S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°429 pubblicato il 28 Novembre 2008 da erbavoglio_70
Sempre più frequentemente manifesto segnali di inquietudine. Non si tratta di invecchiamento incipiente, né tanto meno di insoddisfazione dilagante. Da qualche anno controllo meglio anche la mia insicurezza, da sempre prorompente più delle mie forme, e senza ricorrere alla chirurgia plastica o a qualche rassicurante forma di spiritualismo. Ho sfrondato i più marcati precetti familiari, ho relativizzato i dogmi di presunti creativi largamente frequentati in gioventù, mi sono concessa il lusso di fermarmi. Ecco, di nuovo sbaglio: parlo di fermate, ma alludo prosaicamente a momenti estranei al routinario dipanarsi della vita quotidiana. No, non è solo colpa della mia famiglia di origine. Ci ho messo del mio: ho accumulato ingenti dosi di ansia da prestazione sin dall'infanzia, ma i miei fratelli sono immuni dal problema, ammesso che il sangue che circola nelle nostre vene sia lo stesso. Credo che sarei stata ansiosa anche se fossi nata nel paleolitico, avrei avuto fretta anche se mio marito fosse stato un capo indiano e sarei stata gelosa del mio uomo anche se fossi stata Eva. Sin dalla più tenera età mi sono posta traguardi quotidiani, trimestrali e annuali, per cui devo ipotizzare che il mio Super-ego abbia studiato marketing. Solitamente gli obiettivi erano di tipo scolastico o culturale in genere (tipo “Leggere tutto Tolstoj a luglio sottolineando i passi salienti e impararli a memoria ad agosto mentre sono in spaccata sotto il sole, in modo tale da migliorare il mio arabesque e, contestualmente, dimagrire e abbronzarmi. Nota: meglio indossare una sudarella.”) Inutile dire poi che ho tentato ripetutamente di convincere i miei a comprarmi corsi di inglese e russo da ascoltare di notte... Diciamo che già verso i tredici anni in famiglia ero ritenuta senza speranza: un essere fondamentalmente mansueto, ma destinato all'infelicità, capace di picchi di isteria non comuni, una potenziale tossica o suicida. Semplicemente, avevo bisogno di giornate più lunghe, di qualche segretario e di comprensione. Sì, mi sarebbe piaciuto incontrare qualcuno in grado di accostarsi empaticamente a me. A ventidue anni ho trascorso la mia prima estate quasi oziosa. Ho scoperto di essere naturalmente incline alla spensieratezza, alla leggerezza, alla risata e al relax. Anche se, s'intende, a patto che a giornate di meraviglioso dolce far niente corrispondano altrettante intense produttive settimane: mai dimenticare le mete. Come è ovvio che sia, da allora si sono succeduti periodi in cui ha prevalso l'una o l'altra componente, a seconda della situazione lavorativa, sentimentale, degli stimoli esterni, degli agenti atmosferici... Da quando sono mamma riesco a gestire il tempo in maniera esemplare e coordino situazioni che metterebbero in crisi anche Condoleezza Rice. Ebbene, caro Babbo Natale, fatte queste premesse, penso che tu possa comprendere appieno le mie umili richieste:
E sia: continuerò ad allestire l'albero e a passeggiare per negozi con il freddo pungente. Ma che ci sia sole. |
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Ieri sera ho ringraziato il cielo di essermi convertito ai rasoi usa e getta, avessi avuto in casa una lametta mi sarei tagliato le vene. Non se ne può più!!! Tutte le volte ore di trasmissioni dedicate al povero operaio che sta perdendo il lavoro e che non avrà di che campare! Non voglio dire che il problema debba essere sottovalutato, ma ne hai fatto vedere uno? E basta! Ma credi che non lo sappiamo che la quasi totalità degli italiani vive del proprio lavoro e che se lo perde è nella merda fino al collo?
Ieri sera Anno Zero, trasmissione che adoro, ha raggiunto il grottesco: interviste nei supermercati a consumatori che, poverini, dovevano mangiare pesce azzurro e non carne di manzo. Ma non ci avete fracassato i coglioni per decenni che il pesce azzurro fa bene ed è economico mentre il filetto di manzo costa troppo e fa male???
La verità è che una crisi che ha portato gli altri Paesi a rimboccarsi le maniche e a riaggiustare i conti, in Italia assume i toni della tragedia perché abbiamo una classe politica incapace di gestire la cosa pubblica; perché, inoltre, abbiamo un debito pubblico di 1.575.441 milioni di euro, un debito mostruoso che sottrae risorse alla società. Questa cifra sta lì a dimostrare che per decenni abbiamo speso più di quanto ci potevamo permettere, un ringraziamento alla gestione clientelare della Cosa Pubblica fatta dalla DC, dal PSI e un pochino anche dal PCI dell'epoca è doveroso... e pensare che c'è ancora qualcuno che li rimpiange... Berlusconi, Casini... intendete???
Buongiorno!
Anno Zero è un'ottima trasmissione, Travaglio e Santoro guadagnano quel che il MERCATO è disposto a pagarli. Il problema è che a mio parere, IN TERMINI DI TEMPO, NON DI ENFASI, danno troppo spazio ai derelitti. A mio parere la trasmissione, GIA' BELLA, avrebbe più ritmo se si desse meno spazio ai derelitti.
Mi raccomando, non perdere nessuna puntata di Porta a Porta e dei TG Mediaset... con Fede in testa!!!
[In verità... zuppa di legumi, ma non volevo intristire Losc...]
Il mio ragazzo, VUELO è vegano!... cazzo, quanto mi manca... l'unica persona sul web che sia riuscita a farmi incazzare a morte (Fra' Cionfoli... nel caso tu leggerai)... ora è il tempo delle Stelline, dei figlidiuncactus e delle erbucce... gente insicura e permalosa; il mio ragazzo no! Lui non era così...
A quale età ti sei accorta che sbagliavi?
Come Caro Babbo Natale??!! Ma che siamo in un Centro Commerciale che si parla di Natale a partire dal 3 Novembre... e la situazione peggiora di anno in anno.
Basta, mi annoi, devo fare un giro sul web per cercare un masterizzatore, spero di non prendere una fregatura...
Un saluto a Stellina... poi ti chiarisco la mia uscita.
I tempo è così veloce ed impietoso che non ci lascia un solo secondo per far della introspezione, per fermare il mondo.
E’ tutta colpa di una fessura, una stramaledetta fessura che ci complica la vita intera.
I nostri progetti, i nostri obiettivi, come giustamente scrive Erba, sono la spinta per affrontare una giornata mai sufficiente per organizzare le mille cose da fare giornalmente.
Lo scopo ultimo è solo la FESSURA.
Quando ci avviciniamo a lei ci sentiamo importanti,unici.
Guardiamo in cagnesco tutta la vita circostante quasi fosse una nemica da debellare.
Cominciano a sudare mani e piedi quasi in attesa della Vestale dell’Oracolo di Diana.
Cominciamo altresì a capire che la premonizione della succitata Vestale sarà per noi nefasta, mentre ci accingiamo ad infilare il solito aggeggio, nella fessura.
E quando la stronza, in bella mostra, ti dice che può darti “al MASSIMO” venti euro, penso al super-ego che ha studiato marketing.
Allora supplico… ancora, ancora, ancora e lei…sputa dalla fessura tutte le mie illusioni.
L’erba ha bruciato la macchinetta del caffè, io voglio bruciare questo cazzo di sportello bancomat. –ipo-
Quasi tutte le sere a chiudere questa blottega e nessuno che si degna ad incrementare quei 20 euro.-ipo-
Stamattina sono stato, fra l'altro, al supermercato... All'uscita donare il mio chilo di pasta al Banco Alimentare mi ha fatto sentire tanto buonino. Nell'andar via sono arrivato alle spalle di un bambino piccolo, poteva avere 4/5 anni, l'età in cui non si è più poppanti; era un bel bambino, magro e proporzionato come un adulto, insomma un piccolo ometto; era da solo, aspettava qualcuno. Gli arrivo alle spalle e gli dico con tono scherzoso "Ciao, bimbone!", mi guarda stupito...
Aspettando l'ascensore che mi porterà al parcheggio superiore arriva il bimbo accompagnato da quella che credo fosse sua madre, una ragazza molto bella, dall'accento sembrava straniera ma dall'aspetto la si sarebbe detta italiana.
Nell'ascensore fra me e il bambino si frappongono alcune persone; mi accorgo che lui si sporge attraverso gli altri per guardarmi, per prenderlo in giro assumo un atteggiamento ingrugnito, si ritrae di scatto con un'aria preoccupata. La madre se ne accorge, mi guarda mentre trattengo a stento una risata, mi sorride.
Ho ancora dentro quel bambino e il sorriso di sua madre, spero mi accompagni per tutta la giornata.
Non dimentico che questa estate, qui su S_CAROGNE, al rientro da una settimana di assenza commentai ero in quel di Sant'Andre Di Conza a toccare il culo ai ragazzini, avevo promesso spiegazioni, ma poi mi sono perso. Magari, col permesso della Signora Erba, un giorno chiarirò... se non mi arrestano prima per sospetta pedofilia.
Ancora un'ora e saremo furi la zona pericolo... c'è Maria De Filippi, grilloparlante di sicuro non se la perde; e come potrebbe, lei, cosi buonina!
Cosa cazzo vuoi dire?
Dunque, Stellina adorata, perché mai Panglos (amo parlare di me in terza persona) avrebbe assunto atteggiamenti ostili al tuo apparire?
Il nick Passi per la radice numerica (967... dovrebbe essere vietato per legge creare nick con radici numeriche superiori a 1959), ma Stellina NO!
Già Stella mi avrebbe fatto storcere il naso... puzza di romanticismo leopardiano, Leopardi lo ami a quindici anni, a sedici già pensi (N.B. PENSI) a scopare. Ma tu hai optato per l'aggravante del diminutivo.
DETESTO I NICK CHE USANO UN DIMINUTIVO.
A parte grilloparlante siamo tutti adulti e vedere diminutivi in giro ci fa pensare a chi non vuol crescere... cosa avresti detto di S_CAROGNE se i commentatori abituali fossero stati ipolipidichino, loscrittorino, binxussino, panglossino?
Non basta!
Tu esordisci con cara Erba... al di là del fatto che non capisco come si faccia a definire cara quella iena, ma è il cara che maggiormente infastidisce.
Accetto l'incipit cara solo sulle lettere indirizzate a Pink Moon...
...scusa, ho fatto una domanda stupida...
Non è mia... ma avrebbe potuto esserlo...
La zingara [tendendo la mano con tono implorante mentre un bambino non più grande di tre anni sporco e malvestito le si stringe all'ampia gonna lunga]: Dai moneta per mio piccolo bambino?
Io [urlando] NO!!!
Le frecciatine sono fatte di parole, per loro natura entità eteree, non dotate di consistenza fisica, è tecnicamente impossibile afferrarle con la mano (destra o sinistra... a piacere), ne consegue che è impossibile ficcarsele dove io dovrei sapere (nel culo?).
Il mio senso dell'autocritica mi porta a concludere che talvolta sono stupido, mai... MAI... bacchettone.
Ti confesso che un'occhiatina alla De Filippis, per la durata di uno zapping, ogni tanto la dò... è il gusto per l'orrido.