S_CAROGNEAvvertenze: questo è un blog, bipolare come i più comuni disturbi dell'umore |
Sara
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Vecchio Paz
Esistono persone al mondo, poche per fortuna, che credono di poter barattare una intera Via Crucis con una semplice stretta di mano, o una visita ad un museo, e che si approfittano della vostra confusione per passare un colpo di spugna su un milione di frasi, e miliardi di parole d'amore...
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Post n°704 pubblicato il 29 Ottobre 2010 da animanuda.io
Riassunto (molto dettagliato) della prima parte.
Un'esigua percentuale di chi non ha mai tradito il partner lo fa per scelta. Tutti gli altri "fedelissimi" hanno altre motivazioni, nascoste ma prevalenti. Dalla scarsità di coraggio nell'approccio a una persona nuova, alla paura di essere scoperti, alla pigrizia, alla mancanza di occasioni. Cedere alla tentazione di accostarsi ad una pelle clandestina comporta una serie di rischi, ed un notevole dispendio di energie. Per compiere l'affascinante e tormentato passo dell'adulterio dopo anni e anni di fedeltà è necessario rimettersi in gioco, ammettere con se stessi di non essere infallibili, combattere con montagne di sensi di colpa (quasi sempre indotti), ingegnarsi, fare i salti mortali per riuscire a gestire tutto il resto come se niente fosse, imparare ad usare un minimo sindacale di menzogna anche quando se ne farebbe volentieri a meno. Le emozioni costano. Non tutti possono permettersele. All'origine dell'identificazione dell'infedeltà come "tradimento" c'è un errore primario. Ma non equivale forse ad una bestemmia promettere ciò di cui non si dispone? Esiste forse qualcuno che può francamente affermare di essere in grado di dominare i propri sentimenti, sapere cosa gli riserverà il futuro, costringersi ad amare una persona che non ama più? E concludo con un'altra domanda: non sarebbe molto più serio e sensato, nonché realizzabile, promettersi eterno rispetto (parola che sembra ormai dimenticata) e impegno nell'accettazione reciproca dell'altrui limitatezza?
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LUI: Il del Sommo Panglos nipote... 11 anni
Lui sulla poltrona grande io su quella piccola che però dondola; non so come il discorso cade sul pisello... non il legume
IO: Sì, perché voi ragazzini vorreste un pisello di un metro e mezzo!
LUI: [con tono affermativo] Eh!
IO: Ma cosa te ne fai di un pisello di un metro e mezzo?!
LUI: [con l'aria del saputello] Lascia perdere...
IO: Senti, io c'ho un pisello piccolino ma ha sempre fatto il suo dovere; mi sono comprato una lente d'ingrandimento perché a volte ho difficoltà a vederlo... "O Dio, l'ho perso!"... poi prendo la lente e mi tranquillizzo.
LUI: Ah, no, il mio è lungo!
IO: Fai vedere!
Si apre in un sorriso divertito... quando sorride così mi fa morire...
Finito Acciaio comincio I Malavoglia... uno di quei libri che era da un po' che volevo leggere... una trentina d'anni.
Dirò subito che sono contento che sia stato in concorso per lo Strega e sono contento che non lo abbia vinto (Aspetto di leggere Canale Mussolini... è già nella mia biblioteca)
Racconta le storie del mondo che ruota intorno alla Lucchini, un'acciaieria in via di dismissione. Il ceto è decisamente popolare, proletario si sarebbe detto qualche anno fa.
L'autrice ci porta con una narrazione ben ritmata in un quartiere di case popolari di Piombino, a fare da sfondo allo squallore urbanistico del quartiere lo stupendo mare dal quale emerge l'isola d'Elba... e solo lì, a un'ora di viaggio e sembra lontanissima. Contrasto molto bello.
Anna e Francesca sono l'asse portante del romanzo, definirle protagoniste sarebbe fuorviante perché insieme a loro troviamo descritte le vite delle persone che le circondano.
Io direi che se vi capita fra le mani val la pena di leggerlo, ben scritto, con uno stile volutamente (?) non "colto", ho dovuto consultare il dizionario per sole due parole, e dal ritmo incalzante; le narrazione crea scene dal taglio cinematografico: finita una comincia l'altra.
Il limite del libro, quello che mi fa affermare che sono contento che non abbia vinto lo Strega, è che l'autrice sembra scavare profondamente in superficie. Acciaio non porta il lettore dentro i personaggi, ma lo lascia spettatore delle loro storie. Si lascia il libro con la sensazione di essere stati spettatori non attori fra gli attori.
P.S. Se il finale non fosse stato quello che è stato scritto, avrei fatto il libro in mille pezzi
... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
Vado a preparare le orecchiette con la salsiccia... non ti leggo più tardi.
... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
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... siamo sul web, umano!
... siamo sul web, umano!
Il mondo non ruota attorno a te!... attorno a me, un pochino...
Il troppo storpia.
Non ce l'ho con Uochi, lo giuro su quanto ho di più caro al mondo [me stesso], semplicemente mi piacerebbe che intervenisse con commenti dal metraggio umano. Anche mi piacerebbe che si mostrasse al di là del personaggio... ho provato ad interloquire con lui, ma lui continua a sparare commenti alla bimbominchia.
AAA ALLA CORTESE ATTENZIONE DI UOCHI
mi dici su quale blog bivaccavi prima di stabilirti con la timidezza della gramigna su S_CAROGNE?... ti prego, se non do un'occhiata a quel blog mi tocca tornare in analisi.
P.S. Marylina, io te l'ho scritto cosa penso di Acciaio, ma tu... niente!
Ieri ho deciso di pulire la camera da letto. Spazzo una palettata di polvere, spolvero accuratamente passando il mangiapolvere lasciatomi in eredità da zia Filomena, rispazzo una mezza palettata di polvere, cambio le lenzuola ché manco mi ricordo quando le cambiai l'ultima volta... ma sì, è l'ora di farlo!... lavo i paralume lerci dei lumi dei comodini... mi sento un perfezionista... passo il cencio [lavo a terra n.d.t.]... ecco, adesso la mia camera profuma di pulito...
... mi manca Sara...
Alle 3.32 mi arriva la notifica del compleanno di un mio amico... mi dico Amico... ce ne fosse uno, uno solo!... poi leggo il nick... Cazzo, oggi lo zietto compie gli anni!!!
A_U_G_U_R_I__Z_I_E_T_T_O_!
... è bello saperti un po' più grande, tu che insegni a tutti noi ad essere grandi...
Ciao, Terry... vado, ché forse oggi pulisco anche la sala...
...siamo sul web, infante!