S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« Parte III | CdC Il Manuale della Gio... » |
Post n°557 pubblicato il 23 Agosto 2009 da delilah79
Il cielo è grigio. Piove fitto e leggero. Seduta nel cortile aperto del British Museum, mangio un hot dog, ascolto parole, passi, il pianto di un bambino. Ricordo dicembre. Sono un po’ stanca. Sguardo ozioso. Helen Graham House. Di fronte all’entrata. Una finestra al primo piano è aperta. L’occhio si intrufola con curiosità cortese. Una donna. Accarezza il lenzuolo come per sistemare perfettamente il letto. Prende la borsa, rovista all’interno. Apre un cassetto, estrae un piccolo oggetto, scuro. Movimenti quotidiani. Si chiama Eliz. E’ russa. Architetto. Ha l’aria di aspettare. Si affaccia al balcone. Accende una sigaretta. Osserva il via vai bisbigliante per strada. Forse i nostri occhi si incrociano. Indossa una gonna a campana blu con fiori grandi, turchesi e bianchi. Vita alta chiusa da una cinta che richiama il tessuto della gonna. Camicia bianca che le aderisce al busto, un po’scollata. Scarpe di stoffa, glicine e blu. Eliz è bella. Ha gesti lenti, eleganti. Si gira veloce sembra aver sentito qualcosa, un telefono, una porta, forse solo un rumore. Spegne la sigaretta. Esce dal mio sguardo per pochi istanti. Ricompare in un abbraccio. David, canadese. Insegnante di Scienze Politiche all’università. Alto, bruno. Camicia bianca arrotolata sull’avambraccio, jeans. Abbraccio lungo. Lei lo bacia sul collo, sorride. Lui le accarezza la guancia. Li vedo uscire poco dopo dal portone principale. Andranno a pranzo nella loro consueta Brasserie. Eliz va matta per le quique lorraine. Lui le cinge la spalla con il braccio. Li seguo fino a che il mio sguardo diviene troppo miope per accompagnare il loro passo.
Il rientro è sempre duro quando la partenza era desiderata fortemente, da tempo. La voglia di non tornare più in questi casi è alta, ma la ragione (ammesso che ne esista una) prevale sull’istinto di sopravvivenza. Quando il mondo che ritrovi non lo vedi cambiato, quando la metà delle persone che incontri ti chiedono: “Hai visto il cambio della guardia?” e non comprendono il tuo “no” secco. Quando un’altra buona parte ti critica per ciò che non hai fatto in tempo a vedere e il resto chiede senza ascoltare. Quando non tolleri l’afa sulla tua pelle e lo schifo nella tua gola. Allora, forse capisci che la follia, a volte, è la migliore delle ragioni.
Eliz e David sembravano felici. L’apparenza inganna, talvolta.
|
https://gold.libero.it/scarogne/trackback.php?msg=7558989
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Miei prodi, devo lasciarvi. Il lavoro mi chiama. Torno a salti!
Non ti sarebbe costata una grossa fatica.
Se poi avevi nostalgia della spiaggia di san Cataldo potevi optare per un bel bagno nel Tamigi.
Ipuzzo!!! Come te la passi?
Uffa.
Adorato fa rima con bidonato
La famosa "b" che ha fatto perdere il sonno a Xileo.
Sono convinto che l'acqua l'hai versata sul tuo cell.
Devi sapere che appena provo a fare i primi numeri del tuo cell, il mio praticamente si blocca e, dopo poco, sul display appare la scritta:
Digitazione inutile.
Non perder tempo e chiama le Bigbabol
Sono calmo, molto calmo e paziente.
Non credevo che, al mondo, esistesse una persona in grado di frantumare queste mie tre (uniche) qualità.
Superfluo, su questo blog, indicare il nome di questa persona.
Ore 14,22 circa...
stop
così hai confermato di aver mandato in frantumi una delle mie rare qualità:
LA PAZIENZA.
Fa male la zappa sui piedini??
Un cellulare non è come una centrale nucleare, oppure un altoforno dell'italsider o peggio un vecchio 286.
Essi hanno bisogno di tempi tecnici per (eventualmente) essere riavviati.
Nel caso in questione basta semplicemente collegare il cell ad un carica-batteria e questi, come per incanto, possono già funzionare.
Prova e vedrai che tale tecnologia ti stupirà.