compreso il padre.
Le ragazze vengono tratte in salvo mentre il padre muore…
Non sapeva nuotare.
La Gazzetta a malapena gli ha dedicato un trafiletto. –ipo-
Entro in casa e mi accorgo subito che un cambiamento è in atto... anzi no, che un cambiamento è stato messo in atto.
L'ingresso in casa mia è di solito caratterizzato da un tipico odore di chiuso, in questo caso le narici sono aggredite da una miscela di odori che vanno dal mughetto ai fiori di montagna... Lucia ha deciso di pulire casa.
"Ma che buon profumo" "Ho dato una rinfrescatina...".
Trovo la cosa umiliante, avevo passato ben quattro ore a pulire e credevo la casa avesse assunto un aspetto presentabile... evidentemente non agli occhi di una casalinga.
"Cosa hai fatto, non la riconosco più per casa mia!" spero non venga colto il sarcasmo, detesto essere scortese con gli ospiti... "Ho lavato i pavimenti con candeggina profumata, ne avevano bisogno" accuso il colpo [cazzo, non pensavo si sarebbe accorta che erano da lavare!] "Ma perché non hai usato il detersivo per i pavimenti?" "E' meglio lavare con un prodotto igienizzante" Giuro! Ha detto "igienizzante". Ora, io detesto questo termine, ma soprattutto detesto gli spot che ne fanno uso, portatori (in)sani di slogan per casalinghe ansiose. "No, è che non amo la casa profumata, i profumi in casa mi fanno pensare alle statistiche che parlano di allergie in forte aumento. Amo gli odori della natura, anche se talvolta sembrano essere fastidiosi" "Michele, ma una casa deve profumare di pulito".
E che cazzo! Almeno vent'anni fa litigavo ferocemente con mia madre dicendole "NON ESISTE IL PROFUMO DI PULITO!!! E' UNA INVENZIONE DELLA PUBBLICITA'!!! IL PULITO E' INODORO!!!"
[ANSA qualcuno sa come far uscire un pipistrello che svolazza per lo studio, è entrato dalla finestra? Va be' io continuo, prima o poi la via della finestra la trova... pardon, è uscito]
Divevamo?... ah, si, gli odori...
Rinuncio a discutere sull'odore di pulito, viene furi la parte malata della mia psiche, quella accondiscendente... annuisco. In bagno per una doccia non avverto il tranquillizzante odore di acqua stagnante ma l'odore di un deodorante spray che non usavo da anni (pensavo di riciclarlo cme regalo di Natale) mi riprometto di buttarlo via... faccio la doccia.
Mia cugina mi dice che oltre ai pavimenti ha lavato anche tutte le tende (TUTTE!), le dico "Sì, mi ero accorto che adesso profumano di pulito" certo che il sarcasmo non sarà colto.
Mi viene in mente Miciobestia, la gattina della quale sono stato fedele compagno per diciotto anni... un giorno, come sempre, era sdraiata sul letto in camera mia, entro in camera per prepararmi ad uscire e mi do due spruzzate di deodorante ascellare, una per ascella. Poi vedo Miciobestia e decido, così, senza motivo, di spruzzarne un po' anche addosso a lei: schizzavia sotto il letto come un fulmine e comincia a leccarsi tutto ciò che può leccarsi. La spiegazione di ciò che era successo mi verrà data da un libro sui gatti che lessi anni dopo: i gatti si leccano per ricoprirsi del proprio odore, è per loro un trauma avere addosso un odore che non sia il loro, una sorta di crisi di identità felina. Miciobestia, da allora, ogni volta che mi vedeva con una bomboletta in mano (GIURO!) schizzava via a nascondersi.
All'uscita dal bagno, nel rivedere mia cugina, ho avvertito l'impulso di andare a nascondermi sotto il letto e cominciare a leccarmi le zampette.
.
Nicola, una vita costellata di sfighe che un giorno o l’altro presenterò a Sara.
56 anni di cui quasi i 10/11 passati in Pescheria, a nero. Sbattuto fuori in dieci minuti senza nemmeno un grazie.
Mesi di tentativi per trovare lavoro in un’altra Pescheria o simile (ama il mare)
Con i mesi di pigione non pagata arriva anche l’inevitabile sfratto…oggi ormai esecutivo.
L’altro ieri mentre l’ufficiale giudiziario voleva buttar fuori i suoi mobili si è sentito male ed attualmente è ricoverato in Ospedale.
La situazione è drammatica ed io, con altri amici, giriamo per la città in cerca di una sistemazione, non da Grand Hotel, ma decorosa.
Ricordo che un mio conoscente ha una casa, libera, nel centro storico.
Dire su tre livelli vuol solo dire che sono tre stanze, in totale, sovrapposte.
Al proprietario spiego quindi la situazione dell’amico Nicola e delle sue, momentanee, difficoltà.
Questi dopo aver ascoltato attentamente, dandomi una pacca fraterna sulla spalla mi fa: “proprio perché sei tu che vieni a chiedermelo digli che possiamo fare 600 euro mensili”
Vado via rimpiangendo il fatto di non essere stato capace di picchiarlo ed intanto penso a Nicola, sua moglie le sue tre figlie di cui una, ragazza madre. –ipo-
Possiamo anche dire che vi sono interi continenti ove si è piazzata da millenni ma anche da noi, a saper ben guardare, prolifera. -ipo-
La Signora Delilah fa un post sociale che sembra avere per argomento il Negro.
Amo una frase di una canzone di Pino Daniele, la amo perché la sento vera... "... io son' stato un Marocchino, me lo han detto da bambino... Viva, viva o' Senegal!..."
Ciò che prova il povero amico nero della Signora Delilah lo ha provato qualsiasi meridionale che si sia trasferito a nord di Rieti negli anni settanta... diciamo negli anni 29 luglio 1974. In fondo al tenero amico di Delilah è andata anche meglio, lui straniero si sente trattare da straniero... credo sia peggio accorgersi a quattordici anni che quando ti parlavano di Italia, quando ti facevano sognare per l'Europa mentivano... ti accorgi che l'Italia non è fatta, tanto meno gli italiani.
Personalmente ho avuto una postazione privilegiata per osservare i fenomeno del razzismo, lo osservavo dritto su pile di libri così come la piccola vedetta si erigeva sul pero, se di pero si trattava... più fortunato della piccola vedetta non mi hanno colpito al petto, ma il cuore per anni lo hanno centrato.
Signora Delilah, tranquillizzi il suo tenero amichetto, magari dopo avergli offerto un'altra birra, non ce l'hanno con lui, non ce l'hanno colo colore della sa pelle, ce l'hanno col diverso; il colore della sua pelle lo rende semplicememte riconoscibile a vista. Se fosse stato Napoletano ed avesse cercato casa nel Nord anni settanta sarebbe stato trattato allo stesso modo.
Ho sempre pensato, ricordo che ne parlavo col Dottor Stermann, che i meridionali dovrebbero ringraziare gli extracomunitari... da che ci sono loro, al Nord, non si parla più male dei meridionali... ora si parla male degli extracomunitari.
Signora Delilah le auguro una buona notte con una domanda: perché non consente al tenero negretto di eleggere la residenza presso la Sua dimora?
IO no. Ho l'ascesso ed il mal di gola...
Per Panglos e Ipo, punto il dito sul fattto solo perché denotante forme subdole di razzismo contro L'extracomunitario. So che vicende analoghe accadono anche ad Italiani, oggetto di tristi forme di "isolamento". Dico anche, però, che ultimamente, in Italia, si punta molto di più l' attenzione contro lo straniero, IL DIVERSO per colore, per lingua, per religione, cultura. Lo si prende facilmente come capro espiatorio, strumentalizzandone l'indole affinché l'analisi non approfondisca altri sfaceli nazionali. le ripercussioni più ovvie sono poi che le capre popolane(ahinoi più diffuse dell'immaginabile), coloro che bevono senza raziocinio e critica ciò che i media offrono, assumono atteggiamenti di ritrovato razzismo e di una nuova cruda, tagliente indifferenza.
Detto ciò, buongiorno. Si va al lavoro.
Doppia firma