S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
AREA PERSONALE
Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
Cazzaturificio: esperienze e profezie di sfiga
Sliding Doors
Funeral Party
La strana coppia
C'eravamo tanto amati
Sliding doors 2
Maledetto di un gatto
Ad Maiora
Similia similibus
Pari opportunità
Cazzaturificio 2
Convivenza
Non ho (più) l'età
Facciamo finta che
Scientology
Indovina chi viene a cena
I diari della motocicletta
Vogliosara ed io
Palese Macchie
Nella terra dei Cachi
Chiare fresche e dolci acque
Le metamorfosi
Orroroscopo 2009
Torna a casa Lassie
Angeli con le pistole
Lido Epitaffio
Paradise Lost
Quel che resta del giorno
Eldorado
Post fuori stagione
Come eravamo
Invettiva
Capovolgere prima dell'uso
La Creatura ed Io
La Creatura ed Io (reprise)
L'incontro
E' per te
Dentro la notizia
Indovina chi viene a cena
Necessaria_mente
Altro giro altra corsa
La sposa era bellissima
Mentre la mia bella dorme
Ogni promessa...
Il lungo addio
Pericolosa Creatura
Casa_1971
Natale in casa 1971
Pasqua con chi vuoi
Pasquetta mistica
Florence Nightingale
L'ultima cena
Pussycat
La casetta del Dr Moreau
Pinne, fucile ed occhiali
La finestra sul porcile
Il Natale ai tempi del colera
La cena dei cretini
A Sud di nessun Nord
Sans culottes
Hic sunt leones
Cantami o Diva
Pollice verde
Mestolo d'oro
Mestolo d'oro 2
Mestolo d'oro 3
Mestolo d'oro 4 La giusta regolarità
Mestolo d'oro 5 L'idraulico
Mestolo d'oro Dessert
Filo D'Oro
Mestolo d'oro La prova del cuoco
« La partita fuori casa. | La persistenza della memoria » |
Post n°565 pubblicato il 13 Settembre 2009 da erbavoglio_70
Da circa un anno un ostinato frequentatore del blog ha invitato Erba e Sara (in ordine alfabetico) ad assistere a uno spettacolo teatrale in una amena cittadina (della quale le due note blogger conoscevano a stento solo il nome; Sara ha anche chiesto “Ma è in Puglia?”) in cui o di cui è coprotagonista. Poiché la fatidica data coincide fortunosamente con una delle sei o sette in tutto l'anno in cui Sara non è vittima di una scarogna, Erba non ha appuntamenti dall'estetista e le due non sono in rotta di collisione, un delizioso scambio di messaggi telefonici ha consentito loro di accordarsi al fine di raggiungere il comune amico avvolte da un alone di decoro e di concordia (quello per intenderci tipico di due neo-divorziati che si incontrano accidentalmente davanti al prete testimone della unione fallita). Durante il tragitto, al fine di evitare spinosi argomenti, le due conversano amabilmente, imprecando contro terzi: sparare su un bersaglio comune evita di spararsi reciprocamente. Erba, incuriosita dal recente outing dell'amica, tenta poi di estorcerle qualche confidenza, certa che l'ostentazione della sua castità sia solo una messinscena atta ad aumentare l'audience. Incredibilmente, Sara non solo conferma quanto afferma sotto forma di post, ma rincara la dose, rivelando dettagli scabrosi inerenti al mondo della piattaforma sulla quale vi trovate in questo momento (che lei conosce bene giacché vanta la bellezza di 760 amici, forse più): pare, udite udite, che fare sesso non vada più di moda e che l'utente medio trovi più igienico, pratico e gratificante scambiare decine di pvt. Questo da una parte spiega il calo demografico e dall'altra la scarsa ricettività del pubblico dinanzi a certi post di Erba e Delilah, pregni di riferimenti erotici, ormai da molti ritenuti più ostici di quelli filosofici e letterari per una, come dire, mancanza di familiarità con l'argomento. Erba ottiene dall'amica una promessa: Sara si impegna infatti a darla entro Natale, a chi lo deciderà lei, in ultima analisi diventando una facoltosa escort.
Il piacevole viaggetto termina con l'arrivo in un paese i cui abitanti si divertono (scientemente o no) a depistare i forestieri dando in un idioma poco comprensibile informazioni errate. La scarsa fiducia nel genere umano aveva indotto le amiche a stampare due diverse (quasi antitetiche) mappe della cittadina, per cui la telefonata dell'attore, preoccupato dell'affidabilità e del senso dell'orientamento di Sara, viene liquidata con risatine isteriche e la promessa di un imminente incontro. Ovviamente, non trovandosi propriamente a Berlino, le due sono riuscite ad arrivare sul luogo della manifestazione, nonostante in alcuni frangenti abbiano seriamente dubitato dell'esito dell'operazione, a seguito di indicazioni contraddittorie e all'uso di uno slang talmente serrato da indurre Sara a uscire minacciosamente dalla propria auto (tirata a lucido per l'occasione, con la sola – inquietante – eccezione costituita da una borsa del mare contenente dal giorno di Ferragosto un telo mare e un costume bagnati) e da intimare a un indifeso quarantacinquenne testé uscito da una pellicola del dimenticato Nuti di concentrarsi, di smetterla di emettere suoni gutturali e di rivelarle la fottuta strada con il suo fottuto teatro, la sua fottuta compagnia e il fottuto amico. Il malcapitato, visibilmente frastornato, è riuscito, facendo ricorso a termini che lui stesso ignorava di conoscere, ad indicare il famigerato luogo della rappresentazione. Per amore di verità devo aggiungere che la Serpe ha addirittura tentato di carpire informazioni roteando in modo inquietante la sua lingua piercing-munita. Nel mentre, Erba – fingendo di consultare Google maps con il palmare - allertava via sms il marito circa le condizioni ormonali della comune amica pregandolo di trovare, citiamo testualmente, “Uno pazzo al punto da stare con lei, amarla e apparire normale, possibilmente auto-casa-buon lavoro-munito”.
Ebbene, un caldo torrido affligge da mesi la Puglia e... sì, sarebbe potuta essere una bella serata estiva di inizio settembre, quando la gente è ancora dorata dal sole d'agosto e gli animi sono aperti al nuovo e alla risata, come certamente avranno ipotizzato gli organizzatori, ma, stranamente, le cose sono andate diversamente. Un vento freddo e inclemente, incurante della scollatura di Sara, ha costretto il pubblico ad assistere allo spettacolo stretto in trench, scialli e – potendolo – in braccia amorevoli. Erba, previdente come solo una madre può essere, era munita di golf in tinta con la borsa e giacca. Sara, invece, nella vistosa borsa (una delle tre che possiede, orrore!) vantava solo una copia de La Creatura, sempre utile nel caso si incontrino Laterza o Carofiglio durante la sosta dal benzinaio. Dopo aver preso posto in ultima fila, viscida come solo lei sa essere, si è avvicinata a Erba, rannicchiandosi in se stessa nel (vano) tentativo di impietosire l'amica, appellandosi alla carità cristiana. Ma lei, sprezzante, avvolta dai due strati, le ha fatto notare che tutti gli astanti avevano avuto il buon senso di portare seco un maglione. Come mai lei no? Alla risposta “Anche io ne ho uno, ma è di quelli ultra-aderenti, dovrei slacciare la salopette per poterlo infilare senza rovinarlo”, Erba ha chiuso gli occhi sperando che tutto ciò che è datato 1971 fosse un incubo passeggero. Riaprendoli ha con stupore visto il volto dell'amica a pochi centimetri dal suo che la implorava, almeno, di abbracciarla. Alla fine del primo tempo, pur vedendola livida, una signora – suppongo esasperata dall'ininterrotto gnaulìo udito per tre quarti d'ora– l'ha maternamente rassicurata “Anche io ho la punta delle dita congelate, non è un principio di assideramento, piuttosto provi a dormire.”
Forse ora è il caso di spendere due parole sullo spettacolo. A Erba è piaciuto, soprattutto perché temeva uno di quei polpettoni pseudoculturali senza luci e senza brio in cui si specchiano regista e attori in un delirio di autocompiacimento e onnipotenza. Invece il contenuto era comprensibile anche alle sue orecchie di italiana media (che ha compiuto studi regolari ma che resta pur sempre una ignorante) e poi è accaduto ciò che deve accadere per giustificare un quasi congelamento a settanta kilometri da Bari: a tratti si è emozionata. Questo è avvenuto in particolare quando il protagonista (gioviale al pari di Sara dopo una interrogazione in Fisica, solo leggermente più duttile e meno affrettato nei giudizi) ha scagliato la sua invettiva contro quanti elargiscono sorrisi e amicizia senza la benché minima pudica censura necessaria a conferire unicità a certi sentimenti... Il pensiero cade sui blog amici e su Facebook, chissà perché. (Frattanto, Sara tossiva.) Poi l'eccellente interprete, senza mezze misure (come piace a Lei), ha puntato il dito contro i sedicenti scrittori che brulicano in ogni angolo virtuale e non di questo pianeta, invitandoli a smettere previa seria autocritica. Mentre Erba applaudiva estatica, Sara rantolava lanciando indistintamente saette. A un tratto la parola “nana” le ha donato una parvenza di sorriso, ma solo per brevi attimi: nana sta volgarmente per sintesi di virtù... Per l'acme della serata si attende la seconda parte: due bravissime attrici si esibiscono in una lite furibonda, lacerante, appassionata. Sara e Erba si guardano: sanno fare di meglio, e senza corsi di recitazione; trasognata Sara dice “Ti ricordi quella volta...?” Le ultime scene si sono susseguite nella totale rassegnazione del pubblico infreddolito; quando il sipario è metaforicamente calato, gli applausi sono stati frettolosi, ma sentiti. Si sono dileguati prontamente tutti, mentre le due stoicamente attendevano il bravo frequentatore; questi le ha magnanimamente invitate a unirsi alla compagnia per il prosieguo della serata. Durante la cena si sono susseguite le domande di rito e i conseguenti commenti “Quindi lei è davvero pazza, ero certo che tu fossi la parte sana del duo, ecc.”. Urge però sottolineare che per una volta la cazzata finale l'ha commessa Erba, versando inavvertitamente un bicchiere di (ottimo) limoncello sulle gambe del regista (che ha glissato con signorilità).
Concludiamo la telecronaca dell'incontro con il consueto gioco a premi: quanti giorni passeranno prima che xxx abbandoni definitivamente s_carogne? Al vincitore la promessa di un'uscita (e il conseguente affrancamento). |
https://gold.libero.it/scarogne/trackback.php?msg=7660485
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Erba
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: cassetta2
il 30/10/2023 alle 18:35
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 14:11
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 14:10
Inviato da: panglos
il 15/03/2021 alle 09:54
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
Guida Michelin
I riciclotteri
Lido Boscoverde
Vini e cucina
Pizzeria S. S.
Striscia la scarogna
Vuoi il mio posto
Programma elettorale
Controdecalogo
Cara ti amo
Mi vendo
The M.M. 1
The M.M. 2
Moratoria dello zigote
Gioventù bruciata
Silvia e Debbi
68
Venghino siori venghino
La grandezza di una nazione
Il segreto per diventare ricchi
Dai diamanti non nasce niente...
Illecito Sollecito
L'Intervista
Intervista col vampiro
In nome del Padre
L'intervista (3)
Il Gattopardo
Dell'Incognita e della Radice
Alla cortese pazienza dei lettori
Così fan tutti
Inviato speciale
La casualità dell'impasto
L'Arpia e il peloso
L'Undicesimo comandamento II parte
L'undicesimo comandamento
Mai dire mai - seconda parte
Mai dire mai
Arrivederci a presto
Un tranquillo weekend di paura
ma li mortacci mia
Superciuk
Casa dolce casa
Certe notti
Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio
Niente di nuovo sul fronte Sud
L'Allerta
La Sciura (?) Sara
Invasori! Invasori! Per qualcuno ben pagato da tutti, anche il vicino di casa è un invasore.
Che Erba si fida ancora del modo di guidare (a cavalcioni) di Sara.
Sei un farmacista?
In bocca al lupo.
A questi ho spiegato che:
Non sono un farmacista e la foto rappresenta due serpi che si beccano.
Inutile scrivere di chi si tratta.
Con tanto di mail, nr. di cellulare, misure canoniche (90,60,90), località ecc. ecc.
Deve avermi scambiato per un Facoltoso Farmacista.
da vomito.
Peggio di "cadere sull'uccello"
Se espatrio vieni con me?
Vado a cena...
Il virus della memoria.
Si attacca ai neuroni delle rimembranze
Solo di sera sarebbero pesanti?
... ma poi ho avuto pietà di Sara...
O ci hanno pensato?