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Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°407 pubblicato il 23 Ottobre 2008 da delilah79
http://it.youtube.com/watch?v=I3buu-RYwqQ&feature=related Ti ho chiesto le chiavi di casa. Me le hai date senza problemi. Non da tutti, io, in fondo per molti versi una sconosciuta incontrata qualche tempo fa, ora tra le tue stanze, le tue cose, senza che tu abbia la minima idea delle MIE idee. Alle 20.00 sono da te. Non arriverai prima delle 21. Salgo in fretta le scale. Lascio le scarpe, rosse, alte, fuori dalla porta, entro nella tua tana come in una lussuosa barca a vela. Semino i miei vestiti in ogni camera, marchio il territorio; frugo nel tuo armadio, indosso la camicia che preferisci, larga, larghissima per me. I piedi bianchi, picchiettati di smalto ciliegia, camminano scalzi, liberi sul parquet. La busta della spesa sul tavolo della cucina. Passo dal bagno, pipì, mi lavo le mani e ci sono: stasera cucino qualcosa per il mio uomo. Apro il vino, me ne verso un po’ nel bicchiere, inizia la mia piccola danza culinaria per te e lo sai che odio i fornelli! La sera non mangi molto, ottimo. Adori i risotti ed i formaggi... E così sia: risotto ai quattro formaggi. Gli ingredienti ci sono tutti, manca solo il prezzemolo, ma quello ce l’hai in terrazza. Devo solo fare attenzione a non calpestare l’Avv. Pepe, la tua tartaruga microscopica, quando esco. Si comincia. Preparo del brodo leggero. Intanto, le mani, nude, puliscono e tritano la cipolla. Ne palpano la consistenza, si impregnano del suo odore. Apro il sacchetto del riso, sei un perfezionista e la scelta tra arborio e carnaroli è stata dura, ma ho optato per la tradizione di casa: arborio. Cerco la giusta casseruola, lì in basso, dove le ordina tua madre; La trovo, grandezza media, siamo io e te, stasera. Ed è olio e cipolla a rosolare. Aspetto che divenga trasparente e lascio che i chicchi di riso scivolino dalle mie dita come cascata tintinnante e propiziatoria. Attendo, te, me, che il velo venga lacerato… qualche minuto affinché la tostatura si compia. Bagno con il vino bianco, lascio che evapori, salo e “pepo”. Aggiungo il brodo. Attendo, nuovamente. Sorseggio il mio vino, guardo incuriosita il quadro che hai in cucina. Einaudi in sottofondo. Mi chiedo se sto cominciando ad amarti, possibile? No, non credo., non so. Comincio a tagliare minuziosamente i formaggi. Fontina, Emmental, Gorgonzola. Grattugio il Parmigiano. Trito il prezzemolo. Avanza del Gorgonzola, lo spalmo sui gambi di sedano bianco che ho comprato e già lavato. Apparecchio, non tarderai molto ad arrivare. La bocca domanda del riso, la lingua approva. Cotto. Verso i formaggi, giro, amalgamo, mescolo. Annuso, ingoio acquolina e desiderio di te. Suoni alla porta. Tempismo perfetto. Il risotto deve riposare al caldo qualche minuto. Ho il tempo di abbracciarti, di cercare le tue labbra. Il tuo bacio è lungo, appassionato, intenso. I miei occhi chiusi e la stanza in penombra. Il tuo letto morbido e accogliente. Le tue mani sapienti. La tua fame morde la mia carne. Non mi hai richiesto le chiavi di casa. Hai detto che la scelta è compiuta e chiara. Hai detto che sono pazza e che ho travolto la tua vita. Hai detto che lei sarà sempre importante, ma che ora ci sono io, io che non domando nulla e ottengo con gli occhi. Il risotto lo mangerai a pranzo domani.
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La Sciura (?) Sara
Al riso (scotto) ha preferito il petto, di pollo. -ipo-
Alla tua carne aggiungi sempre nuove spezie, se il tuo lui è di palato buono. -ipo
E tu, merdaccia, cazziata sul lavoro, no, come mai?!
Ricordo ancora quando preparasti una specie di tiramisù e lui si dileguò...
L'unica cosa che condivido è la scelta del riso: arborio cottura 17 minuti... hai corso un rischio tremendo, se lui non fosse arrivato a fine cottura ma avesse tardato il risotto ai quattro formaggi avreste dovuto mangiarlo a fette.
Obbrobrioso il finale: io che non domando nulla e ottengo con gli occhi cosa vorrebbe dire? Se ottieni con gli occhi vuol dire che con gli stessi hai domandato. Aspetto la seconda puntata con i dettagli del doporisotto, magari ti viene meglio...
Giuro che se mi perdoni mi faccio concupire senza nemmeno farti preparare la cena.
La minestra riscaldata non era riferito a te ma al riso da mangiare il giorno dopo.-ipo-
Un semplice consiglio (generale) per le donne che non devono far trovare al proprio partner, tutti i giorni, la solita minestra.
Per Panglos: ieri ti ho scritto un lungo commento che il blog ha deciso di non rendere noto. Ne ignoro i motivi. Dopo che ho visto andare in fumo un quarto d'ora a te dedicato (e credimi, visti i tempi che corrono nella mia vita è davvero assai!), ho optato per il silenzio e la meditazione. SEI PERDONATO. Tuttavia, alla prima occasione utile, esporrò le mie valutazioni in merito a molti commenti che talvolta leggo e non solo sui miei post!